Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il Primo volo d'amore

Mentre il tuo cuore prende il volo
e batte forte a quel primo amore
e quei occhi si perdono
nell'immenso di quel emozione.

Il mio cuore sorride
e batte con te.

Vivi l'intensità di quello
che oggi la vita ti da.
Vola sulle ali di quell'amore
che eterno non sarà.

Quello che oggi vivi
è un sogno destinato a farti volare.
Sarà il ricordo più dolce che c'è
e se poi finirà poco importa.

Nulla sarà più bello ed emozionate
di quel cuore, che oggi scandisce
con i suoi battiti il tempo
del tuo primo amore.

Ma, piccola stai attenta
e se anche cadi ti rialzerai
e ancora più in alto volerai.

Qualche lacrima sicuramente
ci sarà e io sarò ancora qua
a guardare il prossimo volo.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Ti canto questa ninna-nanna
    senza rime ma con tanto amore.

    Ti tengo stretto a me
    per stringermi un po' a te

    Fra l'oscurità del cielo
    ci sarà sempre una stella che brilla.

    Quando la vita su di te dolore pioverà
    guarda bene, c'e qualcuno che ti sorriderà.

    Ti canto questa ninna –nanna
    senza rime ma con tanto amore.

    È per dirti che sei luce della mia vita
    che sei la luce che ha dato senso alla mia.

    Ora bimbo mio mi stringo a te
    per farti sentire l'amore che scorre in me.

    Canto per dirti che sei l'immenso
    e che ad ogni mio respiro hai dato un senso.

    Ed ora dormi figlio mio su di te, veglierò
    anche se non mi vedi io ci sarò.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Paura e solitudine

      Da dietro lo spioncino della porta ti spiavo,
      mentre regalavi amore,
      ora capisco perché la gente per strada ci guardava,
      senza salutare.
      Cercavo le tue mani, era paura e solitudine
      ma tu non ti accorgevi...
      Mi hai sempre amato a modo tuo,
      davanti a quello specchio mi parlavi,
      mentre ti truccavi, ti pettinavi,
      per un altro incontro.
      Geloso ti guardavo,
      ma per il tempo che non mi concedevi,
      non riuscivo a dirtelo,
      anch'io avevo bisogno dei tuo baci,
      non mi bastava quella carezza la sera
      prima di addormentami.
      Finalmente cresciuto ho capito ed ho sofferto
      per farmi diventar grande hai regalato amore,
      ora so quando mi stringi e piangi,
      con quegli occhi bassi e lucidi, quanto ti è costato,
      mamma... ti ho sempre amato, ho perdonato.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Non Chiederti...

        Non chiederti, se un altro c'è
        perché non c'è

        Non chiederti a chi pensa
        chiediti perché non pensa più te.

        Non chiederti chi ama
        ma, chiediti perché non ama te

        Non chiederti chi desidera
        ma, perché non desidera più te

        Non chiederti cosa o chi vuole
        ma, perché non vuole te.

        Non chiederti cosa sogna
        ma perché non sogna te.

        Non chiederti con chi ride
        ma, chiediti perché ha smesso di ridere con te.

        Non chiederle cosa prova
        se non vuoi sapere la verità.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          La serenità

          Sempre nella vita c'è un momento
          per fermarsi a pensare,
          a quel che ho fatto e cos'altro ho da fare,
          e guardo il cielo, cercando le risposte,
          ma ormai ti son cucite come croste.
          Ho riempito quel famoso paniere,
          così d'istinto senza troppo soffrire,
          perché la vita il meglio mi ha voluto offrire.
          C'è da dire che mi sono accontentata,
          e la mia strada ho percorso serena,
          qualche volta mi sono chiesta: e se...
          ma guardi quel che hai e ti senti appagata.
          Adesso posso dire di essere stata fortunata,
          ma forse perché non ho mai chiesto più di tanto,
          l'importante per me è sentirmi amata,
          dalle persone che mi stanno accanto,
          Ora voglio godermi quello che ho realizzato,
          senza alcuna pena,
          questo mi fa essere serena.
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            Scritta da: Eclissi
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            A una passante

            Urlava attorno a me la via assordante.
            Lunga, sottile, in lutto, maestoso
            dolore, alto agitando della gonna
            il pizzo e l'orlo con fastosa mano,
            una donna passò agilmente, nobile,
            con la sua gamba statuaria. Ed io,
            come un folle, bevevo nel suo occhio
            - livido cielo nel cui fondo romba
            l'imminente uragano - la dolcezza
            affascinante e il piacere che uccide.
            Un lampo... poi la notte! - O fuggitiva
            beltà, per il cui sguardo all'improvviso
            sono rinato, non potrò vederti
            che nell'eternità? In un altro luogo,
            ben lontano di qui, e troppo tardi,
            mai, forse! Perché ignoro dove fuggi,
            e tu non sai dove io vado, o te
            che avrei amata, o te che lo sapevi!
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              Scritta da: Eclissi
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Inno alla Bellezza

              Tu vieni dal profondo cielo o sorgi
              dall'abisso, o Beltà? Versa il tuo sguardo
              infernale e divino, mescolati,
              il beneficio e il crimine, e per questo
              al vino ti potrei rassomigliare.
              Hai nell'occhio l'aurora ed il tramonto;
              come una sera tempestosa spandi
              profumi; ed i tuoi baci sono un filtro,
              e la tua bocca un'anfora, che fanno
              coraggioso il fanciullo, l'eroe vile.
              Sorgi dal nero abisso oppure scendi
              dalle stelle? Il Demonio, affascinato,
              come un cane è attaccato alle tue gonne;
              spargi a caso la gioia ed i disastri,
              e tutto reggi, e di nulla rispondi.
              Sopra i morti, o Beltà, di cui ti ridi,
              cammini. Non è il meno affascinante,
              l'Orrore, tra le tue gioie; amoroso
              sopra il tuo ventre orgoglioso danza
              l'Omicidio, fra i ciondoli il più caro.
              Vola abbagliata verso te l'effimera,
              o candela, fiammeggia stride e dice:
              "Benediciamo questa torcia! " Anela
              l'innamorato chino sulla bella,
              e ha l'aria d'un morente che accarezza
              la sua tomba. O Beltà, che cosa importa,
              o mostro spaventoso enorme ingenuo,
              che tu venga dal cielo o dall'inferno,
              se mi schiude la porta il tuo sorriso
              ed il tuo piede e l'occhio a un Infinito
              adorato ed ancora sconosciuto?
              Di Satana o di Dio, che importa? Angelo
              o Sirena, che importa se mi rendi,
              - fata dagli occhi di velluto, ritmo,
              profumo, luce, unica regina! -
              questo universo meno ripugnante
              e questi brevi istanti meno gravi?
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Pazzia

                Sereno come sempre, solo una smorfia sul viso,
                nel vuoto guardavi, senza capire,
                seduto su una sedia con il tuo strano sorriso,
                avevi dato sfogo alla tua rabbia,
                e quella donna, dolce
                che amorevolmente ti assisteva,
                più non rispondeva.
                Tutto intorno sangue e disperazione,
                tu con quel tuo strano sorriso,
                guardavi senza alcuna emozione.
                Avevano fatto in tempo a dichiararti pazzo,
                non avevano ben valutato,
                ad un certo punto ti sei alzato, ti sei lavato,
                quel coltello tra le tue mani brillava
                e lo guardavi ancora,
                ti sei sentito un Dio, forse,
                almeno per un'ora.
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