Scritta da: Silvana Stremiz

Strisce bianche e cammelli

Riaffiora dalle anime sepolte
avvolte nel mistero
di un empirico inconscio rubato
ad un soffio cruciale
di uno spirito scisso all'irrazionale
nonostante il crollo da un istinto siderale.
Ascesa. Accolto da una stella
oscurata al simulacro
da un aneddoto enigmatico
senza regno nell'occulto
di un retorico giardino viziato dall'imbrunire
tramontato al sorgere di un sentimento sublime
ricoperto di trasparenza desolata
di un dotto ostile
come sfigurato dottrinante
ammaliato e cupidamente vezzeggiato
sfregiato dall'idiozia trascendente
delirata da strazianti maschere ripudianti .
Stirpe velata dall'utopia
dei protèsi flussi di ironia
scolpita dall'odio di un ideale
di bramosa frenesia ancestrale
cosmicamente ponderata
da uno stipite sciupato dall'ipocrisia
incolmabile di sdegno.
Anonimo
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz

    Dedicato a un'amica

    Ti immagino qui
    nei sogni miei tu
    un amico un tesoro
    è cosi che si dice.

    Un amico un tesoro
    ed è la verità
    una verità grande
    che descriver non so.

    A guardarti ammirarti
    sempre senza sfiorarti
    un amico non può
    è una gran crudeltà.
    Quei ricordi stupendi
    che ti restano in mente
    sempre vivi e lontani
    tra le braccia di lui.

    E ti dedico un sogno
    quella amica sei tu.
    un risveglio un po' duro
    perché non ci sei più,
    mi abbracciavi affettuosa
    però amavi lui
    un amico sincero
    ora qui sono io.

    Quando il tempo

    crudele sarà vecchio con noi
    più lontano è il ricordo
    che svanisce cosi
    guarderò l'orizzonte
    dentro il cielo di sera
    una rondine in volo forse parla di te.
    Anonimo
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz

      0:00

      È gia domani,
      verdi inodori
      fiutati da mostri
      senza naso,
      invisibili gialli
      colorano l'aria
      dinanzi a cechi
      osservatori,
      blu muti e silenziosi
      risuonano
      per sordi ascoltatori,
      insipidi rossi
      gustati da bocche
      senza lingua,
      impalpabili rosa
      carezzati
      da insensibili mani;
      colori impercettibili
      scivolano,
      sibilano tra le mie dita
      mi sfiorano silenti,
      ma non penetrano in me;
      ombre pesanti
      accecano e stordiscono,
      è già domani,
      ed io
      mostro senza naso
      e senza lingua,
      cieco osservatore
      sordo ascoltatore
      accarezzo tutto
      con mani insensibili.
      Ed è già domani,
      ed invisibili nell'aria
      son passati quei colori.
      Anonimo
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz

        Fantasia

        Vedo nei tuoi quadri
        Il profumo della musica,
        pennellate che descrivono
        gli aromi delle sensazioni,
        fiuto nell'aria il fresco
        odore della verde primavera,
        le focose rosse
        estive passioni,
        il bianco odore
        del vuoto invernale,
        il nero
        putrido e tenebroso
        nero
        m'avvolge.
        Vedo violaceo il Martedì,
        Saturno azzurro intenso
        Il marcio arancio
        del Mercoledì.
        Ascolto gli odori
        rimescolati nella tua arte
        e m'affascino della mia
        Fantasia.
        Anonimo
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz

          Orgasmo

          Muoio nella vita
          di parentesi mentali,
          vivo nella morte
          di parentesi bucate
          da libere parole,
          vivo tra neonate
          formiche colorate
          agonizzanti,
          introvabili finora
          brulicano adesso
          nell'ora che non c'è.
          Ecco implodere gli spazi,
          ecco sciogliersi le ore,
          ecco nello specchio
          un volto mai veduto.
          Eccomi
          nel bianco orgasmo
          del silenzio
          Anonimo
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz

            Someone's final song

            Dolcemente odo piangere silente e baciato al canto delle cadenti
            fronde tenerissimo il bambino, l'occhietto impaurito ed il pianto
            infinito nel suo cuore angosciato, e immenso dolor si dipinge sul
            viso e nel canto d'augello al fiorir del mattino.
            Passato immortale d'incantevole cuore, muta il pianto in sorriso.
            Anonimo
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz

              Ricordi che rodono dentro

              Ricordi che rodono dentro,
              parole dette, parole dimenticate.
              Promesse fatte, promesse tradite.

              Ricordi che rodono dentro.
              Carezze, baci, sospiri.
              Amore eterno, Amore finito.

              Solo resta l'Amore bambino,
              che crescer non può.
              Viziato, amato, cullato, futuro non ha.
              Si nutre di sguardi rubati, passioni represse,
              di baci e carezze furtivi: futuro non ha.

              Rimpianti, dolore, passione e furore.
              Ricordi che rodono dentro.

              Altri giorni verranno,
              ma l'Amore bambino
              futuro non ha.
              Anonimo
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvana Stremiz

                Pioggia sul finir di luglio

                Pioggia;
                sei tu che gridi sul finir di luglio
                presa da spasimo e così piena d'orgoglio
                fai breccia per le strade a digiuno
                e bagni campi, prati e boccioli di giglio.

                …Adesso vedo chiaro e scuro

                dentro ai tuoi versi
                da queste tenebre assolto e libero
                da queste ronde notturne e odori di gelsi
                e tortuoso sentiero, illustro effimero.

                Incendio dell'anima e nei campi assolati
                ecco l'olezzo di sabbia e pioggia
                l'unione di due innamorati
                che in questo finir di luglio è parola saggia.

                Intenerisci di sorrisi e agguati
                con rumori di tuoni e scrosci improvvisi;
                tu pioggia in estate, di monti affamati
                e tutto rinfresca il senso, l'aria
                per noi indecisi.
                Anonimo
                Vota la poesia: Commenta