Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Francesco G.

Compagna di viaggio

Tu che sei cielo e terra,
acqua fresca di fonte,
vino rosso che la mente inebria
e confonde,
marchio a fuoco sulla pelle,
ferita di una guerra
in cui il mio corpo nudo
di fronte a te
si arrende.
Lasciami solcare
con la mia nave
il tuo bel mare,
da libero pirata,
fino alle tue sponde,
far razzia
delle tue preziose gemme,
rapirti
e portarti via con me,
in cerca di nuove terre.
Sarai schiava e regina,
amante e moglie,
compagna di un viaggio
ai confini del mondo,
non avremo certezze
ma speranze,
avremo mille partenze
e nessun ritorno.
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    Scritta da: Selvaggia

    Per Te

    È vero...
    ti ho Amato...
    può darsi che lo faccia per sempre!
    Chi può dirlo...
    tanto tu non lo saprai mai...
    pensi sia una semplice cotta...
    ma sì, tanto lo pensano tutti...
    ed io...
    a dispetto di tutti... a dispetto di tutto... continuerò a pensarti... magari da sola...
    Magari nel buio della sofferenza che può dare l'amore in certe condizioni
    l'amore "solo"...
    l'amore a senso unico...
    l'amore impossibile!
    Ma l'amore poi, può essere impossibile?
    Non lo so... e tu? Tu amore... che ne pensi?
    L'essere umano è strano, ama sempre di più quando non deve...
    l'amore però non dovrebbe essere struggimento...
    ma un dolce scorrere...
    Non possono esistere amori impossibili, per me esistono solo amori che si vorrebbe vivere, ma che per qualche motivo non fanno per noi...
    Gli amori quelli veri, quelli da vivere, sono possibili.
    Forse a volte sono meno attraenti,
    ma possibili.
    E nella loro possibilità non sta l'ovvietà, ma la loro grandezza...
    Se non mi senti...
    non è che non ci sono...
    ma è perché voglio evitarti...
    Vorrei che tu fossi sempre con me...
    vorrei poter essere sempre al centro dei tuo pensieri...
    ma... se non sarà così...
    "... e voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire..."
    Composta lunedì 16 febbraio 2009
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      Scritta da: Selvaggia

      La rivolta degli angeli

      Indifferenza,
      menefreghismo

      tutti sperano in un domani migliore
      solo ignorando gli eventi,
      chinando la testa
      tappandosi le orecchie

      intanto
      paura, umiliazione, rabbia, degrado, insicurezza
      affliggono i corpi femminili lesionati

      ferite psichiche che si susseguono

      maltrattamenti, abusi di minori,
      stupri, molestie, violazione di diritti

      milioni milioni e milioni...

      Avvengono così senza una vero motivo...
      forse è la noia che li disturba...

      Un problema reale

      questa è pura, ordinaria follia

      perché evitare il pericolo?
      Prepariamoci...
      affrontiamo il dilemma prevenendo tutto ciò...
      smettiamo di curare

      promesse, progetti, desideri, sogni, fantasie e speranze perse
      latenti sotto la cenere...

      inaudite violenze

      smettiamo di tollerare questi episodi

      Donne... prendete coraggio,
      ora.

      Ormai...
      non basta più denunciare

      rabbrividisco al sol pensiero che tutto ciò è reale.
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        Scritta da: chiaraguid

        L'uomo dei sogni

        Uomo dei sogni,
        dove sei?
        Invano ti cerco tra le montagne del mio cuore e non ti trovo.
        E nel deserto, come il pastore errante nell'Asia,
        guardo la luna e le grido:
        "Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai"?
        Cosa guardi da lassù?
        Cosa pensi di noi uomini in cerca d'amore?
        Dimmi, o dolce luna, dove è
        l'uomo dei miei sogni
        che più volte mi apparso,
        e come emanazione di me stessa,
        per poi perderlo in mezzo a questo mar di delusione
        che offusca il cuore e confonde la mente?
        Dimmi, quando riuscirai
        con la tua debole luce a scaldare il suo cuore malato
        dall'ingiustizia di un abbandono?
        E, mentre guardo la tua faccia arrabbiata,
        ti parlo come solo nei sogni so fare.
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          Scritta da: Giorgio De Luca

          Muto è il pianto che lento scende nella cheta terra

          Gli anni hanno il sapore del tempo,
          delle stagioni invecchiate,
          degli amori appassiti e buttati via.

          Disegna tristi pareti di solitudine,
          di fosca beltà colora albe appena nate.
          È prigioniero dei ricordi,
          di un passato logoro, polveroso...

          La Vita scorre tra illusioni di ieri,
          viaggia sull'autostrada dei misteri
          senza trovare la Verità ch'essa cela.

          Là dove l'ombra è grave, muto è il pianto
          che lento scende nella cheta terra,
          ove bambino udì dei flauti il suono
          e dell'usignolo il canto...
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            Scritta da: Giorgio De Luca

            Non ha più lacrime la mia terra...

            Non ha più lacrime la mia terra,
            scivolate nel terribile fiume
            della disperazione.

            È ferita la mia terra:

            ferita a morte!

            Fissano il nulla i miei fratelli...

            Sussurrano preghiere.

            In silenzio.

            Vecchi pastori
            preparano le greggi alla transumanza
            indossando il dolore...

            ... In cerca di pascoli senza ombre.

            Dove l'erba non è amara.
            Composta lunedì 6 aprile 2009
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              Scritta da: Laura Colletto

              Prigioniera

              Lacrime scendono dal cuore, un cuore usato, ferito, gettato, preso e restituito.
              Cuore.
              Cuore racchiuso in un corpo di donna, corpo sensuale, corpo che confonde, che accoglie e respinge, che affascina, avvolge.
              Corpo.
              Corpo venduto per una carezza, per un'ora d'attenzione.
              Corpo usato, vestito, svestito, preso e lasciato.
              Corpo vuoto.
              Corpo senz'anima. Senza perché non se la può permettere un'anima.
              E le lacrime diventano gocce di sangue.
              Un urlo verso il mondo che non sente, non vede. Non vuole guardare.
              Donna.
              Donna che è solo un corpo, che è l'ombra di sé stessa.
              Donna che recita per non morire, che chiede amore ma non lo sa dare.
              Donna che ha testa ma che non può ascoltare, non la vuole ascoltare.
              Donna che ha lacrime che nessuno può vedere.
              Donna che si dimentica di essere.
              Composta lunedì 9 marzo 1998
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                Scritta da: Laura Colletto

                La memoria

                Ti racconterò di ricordi quando la tua memoria non ti aiuterà.
                Guarderò i colori dell'autunno quando i tuoi occhi faranno fatica a guardare.
                Ti accompagnerò per mano quando le tue gambe non riusciranno più a portarti lontano.
                Accarezzerò i tuoi capelli bianchi quando le rughe avranno scritto la vita sul tuo viso.
                Ti sarò accanto quando ti sentirai solo.
                Sarò tua figlia come ogni giorno da quando mi hai dato la vita.
                Composta lunedì 19 marzo 2007
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                  Scritta da: Elena

                  Il pesco

                  Quel vento
                  è volato via
                  ma quell'albero
                  continua a muovere
                  le sue foglie,
                  quel pesco
                  continua a tremare
                  con i suoi rami.
                  Quel vento
                  è scappato via
                  e in quell'albero
                  è rimasta la scia
                  di quel soffio caldo
                  attraverso una magia,
                  che con il tempo
                  svanirà,
                  se quel vento
                  non tornerà
                  indietro
                  mai nascerà
                  nel pesco
                  quel dolce frutto.
                  Composta venerdì 23 ottobre 2009
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