Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

Sono contento

Sono contento
Non scarabocchio più il tuo nome dove capita
Riflesso lontano di un amore offeso
Naufragato e affondato senza superstiti.
Sono contento
Il risentimento cede il passo all'indifferenza
Panacea di rimpianti assopiti
Sepolti da giovani cicatrici.
Sono contento
Immagini di un volto nuovo, pulito, sincero
Aspettano da qualche parte...
Questo maledetto tempo, ora non più
Il nemico da sempre temuto e osteggiato.
Sono contento
Un blues sospirato in dodici battute
Dodici i battiti di passione per una diversa stagione
Improvvisazione di pause incerte follemente da vivere
Note lunghe per arrivare alla fine dell'assolo.
Sono contento
Liberato dalla tua assenza
Finalmente libero dalla tua presenza.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)

    Il violino

    Lacrime che cadono tra i respiri.
    Pensieri che tornano,
    che ricordano lontane figure allo specchio
    ammantate d'orgoglio e di solitudine.
    Pensieri che muovono,
    parole che sfociano in immagini,
    e tra di esse
    il tuo volto severo
    si fa beffa delle mie incertezze.
    Tra le inquietudini delle mie nottate,
    con il violino che suona,
    la pioggia che cade
    e silente taglia i miei vestiti in gelidi brandelli…
    se solo smettesse.
    Se solo la pioggia smettesse di scendere
    così implacabilmente sui nostri destini,
    sul mio cuore che non conosce più il tiepido tocco del sole,
    sulle note di quel violino
    che da lontano suona impazzito di speranza…
    se solo smettesse.
    Ma il lamentoso suono si propaga,
    implacabile come una malattia,
    e si bagna di pioggia,
    si bagna di infiniti rimpianti.
    Le nuvole son là,
    e non parlano di te,
    ma tacciono nella loro immutata vanità
    come fossero parte della stessa sfilata,
    parte della stessa melodia.
    Il violino suona, suona, e suona ancora.
    Se solo smettesse di suonare,
    se solo smettesse di ricordarmi che non sei mia….
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)
      Devo ricordarmi di dirti che ti voglio bene...
      …e voglio dirtelo con dolcezza
      e semplicità
      così come si annusa un fiore
      o si ascolta la neve cadere
      col suo rumore bianco
      Per vedere il tuo viso
      sorridere
      come in un giorno di pioggia
      quando una lacrima di sole
      squarcia d'azzurro
      il cielo grigio.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)
        Domina orizzonti d'incertezze è paura sempre più,
        delicata dalle forme, graziata dagli dei,
        ad ogni pianura nuove scommesse di grazia donata,
        l'oro del mondo, la linfa di una vita ad ogni istante,
        lei cammina sola nel suo mondo,
        sorride all'uomo ostile per codesta grazia subita,
        dall'uomo da vita ancor,
        dall'uomo madre e donna cresce,
        dall'uomo può anche morire di violenze e d'amore,
        nobile, tenera e sincera a volte non tanto per timore di vivere,
        occhi di donna, gambe divine, confusione d'amore,
        possiede natura e timore della natura come un fiore alle porte dell'autunno,
        innamorata di favole e principi, sciupata per troppo egoismo,
        paurosa del buio, timida della luce, stupendo riflesso della luna,
        forse più di una donna o di tutte quante insieme, una stella,
        ad ognuno la sua stella, spazio infinito d'amore,
        da un concerto d'amore e profumo di donna, poesia magicamente svanita,
        al fantasma di un ricordo ormai fuggito,
        buonanotte ad ogni donna dal cuor mio donato.
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