Poesie d'Autore


Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie d'Autore)

13 maggio 2013

Sordo il tuo silenzio,
d'orgoglio alimentato,
lo sento certe notti,
ed ancor mi toglie il fiato.
Due cuori sempre uniti,
dall'imprevedibile euforia,
nel vivere momenti
che oggi sfumano, in nostalgia.
Le rose sotto al duomo,
sul pino, o in altalena,
gli scacchi a corpi nudi,
i brividi alla schiena.
Ed ancora mi domando
che cosa sia successo,
per chiudere una storia
in fondo ad un cassetto.
Ricordi la promessa
di quell'appuntamento?
Ti aspetterò alla noce
con i capelli al vento.
Verrò con i bambini
che potevano essere i tuoi,
per correre sui prati
nel caso in cui, non ci sarai!
Composta martedì 13 maggio 2003
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Sabbia

    Sarò sabbia tra le tue dita
    che lascerai cadere
    per te sarò finita...
    Tutto hai distrutto come i tuoi castelli
    sogni e quanto
    tutta la mia vita
    passera per te
    scrollandomi di dosso
    ma per me un tormento
    che dura fino adesso.
    Come potrei mai dimenticare
    se manchi a questa bocca
    manchi al cuore.
    Passeggio sulla spiaggia
    e guardo l'onda
    che accarezza i miei piedi
    ed i miei sogni affonda.
    Non ci sei più
    ma all'orizzonte guardo la linea infinita
    che divide il cielo e il mare
    mi riporta a sognare
    e penso che per me non è finita
    rivoglio la mia vita
    guardo dove comincia a tramontare.
    È stupendo a quest'ora il mare.
    Si... ritornerò ad amare.
    Composta nel 2009
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Saprai dove trovarmi

      Dove verrai a cercare, quello che rimane di me
      forse dove il vento si confonde
      dove le voci si sentono sempre più lontane
      dove gli occhi si perdono
      ed i contorni spariscono.
      Mi cercherai nei tuoi pensieri, se vorrai
      mi terrai geloso tra i ricordi
      ed orgoglioso come sei
      mai mi dirai che è vero.
      Il mare grande amico mio
      mi porterà il tuo canto, che assomiglia al mio.
      Avrai voglia di rivedermi
      di tornare indietro
      ma è troppo tardi per ricominciare.
      L'amore si deve coltivare
      come una pianta rara
      che aspetta per sbocciare.
      Tu lo hai tenuto a secco
      senza annaffiare
      mai una lacrima, mai una scusa
      per recuperare.
      Ora vai cercando quel che hai perso
      e sai dove trovarmi...
      Ma che io torni indietro
      non c'è verso.
      Composta nel 2009
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        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Ha indossato la camicia, ha preso l'ombrello
        non ha detto parola
        nemmeno io.

        Dpo che se n'è andato
        sono rimasta innanzi allo specchio
        ho estratto la lingua
        per vedere se erano rimaste impigliate delle parole.
        Purtroppo ho visto solo muscoli e vene.

        Ho ritirato la lingua
        sono scoppiata a ridere
        la risata non è una parola - poi ho infranto lo specchio.

        Da quel momento
        ho continuato a infrangere specchi
        invano
        cercandone uno
        che non riflettesse
        più, uno specchio
        che infrangesse me.
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          Scritta da: Giorgio De Luca
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Oh, dolce Laura! (Laura, nel ricordo del Petrarca)

          Dell'amor mio parlai
          quando s'affacciò la prima ombra.

          Cullai l'amor ferito dove un dì,
          al sorgere del sole,
          l'incontrai.

          La sete d'amore non placai.

          Mi strussi d'un mesto pianto
          nel segreto rifugio.

          Ancor profumano le rose di colei
          che l'alma affligge,
          dal ciel nascosta.

          Oh, dolce Laura,
          nel tenebroso inverno
          il rimembrar m'è pena...
          Composta giovedì 8 agosto 2002
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            Scritta da: Giorgio De Luca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Ovidio Nasone, Publio

            L'ardore poetico,
            l'amore per Livia,
            la passione per Giulia,
            le ire di Augusto.

            L'esilio,
            il mar Nero,
            la speranza del perdono,
            la vana attesa.

            Il rimpianto della natia terra.

            Canzoniere dell'amore,
            l'ultima nota si infranse sugli scogli
            dell'antica città.
            Composta giovedì 25 ottobre 2001
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              Scritta da: Giorgio De Luca
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Ancora vestito di primavera

              Vorrebbe essere libero,
              errare alla ricerca di se stesso,
              ascoltare l'allegro canto degli ubriaconi.

              Vedere le eternità della notte,
              aspettare ch'ella passi
              avvolta nel mantello del silenzio.

              Sentire il sussurro di una voce...

              di un bambino invecchiato ancora vestito
              di primavera!
              Composta lunedì 18 luglio 2005
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                Scritta da: Giorgio De Luca
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Loro sapevano...

                Loro sapevano degli orrori
                nella Risiera di San Sabba,
                dei campi di sterminio di Mauthausen,
                delle camere a gas di Auschwitz,
                dei forni crematori di Zacao.

                Loro sapevano dell'odio spietato
                contro l'ebraismo, dei treni che partivano
                carichi di carne umana asserragliati
                dentro vagoni sprangati.

                Loro sapevano degli ebrei polacchi, russi,
                ungheresi, tedeschi, cechi, olandesi,
                internati nei lager di Dachan, Buchenwald,
                Sachsenhausen, Chelmno, Treblinka,
                Sobibor, Belzec.

                Loro sapevano del genocidio degli ebrei,
                dei crimini commessi dal Terzo Reich,
                dei numeri sulle braccia marchiati a fuoco,
                del disprezzo per il risveglio della libertà.

                Loro sapevano...
                della distruzione degli ebrei
                Loro sapevano...
                Composta giovedì 27 gennaio 2005
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Buio

                  Passeggiavi lungo quel viale
                  che ormai conoscevi
                  le foglie in quel settembre
                  cominciavano a cadere
                  In volo sfioravano il tuo viso
                  un brivido per quella carezza.
                  Il sole tra le nuvole nascosto
                  ogni tanto un raggio
                  ma non ti accorgevi
                  un ulteriore brivido per quel po' di calore.
                  Con una stretta al cuore
                  pensavi che solo quella, era la tua strada
                  altro non potevi fare
                  sola nel buio dove ti trovavi...
                  Le tue mani sull'erba un po bagnata
                  per sentirne l'odore
                  di quella rugiada non ancora evaporata
                  ed era la tua, una lunga camminata
                  in quel viale alberato, senza principio ne fine
                  fatta al buio di una triste giornata
                  Nei tuoi occhi ormai, solo ombre
                  che nella nebbia si perdono...
                  come al tramonto, per te, nell'infinita nottata.
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