Filastrocche


Scritta da: Giuseppe Freda
in Poesie (Filastrocche)

Le scale

Le scale:
chi le scende, chi le sale,
chi ne è sceso e le risale,
chi le guarda e gli vien male,
chi diventa un animale
a vedere chi le sale
con fatica minimale
in virtù del nazionale
calcio in culo sindacale,
baronale, clericale,
sessuale, episcopale...

Ma...

c'è chi vive un sostanziale
equilibrio razionale
tra l'affanno esistenziale
e la lotta abituale
di chi scende, chi risale,
chi li guarda e gli vien male,
chi diventa un animale
a guardare chi le sale;
e sta là, col cannocchiale,
nella piana alluvionale,
dove non ci sono scale.

Non le scende, non le sale;
e gli sembra innaturale,
maniacale, demenziale,
quella scala artificiale,
quel furente carnevale,
quella stramba cattedrale
di miserie e capitale,
quel groviglio colossale
sindacale, baronale,
sessuale, episcopale,
comunale, provinciale,
nazionale, universale...

Non le scende, non le sale.
E neanche gliene cale.
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    in Poesie (Filastrocche)
    Percepisco percussioni percuotere l'aria,
    ne sbuca dal bosco uno e contro me si scaglia,
    ne arrivano altri tre dal fitto della sterpaglia,
    sono ormai più di cento inizia la battaglia.

    il primo ormai è ferito, la terra si fa vermiglia,
    afferro del destriero repentinamente le briglia,
    impugno la mia spada e dando un colpo di caviglia
    entro nella mischia: la mia vista s'assottiglia.

    teste, tessuti e carne, la mia lama taglia,
    tutti sono terrorizzati ma nessun si meraviglia:
    la mia fama è nota ben oltre miglia e miglia.
    ne son caduti cento in un battito di ciglia.
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      Scritta da: Romeo
      in Poesie (Filastrocche)

      Filastrocca per contare

      Zero mosche sopra un prato,
      uno struzzo addormentato,
      due api nere e gialle,
      tre bellissime farfalle,
      quattro gatti sopra al letto,
      cinque topi sotto al letto,
      sei pinquini infreddoliti,
      sette polipi impauriti,
      otto cani in compagnia,
      nove pesci in allegria.
      Composta sabato 23 aprile 2011
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        Scritta da: edelweiss
        in Poesie (Filastrocche)

        Crapa Pelada

        Crapa Pelada la fa i turtei,
        el gh'en da miga ai sö fradei,
        i sö fradei i fa la fritada
        e i gh'en da miga a la Crapa Pelada.

        Zucca (testa ) Pelata

        Zucca Pelata ha fatto i tortelli
        non ne dà ai suoi fratelli,
        i suoi fratelli han fatto la frittata
        e non ne danno a Zucca Pelata.
        Composta lunedì 11 aprile 2011
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          Scritta da: edelweiss
          in Poesie (Filastrocche)

          Caterina de la val...

          Caterina de la val...

          leva sü che 'l canta 'l gal,
          canta 'l gal e la galina
          leva sü che l'è matina.

          Caterina della valle...

          Caterina della valle
          alzati che canta il gallo
          canta il gallo e la gallina
          alzati che è già mattina.
          Composta lunedì 11 aprile 2011
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            Scritta da: DANA
            in Poesie (Filastrocche)

            Quando l'amore ti prende per mano (filastrocca)

            Quando l'amore
            ti prende per mano
            È quasi un delitto
            restargli lontano

            Ti apre gli occhi
            scombina i capelli
            Piega le gambe
            anche ai ribelli

            Impenna il cuore
            e senza difetto
            Parti da un bacio
            e ritrovi il letto

            Spogliato l'orgoglio
            vestita la luna
            Ti chiedi nel sonno
            sarà che poi dura?

            Il troppo che hai visto
            e se pianto hai davvero
            È sorriso leggero
            È appiccicata paura

            Di fata matura

            Vacanza finita
            ghiaccio caldo tra le dita
            Ma al freddo immaginato
            metto maglioni...

            ... di sole annodato.
            Composta giovedì 26 agosto 2010
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              Scritta da: minnie
              in Poesie (Filastrocche)

              Filastrocca del treno a motore, del binario e del viaggiatore

              Filastrocca del treno italiano,
              che sale il monte,
              che scende il piano,
              che va lontano,
              che va vicino,
              che corre forte,
              che corre pianino,
              che a volte vola,
              e a volte... s'invola...

              c'era un treno che andava a Napoli,
              che credeva all'amore dei popoli,
              ma un giorno vi salirono tre scapoli,
              dicendo: ce n'è uno uguale a Forlimpopoli

              c'era un trenino piccino piccino,
              e un passeggero era all'altro
              vicino vicino,
              tanto che ognun diceva:
              più che un treno
              pare un comodino.

              c'era un treno che girava il Vesuvio,
              ne aveva pure parlato Vitruvio,
              correva pure
              in mezzo al diluvio,
              (lo aveva inventato Giove pluvio)

              c'era un treno che dai campi flegrei
              faceva dei giretti
              bei bei bei,
              e tutti s'affacciavano diletti
              per veder che cosa,
              non lo sa né lui né lei.
              Composta giovedì 24 febbraio 2011
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                Scritta da: DANA
                in Poesie (Filastrocche)

                Ode alla mia borsetta

                Mi son chiesta
                solo l'amore merita
                una carezza di poesia e fantasia?
                No. Ho voglia di frivolezza!
                Per questo ho scritto
                una filastrocca per la mia borsetta.

                Ode alla mia borsetta nuova.

                Una civetteria
                Non me ne vergogno mi ha rallegrata
                E quindi le sono grata

                Perché ti ho scelta tra tante
                più consone garbate
                eleganti e raffinate?

                Perché sei come me
                Un poco strana

                Fuori dalle righe
                Ti vuoi differenziare

                e non ti basta di comunicare
                che per qualcuno sei speciale

                voi proprio scioccare
                e farlo stramazzare

                e lasci alle altre di spalmarsi
                e differenziarsi nell'omologarsi

                non ti interessa il logo esclusivo
                che t'importa... quello è
                ... assolutamente passivo.
                Composta giovedì 25 giugno 2009
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