Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Confortevole rifugio
È il silenzio delle mie mura

Mi siedo
Ed aspetto che tutto inizi a girare…

Anche oggi
Come un gioco innocente
Faccio a pezzi il mio cuore

Non so se è un pretesto
Per non lottare
Per non fuggire dalle paure…
…. ma è così semplice lasciarsi andare

Ecco…rivedo quel bacio
…il nostro bacio!

Posso sentire la dolcezza
La morbidezza delle labbra
Il sapore della saliva mescolata alla mia
…posso sentire l'unione
Lo scambio
Il pulsare della passione

Tutto è rimasto nella mente

E mentre riporto in vita ieri
Le abili mani
Vanno ad indovinare pensieri
A scaldare vie di carne e di sangue

Anche oggi
Ho giocato

Ho finto d'averti accanto.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)

    Oggi

    Oggi è uno di quei giorni
    in cui vorrei starmene da sola,
    isolata dal mondo e da tutti...
    Mi guardo intorno ed ho paura
    di quello che sono, di quello che non sono,
    di quello che sarò...
    Vorrei cancellare questi pensieri
    vorrei evitare il dolore,
    ma questi pensieri invadono la mia mente...
    Vorrei liberarmi dal mio isolamento,
    vorrei essere felice
    ed essere accettata per quello che sono.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)
      Non mi pento
      Di quel fuoco
      Che infiamma
      Le gote e le vene
      Che innalza
      Il vento
      Della passione
      E non mi fa stare
      Lontana da te

      Non mi va
      Di ascoltare
      La ragione
      Quando il cuore
      Batte di fiducia
      E si abbandona
      In quegli occhi di cielo

      Voglio amare
      A modo mio!

      Non mi pento
      Se oggi
      Desidero
      Fremo
      Sfiorandoti la pelle…
      …se sciogliendomi
      Non so come vivrò
      Domani….
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)

        La nevicata

        Sin dalla sera,
        la neve cadeva fitta e leggera;
        ed al mattino,
        una spessa coltre,
        soffice e bianca,
        ammantava tutto
        con la sua gelida faccia stanca.

        Giù nella via,
        un giovincel gioioso
        giocava ha pallate
        col suo can festoso,
        e la gente,
        con passo lento camminava,
        con un fruscio al piede,
        che la neve calpestava.

        I passeri, infreddoliti ed affamati,
        volavano sconcerti,
        cercando di trovare qualche cosa da beccare.
        Cosi i miei pensieri
        Intrecciavano voli

        Con le falde leggere,
        che s'adagiavan sulle coltre diaccia della neve.

        Allor sentii l'invito a riposar la vita
        Nella culla del verno,
        come il frutto di una bacca, d'un bacello,
        e risvegliarla poi, fiorita
        al dolce tepor della primavera,
        che il sole timido riscalda,
        e l'uom fa sognare
        nella sua sfera.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)

          Sogno una notte rossa, aria arancione e i tuoi capelli biondi

          Sfuma il cielo
          e io sogno una notte rossa,
          aria arancione
          e i tuoi capelli
          biondi
          in un miraggio
          che non ho trovato
          finora

          il fioraio ha già chiuso
          con le sue ordinazioni
          non posso neanche
          prenderti qualcosa di carino;
          e nei miei passi leggeri
          sento il cuore pesante
          seguo l'orizzonte
          voglio solo ascoltare
          per sempre
          il tramonto;
          lo seguo
          tra i campi, guado un fiumicello
          nella strada complice
          di tante sere,
          e tocco finalmente
          la sabbia della spiaggia
          che luccica della
          debole
          luce
          serale.
          Tra il suono delle onde
          il tuo pensiero mi confonde,
          non riesco neanche a
          pensare,
          cercare di fare qualcos'altro

          Sulle maree della mia vita
          guardo le onde,
          il mare
          questo amore è troppo grande
          ormai
          pensare vuol dire amare

          e lo guardo
          lì che scappa nell'orizzonte
          nell'infinito
          a fuggire da chissà cosa
          un amore che ha paura
          gridano i gabbiani

          Non riesco ad affrontare
          questo mare
          questo amore
          che mi lascia
          sulla spiaggia
          solo
          a sognare
          sentire
          gabbiani
          setacciare
          rupi e sabbia
          in un'eterna
          serata
          di maggio
          schiarita dal tramonto
          che ovatta l'atmosfera
          in questo fotoromanzo
          che sa di vecchi
          ritornelli

          Vorrei attraversarlo
          ma non riesco;
          vorrei amarti
          ma non so amarti;

          Voglio solo
          sussurrarti,
          nel vento,
          che rimarrò
          sempre qui,
          sulla spiaggia,
          a guardarti
          ad ascoltarti
          ad aspettarti,
          vivendo del sognarti.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)

            Un momento di pace

            Sto aspettando un momento di pace infinita
            come quando distesi in un campo di grano
            si sentono solo gli aerei passare
            e ogni nuvola è un gioco
            sempre da trasformare...
            come quando nell'alba di un dolce mattino
            si ode soltanto il rumore del mare
            e la sabbia che scivola fra le mie dita
            ha il fruscio della seta
            e il silenzio è un incanto
            rotto solo dal pianto di un cuore che soffre...
            non ha voce il dolore
            non ha pace quel cuore...
            tristemente galleggia
            come un fiocco di neve su un lago ghiacciato
            e non c'è primavera che possa far sciogliere il gelo
            e le ali spezzate non spiccano il volo
            vorrei essere il cielo...
            dove un angelo non è mai solo.
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              in Poesie (Poesie anonime)
              Il dolore ci circonda
              azzurro
              lieve come il cielo

              sorridere è
              un raro ostacolo a questo cielo

              una tana
              in un'inverno
              in un letargo

              ma noi

              ci siamo evoluti
              creati con
              una vista
              frontale

              con un collo
              che ruota

              per
              vedere
              da sopra l'affannarsi
              da sotto
              le ali
              di altri esseri

              di più
              per levare lo sguardo
              al cielo.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie anonime)
                Il mio gran amico
                di cui molto mi fido
                è una persona come tutte le altre
                una persona qualunque
                è bello poter rinunciare
                uscire dal campo
                e anche lui far giocare
                dandogli il cambio
                noi risolviamo ogni difficoltà parlando
                certe volte anche giocando
                infine posso dire che un amico,
                "secchione" o "fico"
                brutto o bello
                serio o monello
                è una persona speciale
                che certe volte ti fà un po male
                perché se ti tradisce
                tu rimani male e triste.
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