Stupida illusa.
Te ne sei andata...
ma hai lasciato da me tutti i tuoi ricordi.
Illusa!
Pensavi che non me ne accorgessi
Stupida illusa.
Dovrai tornare...
per riprenderli e allora
non ti lascerò più andare via da me,
Stupido illuso.
Tutto vorrei poter rinchiudere tra queste mie braccia
ed evitarne la dispersione nell'infinito che ci circonda.
Conservare così sempre vivo e violento il sussulto di un bacio rubato
la domanda che non si osa pensare
l'atroce tormento della gelosia accusante.
Polvere di mare impastata con lacrime d'amore
formi castelli ove noi chiusi senza parlare.
Senza sperare quell'unico tocco alla porta che invece vorresti.
Non voltarmi le spalle proprio adesso
voglio dirti ancora quanto t'amo
usciamo all'aria pura e respiriamo... il mare!
Torno indietro nel tempo al giorno ch'è oggi
il telefono non ha più squillato. Eri tu?
Allora corro da te, veloce come una fitta al cuore.
Sicuro di giungere prima che si fermi,
lungo questa riva ove tu mi cingi col tuo sguardo e coi tuoi gesti.
La chiara spuma del mare ai nostri piedi
è altro segno dell'invidia che accende la tua bellezza
Lontano, il mare blu profondo
si chiude in un mutismo astratto, su se stesso.
Lontano invece, dove io non so guardare,
lì e lì solo le onde dei miei pensieri si infrangono
contro la barriera di corallo della tua ingenua purezza.
Calma, dopo la tempesta di luce,
ti lascia sola con la tua ombra.
Com'è dolce amore mio sentirti felice in quest'abbraccio
Come sei dentro di me tu
Com'è luce questo tuo sorriso
in questa aria tersa... e mesta
di maltempo... umano.
Spolveri il comodino
con gesti cadenzati,
poi volgi le lenzuola...
allegra fai la spola,
coi panni profumati,
tra bagno e terrazzino;
sbirci la lavatrice
se v'è rimasto un panno
canti tutta felice,
(sei lieta tutto l'anno...)
E ancora alacremente
(il tempo s'assottiglia)
innaffi il ciclamino
un piccolo branzino
disponi sulla griglia,
scongeli un cavolfiore...
poi stiri per due ore...
la sera fai il ricamo
davanti alla TV:
anche per questo t'amo:
ti piace re Artù...
Mormora nei giorni dell'amore
perché il tuo cuore possa ascoltare
e urla quando sarai sola
perché la tua anima possa ritrovare la pace!
Miserabili gli altri uomini
se confrontati a me
che ho lei al mio fianco
per sua stessa concessione.
Così nel tempo a me destinato
ho due vite nelle mie mani:
la mia per dono di Dio,
quella della mia donna
custode della mia parola.
Era il tempo dove la notte
Era epilogo o preludio
Del giorno, mai riposo.
I forti odori, della calda terra
Esuberanti attese.
Ora è il tempo dove la notte
è il ristoro tra i giorni.
E gli odori attenuati
Generatori di ricordi.
Io e te,
come angeli che volano
in un cielo fatto d'amore,
uno specchio dell'anima dell'altro.
Un unico cuore per due persone
che batte all'unisono
come una sinfonia constante e duratura nel tempo.
L'amore, gemma rara e preziosa, ambita da ogni ricercatore disposti a tutto per averla.
Le notti insieme
penisole di sogni dove naufragare
Le notti insieme
quelle quando l'amore è semplice respirare
ma il giorno ha sempre da ridire
e la notte scompare.
Rincorro il mio sogno
la gioia
il torpore
di svegliarmi incantato
incatenato
al mio cuore
innamorato
perduto
ed ancora salvato.