Ringraziamento

Ringrazio
tutti coloro che non Amo

perché non Mi fanno
venire il mal di testa

non Mi fanno
scrivere lunghe lettere

non agitano
i Miei sogni

non Li attendo
con ansia

non leggo
i Loro Oroscopi
sul giornale

non compongo
il Loro numero
di telefono

... Non Li Penso!...
Composta sabato 9 ottobre 2010
dal libro "Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee" di
Vota la poesia: Commenta

    Quello che non è mio

    Tutto quello che ora esiste
    non è mio.

    L'uomo che si sta facendo la doccia
    non è mio.
    L'uomo che è stanco
    di correre nei miei labirinti
    non è mio.
    L'uomo educato
    che si lima le unghie
    prima di grattare la mia monotomia
    non è mio.
    L'uomo che nutre tutto quel che mi circonda
    e dimentica la mia fame
    non è mio.

    Queste pareti pulite
    non sono mie.
    La casa con tutto ciò che è comune e familiare
    non è mia.
    Il cavallo adornato con sella e briglie
    non è mio.

    L'aperta campagna
    è mia
    il tramonto sui prati
    è mio
    la passione di un cavallo libero
    è mia
    l'orgoglio dei cervi
    è mio
    questo splendore
    e questo universo
    sono miei!
    Composta lunedì 30 agosto 2010
    dal libro "Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee" di
    Vota la poesia: Commenta

      Ringraziamento

      Ringrazio tutti coloro che non amo
      perché non mi fanno venire il mal di testa
      non mi fanno scrivere lunghe lettere
      non agitano i miei sogni
      non li attendo in ansia
      non leggo i loro oroscopi sul giornale
      non compongo il loro numero di telefono
      non li penso.
      Li ringrazio molto
      non mi mettono in subbuglio
      la Vita!
      Composta lunedì 30 agosto 2010
      dal libro "Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee" di
      Vota la poesia: Commenta
        Ha indossato la camicia, ha preso l'ombrello
        non ha detto parola
        nemmeno io.

        Dpo che se n'è andato
        sono rimasta innanzi allo specchio
        ho estratto la lingua
        per vedere se erano rimaste impigliate delle parole.
        Purtroppo ho visto solo muscoli e vene.

        Ho ritirato la lingua
        sono scoppiata a ridere
        la risata non è una parola - poi ho infranto lo specchio.

        Da quel momento
        ho continuato a infrangere specchi
        invano
        cercandone uno
        che non riflettesse
        più, uno specchio
        che infrangesse me.
        dal libro "Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee" di
        Vota la poesia: Commenta