Scritto da: Silvia Nelli
Basterebbe conoscere un po' di quella strana cosa chiamata "vergogna"... perché ogni tanto vergognarsi fa bene!
Composto venerdì 28 ottobre 2016
Basterebbe conoscere un po' di quella strana cosa chiamata "vergogna"... perché ogni tanto vergognarsi fa bene!
La vita segna. Amati così come sei, con i segni che il cammino lascia affiorare. Ama quelle piccole rughe che si sono formate ai lati dei tuoi occhi. Esse sono solo il segno che sei cresciuta, diventata Donna e maturata. Ama le tue occhiaie, anche quando sono eccessive. Esse sono la prova che nella vita nulla è semplice, facile e leggero. Amati così come sei, perché non c'è cosa più bella di una donna che ha la consapevolezza nel cuore, le difficoltà della vita sul volto e negli occhi la luce di averle superate.
Prima di voltarmi e intraprendere una nuova strada volevo salutarti. Volevo ti fosse ben presente il fatto che non ci hanno diviso le diversità caratteriali, che non è stato il mio modo difficile e nemmeno il tuo esser poco attenta a dividerci. Vorrei capissi che ci sono cose e situazioni in cui l'amore non può arrivare e anche laddove ci riuscisse non potrebbe cambiarle. Ecco, noi eravamo semplicemente questo; qualcosa di bellissimo, maledettamente diverso, ma in balia del vento. Due anime pronte ad amarsi o a distruggersi e purtroppo noi abbiamo scelto la seconda opzione.
Spezzo ogni ideale, ogni luogo comune e ogni aspettativa. Faccio a pezzi ogni angolo di me come volessi cancellare ciò che sono stato fino ad oggi. Come volessi rinascere in un nuovo io. Forse però non sono "tutto sbagliato". Forse però qualcosa di buono in me c'è ancora... perché alla base di ciò che gli altri vedono, dietro ciò che al mondo ho mostrato, c'è una persona che ha un solo grande sbaglio alle spalle: l'aver creduto troppo in persone sbagliate ed aver permesso loro di chiudermi in una sorta di "Ciò che non avrei mai voluto essere, ma che per difendermi, ho dovuto diventare"!
Non capisco e non amo stare vicino a quelle persone che si piangono continuamente addosso. Per un amore finito, per una delusione ricevuta, per un appuntamento saltato ecc... la dignità, l'amore per se stessi non deve mai essere eccessivo da farci diventare narcisi o pieni di sé, ma nemmeno di un livello talmente basso da umiliarsi continuamente piangendo dietro a chi non ci vuole più. Amare va bene, distruggersi no. Dimostrare è una cosa perdere la dignità un'altra.
Non portatemi mai al limite... quando l'oltrepasso smetto di parlare e quando vado nel silenzio non è la "fine" mia, ma "l'inizio" della fine vostra. Mentre il mio silenzio vi farà smettere di infierire credendo di aver vinto... in realtà avrò solo cominciato a restituirvi i favori.
Non riesco più a fidarmi delle persone con quella serenità che un tempo faceva parte di me. Dare fiducia a qualcuno è un po come riporre la propria vita nelle mani di un'altra persona. È dire: "Mi fido, abbi cura di ciò che ti dono"! Purtroppo troppe persone non capiscono il valore di ciò che viene loro concesso, permettendosi anche di fare gli offesi quando decidi di riprenderti tutto.
Fatevene una ragione:
- se state male non frega a nessuno, figuriamoci a chi vi ha ferito!
- racconteranno l'inverosimile su di voi, per apparire migliori.
- dimenticheranno il bene, l'amore e i perdoni ricevuti.
- non penseranno alle volte che sono stati scusati senza mai nemmeno chiedere "scusa".
- che viviate o moriate a queste persone non importerà niente...
Quindi datemi retta... date loro il valore che hanno, cioè "zero", e lasciateli annegare pian piano in quel brodo di convinzione e bugie che si sono piano piano accuratamente cucinati!
E se posso darvi un consiglio... quando staranno per annegare regalate loro lo stesso trattamento... andate a sorridere altrove senza voltarvi.
Ciao "ieri", ti guardo e penso che non fai più male. Hai lasciato un segno netto e profondo sulla mia pelle. È stato difficile far rimarginare quella ferita e anche se in superficie ci sono riuscita, essa nella sua profondità ha lasciato segni ancora più visibili, i segni del cambiamento. Sì, sono cambiata e mi piaccio ancora di più. Finalmente dove è necessario so applicare un sano cinismo e il mio cuore sa usare l'indifferenza al posto dell'amore che troppe volte ho sprecato invano. Caro "ieri", tu non mi hai distrutta, mi hai solo dato tra le mani le carte giuste per ricostruirmi migliore.
Non apparteniamo a nessuno, ma sinceramente ciò che è accessibile a tutti potete anche tenervelo. Del resto le cose che valgono in pochi possono permettersele!