Punto quattro
C'e un punto che non lascia
ed è il tuo sguardo
che se lo riguardo
è un colpo forte d'ascia
giusto dritto al centro
del mio malmesso petto
infestato dal tuo spettro
che ancora non è spento.
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C'e un punto che non lascia
ed è il tuo sguardo
che se lo riguardo
è un colpo forte d'ascia
giusto dritto al centro
del mio malmesso petto
infestato dal tuo spettro
che ancora non è spento.
Amo te mia adorata
lo farò fino all'ultimo respiro della mia vita
amo te mia adorata
preferirei morire avendoti amata
piuttosto che continuare
a vivere senza averlo fatto
amo te mia adorata
vorrei dominare il cielo
per donarti ogni singola stella
come pegno del mio amore
mia leggiadra anche se la mia bocca
non può sussurrati ogni istante quanto io t'ami
il mio cuore te lo replicherà
fino alla fine dei miei giorni
e se dovrò attraversare le valli del dolore e della sofferenza
vorrei varcarle affliggendomi per il tuo amore.
[...]
E tu, caro fratello,
sei più fobie che sostanza,
vivi di pregiudizi e non di abbondanza.
Ti opponi ai diritti delle altre persone,
parlando di fede e offendendo l'amore.
[...]
La notte arriva piena di ricordi
ti rimette davanti le cose che non scordi
non posso farci niente
prende le immagini dalla mia mente
mi porta nella valle delle anime
mi tuffo in un lago di lacrime
pezzi di cristallo sono le speranze rotte
il magico mondo della dannata notte.
Manchi tu,
e i miei giorni pesano
su questa bilancia di vetro,
anelano la leggerezza del cuore,
musica ardente e soave,
voli di farfalle nell'aria bruna.
Manchi tu,
e non ci sono echi
che risuonino più del silenzio,
note che accordino
la giusta melodia,
ma c'è ancora poesia.
Manchi tu,
e mi manco anch'io
che vivo in un mare affaticato,
dove la mia mente
è una nave carica di ricordi
e la mia anima
una panchina vuota
che fissa ancora l'orizzonte.
Che ne sai
di quanto possa scaturire
da uno sguardo
mentre il sole rischiara
e la luna sfiora
e il cielo s'apre
e colora il mare
e il vento sospira
in apnea
o in emersione
d'uno spunto di dolcezza
o d'un tratto di tristezza
e quelle pupille dilatate
si ritrovano in una danza
a rincorrersi senza fermarsi
in un fremito incessante
il momento
in una tavolozza d'intensità
a sorridersi
o a non trovarsi
o a sfuggirsi
e, comunque,
a sognarsi.
Siamo coincidenze,
presagi, pagine di elenchi telefonici.
Siamo solitudini,
cuori palpitanti senza destinazioni,
lettere affrancate rispedite al mittente.
Siamo paracaduti chiusi di paura,
in attesa di giorni senza domani,
uguali a ieri.
Siamo venditori di almanacchi
che conoscono il futuro,
cartomanti bugiardi,
pazzi, illusi.
Siamo due di uno,
complementari,
completi,
complici.
Stringila a te quando è triste, quando piange.
Stringila forte a te quando sorride,
quando è felice.
Stringila intensamente a te,
sempre e solo perché esiste,
ed è l'amore per te.
Lei è pensiero speciale,
lei un sorriso improvviso sul viso.
Lei l'abbraccio caldo, quel tepore
che scalda il cuore.
Lei quel che sento nel profondo
e non ha una fine nel tempo.
Lei è lei, l'amore vero, non potrei
mai lasciarlo andare.
Perché se ne andrebbe
la parte migliore di me, "Lei".
Sarò condannata per eccesso d'amore.
Verrò imprigionata e giustiziata
sulla forca dei miei sentimenti,
senza diritto d'appello: colpevole.