Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Babbo Natale

Babbo Natale
Nonna, dov'è la casa di Babbo Natale?
Forse in un buco profondo,
dall'altra parte del mondo?
Nonna e come fa a volare?
Non ha paura che dal cielo,
le renne con la sua slitta cadano in mare?
Nonna come fa a sapere
qual è il giocattolo che mi deve portare,
e chi lo deve fare?
Forse quegli omini che gli sono intorno,
quanti giocattoli dovranno costruire,
per tutti i bimbi del mondo?
Amore mio, stammi a sentire:
quando ero bambina, mi bastava la mia mammina,
la dolcezza che mi dava, ed il profumo che aveva.
Ho chiesto a Babbo Natale
Che un dono a lei doveva portare,
che mi aveva già fatto il regalo più grande
il suo amore.
Anche tu bambino mio, capirai che è vero
quello che ti dico,
il tuo regalo già l'hai ricevuto,
sei nato fortunato,
tra le braccia della tua mamma puoi dormire,
tanti bambini non lo possono fare,
chiedi una mamma anche per loro a Babbo Natale.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ed ora sono così

    Ed ora sono così
    Un piccolo scricciolo, nato tra i vermi,
    già lì, mi hanno dovuto pregare per uscire,
    e girare col forcipe per potermi salvare.
    Ho sempre strillato tanto per farmi sentire,
    non dormivo che per qualche ora,
    la mia mamma ha rischiato d'impazzire.
    Son cresciuta, mica tanto, ora troppo,
    mi chiamavano torda, come un uccellino,
    non mangiavo e spesso mi ammalavo.
    Avevo già due anni quando nacque un bel bambino,
    paffuto e carino mi han detto: è il fratellino.
    Quel giorno cominciarono i guai,
    per la gelosia non mangiavo mai,
    le manie omicide erano latenti,
    per quell'esserino che non aveva denti.
    Han pensato bene di farmi curare,
    ed ero più che convinta che per me
    in quella casa non c'era più posto né amore,
    ed in un collegio son dovuta andare.
    Il tempo, le cadute, le lacrime, la solitudine
    ma anche le amorevoli cure delle mie suore
    mi hanno forgiato il carattere ed il cuore
    son cresciuta indipendente forte e sicura
    perché nell'insegnarmi avevano posto molta cura.
    Non basterà una vita per ringraziare,
    tutte le persone che parte di loro mi hanno donato
    per continuare la mia vita così come sono
    per vivere e amare.
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      Scritta da: Eclissi
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Scritto sulla sabbia

      Che il bello e l'incantevole
      Siano solo un soffio e un brivido,
      che il magnifico entusiasmante
      amabile non duri:
      nube, fiore, bolla di sapone,
      fuoco d'artificio e riso di bambino,
      sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
      e tante altre fantastiche cose,
      che esse appena scoperte svaniscano,
      solo il tempo di un momento
      solo un aroma, un respiro di vento,
      ahimè lo sappiamo con tristezza.
      E ciò che dura e resta fisso
      non ci è così intimamente caro:
      pietra preziosa con gelido fuoco,
      barra d'oro di pesante splendore;
      le stelle stesse, innumerabili,
      se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi
      - effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima.
      No, il bello più profondo e degno dell'amore
      pare incline a corrompersi,
      è sempre vicino a morire,
      e la cosa più bella, le note musicali,
      che nel nascere già fuggono e trascorrono,
      sono solo soffi, correnti, fughe
      circondate d'aliti sommessi di tristezza
      perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
      si lasciano costringere, tenere;
      nota dopo nota, appena battuta
      già svanisce e se ne va.

      Così il nostro cuore è consacrato
      con fraterna fedeltà
      a tutto ciò che fugge
      e scorre,
      alla vita,
      non a ciò che è saldo e capace di durare.
      Presto ci stanca ciò che permane,
      rocce di un mondo di stelle e gioielli,
      noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
      sospinte in eterno mutare.
      Spose di un tempo, senza durata,
      per cui la rugiada su un petalo di rosa,
      per cui un battito d'ali d'uccello
      il morire di un gioco di nuvole,
      scintillio di neve, arcobaleno,
      farfalla, già volati via,
      per cui lo squillare di una risata,
      che nel passare ci sfiora appena,
      può voler dire festa o portare dolore.
      Amiamo ciò che ci somiglia,
      e comprendiamo
      ciò che il vento ha scritto
      sulla sabbia.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Quello che vorrei...

        Vorrei del tempo per cogliere
        e contare col cuore ancora qualche aurora
        per ammirare tutte le sfumature del tramonto
        e sentirne il calore nel cuore.

        Vorrei del tempo per rimediare e per meditare.
        Una gomma per cancellare qualche "fatto"
        o anche semplicemente solo per chiedere perdono
        con la speranza di essere perdonata.

        Vorrei del tempo per dire a chi amo
        quanto li amo davvero profondamente.
        Vorrei poter abbracciare tutti quelli
        che hanno scritto il loro nome nel mio cuore.

        Vorrei avere del tempo per guardare "vendendo"
        per ascoltare "sentendo", per amare "amando"
        e trovare pace nell'anima per ogni mio "non fatto"
        e che i fatti siano stati del " ben fatto".

        Vorrei tirando la somma poter guardare indietro
        con serenità senza che il cuore si schianti
        e andarmene guardando con un sorriso
        senza rimpianti tutto quello che è stato.

        Vorrei ma, forse la valigia che porto
        è troppo piena di "vorrei".
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Ricordati...

          Ricordati che...
          mentre sorridi
          c'è qualcuno
          che piange.

          Mentre piangi
          c'è qualcuno
          che piange
          più forte.

          Mentre di dolore
          ti sembra
          di morire
          qualcuno muore
          veramente.

          Mentre tu corri
          spensierato
          c'è chi spensierato
          non è mai stato.

          Mentre scarti
          il tuo regalo
          di Natale
          c'è chi non ha
          mai scartato
          un regalo vero.

          Perciò bimbo mio
          apprezza ogni
          piccolo sorriso.

          Cogli col cuore
          ogni piccolo dono
          che la vita ti farà.

          Solo così
          diverrai
          un uomo "vero".
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Notte di vento

            Forte un'anta della mia finestra,
            sbatteva contro il muro,
            già mi ero addormentata,
            mi sono alzata e fuori... la tempesta.
            Notte di vento, di spavento, una preghiera mormoravo,
            affinché quel disastro fosse cessato.
            Degli alberi sbattuti, sentivo la voce,
            di mille anime sentivo una prece,
            paura di dormire, sotto quel cielo
            senza una stella e senza luce.
            La fiamma della candela accesa sul mio comodino,
            creava strani disegni sul muro,
            da lontano il pianto di un bambino...
            Fantasmi affollavano la stanza,
            mentre dai vetri in lontananza
            vedevo figure strane, illuminate dai fari
            di qualche macchina in corsa.
            Erano forse i miei pensieri,
            che avevo in quel momento,
            con la paura di quel forte vento.
            Stanca di quella notte insonne
            mi ritrovai a dormire sopra il mio divano,
            tutto era finito e quel tormento,
            in un momento passò.
            Guardai dalla finestra,
            sopra il finimondo... l'arcobaleno.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La forza della musica

              La forza della musica
              Note che scorrono su un pianoforte, dolcemente,
              arie piacevolmente ascoltate,
              che vi rifate al canto degli uccelli,
              ai rumori festosi della natura,
              a quella foglia che piano, piano, si posa.
              Una lacrima che lievemente scende,
              un fuoco che arde lucente,
              una neve sottile,
              una pioggia scrosciante,
              il lamento triste di un amante,
              il mare in tempesta e la roccia che urla,
              il gabbiano che strilla, una barca che và.
              Tante note cantate,
              tante dimenticate, per fretta
              la nostra anima ha voglia di sentire
              tutto quello che fa bene al cuore.
              Ed il grano in giugno mosso dal vento,
              le cicale con il loro canto,
              le formiche laboriose,
              quelle rondini che volano festose.
              L'acqua che fresca zampilla
              e scivola furtiva, goccia a goccia
              ed al primo sole brilla.
              Tutto nella natura è musica, che fa sognare,
              basta saper ascoltare.
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                Scritta da: Fiorella Cappelli
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                L'Anno Vecchio che va via

                L'anno vecchio che va via
                c'è chi nuota c'è chi scia
                chi si perde il portafoglio
                chi del vanto fa il suo orgoglio

                c'è chi è avaro e mai ha donato
                chi l'amore si è negato
                chi è morto ed ha goduto
                chi in guerra è caduto

                L'anno vecchio ha regalato
                tutto quello che ha potuto
                ha raccolto anche dolore
                e speranze il fondo al cuore

                Cose vecchie e cose nuove
                è la vita che cammina
                tutto intorno a noi si muove
                l'anno nuovo si avvicina.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Il piacere

                  Il piacere
                  Mai vicini amore,
                  guardami, siamo di fronte,
                  sfiora il tuo corpo come fosse il mio,
                  cerca di pensare a come mi pensi,
                  a quello che penso io.
                  Quello che voglio è sapere e vedere,
                  stando lontani, le tue mani
                  che vedo scorrere dove mi chiami,
                  dove mi ami,
                  dove grida il piacere,
                  dove il gioco è godere.
                  I tuoi respiri e l'ansimare,
                  senza sfiorarci, senza parlare
                  la luce sola delle candele,
                  siamo noi in quattro e sopra quel muro,
                  le nostre ombre sembrano vere.
                  Questo gioco dolcemente ci trova abbracciati,
                  finalmente vicini, addormentati,
                  piacevolmente sfiniti.
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