Verde ramo libero
da ritmo ed uccelli.
Eco di singhiozzo
senza dolore né labbro.
Uomo e Bosco.
Piango
di fronte al mare amaro.
Nelle mie pupille
due mari che cantano!
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Verde ramo libero
da ritmo ed uccelli.
Eco di singhiozzo
senza dolore né labbro.
Uomo e Bosco.
Piango
di fronte al mare amaro.
Nelle mie pupille
due mari che cantano!
Sui rami
indecisi
andava una fanciulla
ed era la vita.
Sui rami
indecisi.
Con uno specchietto
rifletteva il giorno
che era lo splendore
della sua fronte pura.
Sui rami
indecisi.
Sulle tenebre
andava sperduta,
piangendo rugiada,
prigioniera del tempo.
Sui rami
indecisi.
Sui rami dell'alloro
camminano due colombe oscure.
L'una era il sole,
l'altra la luna.
"Casigliane mie," chiesi,
"dove sta la mia sepoltura?"
"Nella mia coda", disse il sole.
"Nella mia gola", disse la luna.
Ed io che andavo camminando
con la terra alla cintola
vidi due aquile di neve
e una ragazza nuda.
L'una era l'altra
e la ragazza era nessuna.
"Care aquile, " chiesi,
"dove sta la mia sepoltura?"
"Nella mia coda", disse il sole.
"Nella mia gola", disse la luna.
Sui rami dell'alloro
vidi due colombe nude.
L'una era l'altra
ed entrambe nessuna.
Con le mie mani darò forma alle emozioni,
ai miei giorni tristi,
ai momenti persi,
gioia nei colori,
musica e poesia.
Darò vita alla morte,
cambierò la sorte,
col mio pennello il sole avrà più luce,
del mare sentirai la voce.
Darò forma ai sogni
ai miei desideri,
salirò per colli,
sfondando ogni scuro
e cadrò in fondo, sempre più insicuro.
Salirò nel cielo insieme a quelle rondini,
per seguirne il volo.
Fermerò il tempo,
sul viso di chi mi ha voluto bene,
sarò per voi pagliaccio e funambolo,
venite avanti, sarò tutto quello che volete
nelle mie tele, nelle mie creature
a cui darò vita col mio cuore.
Vi regalerò un po' di fantasia,
per chi vorrà seguirmi
in questa mia follia.
Nell'inferno, sulla terra
lui combatte la sua guerra
senza gambe, senza dita
la sua storia già infinita
Le paure di un bambino
già è segnato, il suo cammino
non è nato per giocare
e nemmeno per pregare
Non conosce il paradiso
ma non nega il suo sorriso
noi guardiamo e andiamo avanti
poi preghiamo solo i santi
e su questi errori umani
congiungiamo, poi le mani
e il miraggio della pace
sa di desiderio audace.
Ogni anno i tanti botti
fan feriti, fanno morti
è così che il vecchio anno
se ne va, con qualche danno
perché in mezzo a qualche tuono
c'è chi spara, altezza d'uomo
chi è fanatico o è pazzo
e ti punta addosso un razzo
chi innocente, vuol provare
la scintilla di natale
ed insieme al panettone
prende fuoco anche il tendone
l'anno vecchio è solo uno
tanti soldi vanno in fumo
ma la bomba più potente...
è la suocera invadente!
Per gli auguri spumeggianti
ci son fiumi di spumanti
ci son mari di promesse
ci son teche di scommesse
ci son treni come frecce
che veloci aprono brecce
c'è chi allarga gli orizzonti
con modelli sempre pronti
chi si dà alle innovazioni
chi fotografa alluvioni
ci son piccoli paesi
che ai fantasmi sono arresi
per gli auguri più sinceri
guarda avanti e non a ieri
ché il proposito futuro
possa abbattere ogni muro
di violenza e di vergogna
perché l'uomo, vive e sogna.
Che il nuovo anno sia felice
è l'augurio che si dice
con la gioia in fondo al cuore
quando brindi con amore
che ci sia buona salute
e le cose non avute
tanti soldi da contare
e le pene da evitare
che si possa stare insieme
ma con chi ci vuole bene
che si possa perdonare
chi ci ha fatto solo male
Che il nuovo anno sia felice
è l'augurio che si dice
la promessa in fondo al cuore
tanta pace e tanto amore!
Buon Anno,
a te che spingi il naso, schiacciato
e lanci pensieri di un cuore umano
contro l'umido vetro appannato
sguardo di bimbo, che fissa lontano
l'ulivo spoglio e il ricco agrifoglio
voglia di correre, preso per mano
lasciando dietro due ruote e l'orgoglio
a te che vivi una grande condanna
con tanti sogni, trattenuti in petto
a te che stringi un cuore di mamma
ma che sorridi, come un angioletto
Buon Anno di cuore...
a te che a tutti, insegni l'amore.
Ti rivedo ancora,
quella macchietta scura
che saltellava, ed ora
non ci sei più.
Con te ho seppellito parte del mio cuore,
a qualcuno sembrerebbe strano,
ma quando la mia mano cerca te,
la mia consolazione,
il mio piccolo cucciolo,
morbidoso da stringere e baciare,
e non ti trova più,
lacrime senza volere scendono giù.
Unica nel dimostrare il tuo amore
e quando mi hai lasciato hai voluto farmi
l'ultimo regalo,
quello che è più caro ad ogni mamma,
il frutto del tuo amore,
sicura che l'avrei curato
come ho fatto con te
che ho tanto amato.
Spero solo che per te esista un paradiso
un giardino fiorito,
dove potrai correre e giocare,
difficilmente troverai chi tanto bene ti ha voluto,
come me.