Scritta da: alessandro82
in Poesie (Poesie d'amore)
Angelica
amorevole
visione
quella truce dolcezza
che stende
un sorriso
e l'universo in un pensiero
fugace ed
indimenticabile.
Commenta
Angelica
amorevole
visione
quella truce dolcezza
che stende
un sorriso
e l'universo in un pensiero
fugace ed
indimenticabile.
Ho bisogno di credere in mille baci
su dolci promesse nella mente e sul cuore
nell'eterna inquietudine.
Ho bisogno di riscaldarmi il cuore,
di un "ti voglio" di labbra sulle quale nutrirsi,
di sublimarmi di passione
in quel puro erotismo
che sa zucchero più raffinato.
Ho bisogno di pensieri mai uguali,
di un abbraccio che fanno pareti,
di baci che fanno tetto, e di un cuore che fa casa.
Ho bisogno di credere che,
si può desiderare di amare ancora.
Sere assetate senza riserve con una luna baciata di brezza in qualcosa che mi assomiglia. Volti e sorrisi belli su giorni da costruire dove danzano gli occhi per guardare l'amore lì,... dove consegno al fuoco la forza dell'amore anelli di memoria che trovano pace tenerezza, dolcezza, ardore, per sentirsi inebrianti nella memoria e grandi armonie dove perdersi è bello se è perdersi insieme.
Il desiderio di vederti e averti è infinitivamente grande, è grande in questo giorno di san valentino.
Ovunque tu sia... oggi t'appoggi, un viaggio in sospeso nel tempo.
Il tempo è grande come è grande l'amore, e che oggi trionfa nel cuore.
Anima larga su spiagge strette
siamo aria in questo tempo,
siamo pensieri in questo mondo.
Disegniamo bocche assetate di baci
coloriamo braccia forti per abbracci pieni.
E poi riposiamo dove sembra
più piccolo il mondo
lì, abbiamo lasciato il sole appena spento
quando al mare basta un'onda e ha già dimenticato.
Follie! Follie! Follie!
Amo, negli indiavolati pomeriggi dell'estate,
ubriacarmi di sole, nudo, tra il fragore
insopportabile degli alberi, della luce,
del caldo. La natura pulsa ad un
ritmo forsennatamente veloce. L'animo
di distende... quasi non si avverte
più. Ora c'è il corpo, stremato dalla
fatica e dal sudore, ci sono gli
infuocati orizzonti, i miraggi, gli
angeli e la tortura della sete.
Tutto brucia, tutto arde, si consuma,
si spreca, senza rimpianto, senza
gioia. Rimangono solo i deserti:
ma sono deserti di fiori, bianchi di
luce, e poi ci sono gli orizzonti di
cristallo, ci sono gli angeli, ci
sono...
luglio 1971.
Alberi scheletrici oscillano
nel vento, sotto la luna.
I rumori di un vecchio ciabattino al
lavoro, si odono distintamente provenire
lontano, dai campi lugubri; e strane
grida di bambini che si rincorrono
giocando; e i sussurrati singhiozzi
di un'innamorata che soffre, in
compagnia dei ricordi.
Nessuno! La notte è gelida.
Il vento cigola, ciangotta, spazza
i sentieri morti dei campi. Gli
uccelli tacciono. Solo gli alberi
scheletrici dondolano nel vento,
sotto la luna.
Inverno 1971 1972.
Bianca era la luna.
Bianca fu quella notte
d'aprile. Bianca era
la follia che ci prese.
Bianca era il tuo
nome.
Aprile 1970.
Adesso che il cielo è
celeste e l'acqua rosa.
Adesso che i cani guaiscono.
Adesso che le luci tremolano
lontano all'orizzonte.
Adesso che la sera ci giunge
cara. Adesso che le ragazze
fuggono verso il sole e
l'amore.
Adesso è marzo.
Ca del lago marzo 1969.
Piccola lucia,
prega,
affinché il mondo di dolci promesse,
nel quale ingenuamente confidi,
conosca anche un solo frammento
della tua gioia semplice e serena.
Prega,
affinché l'abisso di male e di iniquità,
non abbia mai a contaminarti.
Prega,
affinché l'amara infezione della
cattiveria, non dilaghi
ulteriormente sulla terra.
Prega,
affinché non si espanda il dolore.
E,
prega per tutti coloro che soffrono,
per coloro che odiano e che non
sanno più amare.
Prega per gli illusi, per gli
sconfitti nella vita, per quelli
affranti dallo spettro della miseria,
dell'ignoranza, della malattia,
della vecchiaia.
Prega per tutti gli uomini, anche per
coloro che sono felici, o che ti
sembrano tali.
Piccola lucia!
Prega
affinché il Dio buono e giusto,
che ora invochi, e che è in te,
non muoia, assieme alla tua
giovinezza.
Settembre 1969.