Sentimenti


Scritto da: vilandra85
in Diario (Sentimenti)
Lascia in pace i miei versi, sanno che non resterai a lungo tra queste righe, non resterai in questi istanti in cui riaffiori per colorarne ogni parola. Sanno che ho cercato di sfiorare le stelle anche se l'impresa è ardua la speranza alloggia in me, ed è per quel desiderio che guardo sole e luna alternarsi, realtà e sogno confondersi e le stagioni passare. E mentre tutto scorre dinanzi ai miei occhi, afferro la tua ombra e la porto con me a spasso nel mio cuore. Guarda tu stesso come tremo anche se non sei qui, guardami mentre cerco il modo di imprigionarti in questa poesia, guarda come continua a bruciare l'illusione di stringerti ancora. Ora torna indietro ombra del mio amore e digli che io lo aspetto dove tutto è nato, sulla soglia di un sogno, nella penombra di un ricordo e nell'incanto di ciò che sarà.
Composto sabato 1 agosto 2015
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    Scritto da: vilandra85
    in Diario (Sentimenti)
    Come posso colmare quei silenzi che precedono il momento in cui mi cercherai? Come posso accorciare le distanze tra i miei sogni e i tuoi? Come posso mostrarti ciò che accade nel mio mondo quando la tua voce lo assale? Nell'unico modo che sto imparando ad amare, nell'unico modo che so per certo ti farà arrossire, nell'unico modo in cui posso toccarti anche se non sei qui. Allora mia musa lascia che la mia scrittura fluisca nei tuoi momenti più dolci, in quelli più stanchi e in quelli più tristi, gustala come se fosse del buon cioccolato, lasciati conquistare dalle sue note e recitala come se fosse uno dei tuoi copioni, ed è proprio lì che mi troverai ad aspettarti, ancora sulla soglia di un foglio bianco, sporca d'inchiostro e piena di parole che cercano di trovare un nuovo modo per arrivare al tuo cuore.
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      Scritto da: Fernanda Irlante
      in Diario (Sentimenti)
      Sono qui, con il rumore del silenzio, in questa triste sera spenta di luci che da lontano mi chiamano, ma è solo uno sguardo al passato. Lascia cullare le sue onde il mare, sembrano emozioni dell'amore, sembrano voci, e parole che tagliano questo silenzio, sembrano mani tese verso me. Vedo qualcuno che legge dentro questo cuore limpide parole che sembrano colori, ma forse sono vecchie emozioni che mi regala la vita, con i ricordi che nascono dentro di me. Vedo qualcuno che guarda il mare, questo lento muoversi delle vele del cuore, ed i ricordi che sfoglio con la mia mente. Passa una vela sul mare, è la mia vita che va.
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        Scritto da: JOHNNYLEBON
        in Diario (Sentimenti)
        Il silenzio mi avvolgeva, nulla aveva un senso. Vivevo immaginando che non ci fosse una via d'uscita dall'oblio in cui i miei pensieri mi avevano rinchiuso. Poi, aprii gli occhi, alzai lo sguardo e altri occhi mi sorrisero. Vidi una figura non mi era molto chiara ma vedevo in essa una speranza. Mi avvicinai e un po' intimorito la guardai meglio... non era qualcosa che avevo già visto, sapevo che quell'immagine non l'avrei mai più dimenticata. Da quel momento la mia mente non ebbe più la libertà di spaziare, avevo incontrato il suo sguardo, mi ci ero perso nel suo sguardo. Sapevo che non me ne sarei mai più liberato perché in quello sguardo trovai l'amore... trovai lei.
        Composto sabato 21 febbraio 2015
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          Scritto da: Riccardo Sanna
          in Diario (Sentimenti)
          L'ho fatto, l'ho fatto, l'ho fatto! Ho voltato le spalle alla luna. Ma non per maleducazione, no! E neppure per cattiveria. Ho voltato le spalle alla luna perché volevo vedere se vedevo nella notte la mia ombra. Lo so, "vedere se vedevo" non affascina come frase, ma non vedo altre parole se non "vedere se vedevo". E l'ho vista, l'ho vista, l'ho vista! Sì! Ho visto la mia ombra! Nel cosmo nero come una seppia, la luce lunare a bussare dietro di me, io ho visto la mia ombra. Illuminando con il sorriso la mia matta notte, con un gesto della mano ho chiesto scusa al satellite tondo e bianco che col fiato mi stava sul collo e - udite, udite - ho visto la mia ombra. (Brividi notturni e calorosi applausi dalle stelle). Sì, ho voltato le spalle alla luna. Ma l'ombra l'ho vista! Eccome se l'ho vista! Sì, l'ho. Èlle, apostrofo, acca, ò!
          Composto sabato 7 novembre 2015
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            Scritto da: Vincenza Molvetti
            in Diario (Sentimenti)
            Cosa è l'amore? Filosofi, poeti e artisti di tutti i tempi hanno provato a dargli un volto, un nome, un colore, un suono, un tutto. Cosa è l'amore? Un'etichetta? Un dirsi "vivremo felici e contenti per sempre"? È condividere un letto ma non un cuore? È far finta di indossare un pantalone quando vuoi indossare la sua stessa gonna o viceversa? È far finta di sentirsi liberi per non essere giudicati? È sorridere davanti agli altri, fingendo che vada tutto bene per poi ritrovarsi di notte a consegnare le proprie lacrime a un cuscino freddo e senza odore? Cosa è l'amore? L'apparenza, la compagnia, l'abitudine? No, l'amore non è questo. L'amore è dannazione, è cercarsi dopo essersi maledetti, è amarsi in ogni tempo e in ogni spazio, è sapere che senza quegli occhi quel tramonto non ha lo stesso valore! L'amore quello vero è raro e qualcuno mi disse di non perderlo se avessi avuto la fortuna di incontrarlo. Di non badare ai pregiudizi e ai pareri della "gente", che la gente è fatta per parlare! L'amore è quella stretta al cuore che sa farti bene ma anche male, è vedere come è la realtà e scegliere. Scegliere di andare via o di accettarla e amarla fino alla fondo. L'amore "resta"... chi ama "resta"... chi ama ti porta dentro... sempre.
            Composto domenica 22 novembre 2015
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              Scritto da: bryan-br1
              in Diario (Sentimenti)
              Vorrei prenderti per mano e, camminando, portarti ai piedi di una montagna, per poi raggiungere la vetta e fra le bianche nuvole chiederti: "avrò domani la forza di farlo di nuovo?". Vorrei prenderti per mano, portarti su una lunga e bianca spiaggia a piedi nudi. Con te, per mano, lasciare le mie impronti per poi tuffarmi nelle profonde acque dell'azzurro mare e nuotare tra banchi di pesci colorati, tornare a riva e con lo sguardo verso il celo chiederti: "sarà così domani?". Vorrei prenderti per mano, salire su una moto, girare per il mondo senza sapere dove andare e chiederti: "domani lo potrò rifare?". Vorrei fare, vorrei dire, vorrei andare, ma la mano del "destino" non ha voce, mi accompagna silenziosa giorno dopo giorno sul sentiero della vita come a dire: parti e spera sempre nel ritorno.
              Composto venerdì 20 novembre 2015
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                Scritto da: Pidiesse
                in Diario (Sentimenti)
                Farà bianco nei capelli ma non sarà colpa della neve che ami, avrai speso tutti i soldi che oggi fanno gola alle donne con cui te la fai, calerà la vista e dimenticherai come si può mantenere l'equilibrio su di una vela; un giorno le orecchie faranno fatica ad ascoltare profondamente un suono, quello leggero del mare, senza cui oggi non sai stare, sarà la prima melodia che perderai per sempre, le dita saranno lente e non potrai più disturbare quella chitarra con cui ti piace far poesia... Dimenticherai ogni nozione sui satelliti o sulla fisica quantistica, rendendo quasi vani tutti quei giorni passati sacrificando tempo nello studio disperato. Un giorno non potrai neanche più guidare, arriverà anche quello in cui non potrai più prendere un treno o un aereo e allora ti sentirai morto dentro, perché dovrai rimanere in una casa, intrappolato dal tuo passato pieno di meraviglie, e mangiato dal rimorso che neanche quel passato in apparenza perfetto hai mai goduto a pieno, perché preoccupato di progettare in ogni dettaglio e particolare il tuo futuro. Futuro che ti sei lasciato sfuggire, perché, manchevole di umiltà, hai creduto di possederlo pienamente nelle tue mani ed hai stretto troppo i pugni, lasciandolo fuggire dai lati.
                Imprigionato nel divertissement più puro, nella costante ardua impresa di correre col progredire sociale e volerti sentire il padrone dei luoghi del mondo e del tempo, hai dimenticato, negli anni di vigore fisico e della mente, di coltivare l'unica arte che rende le persone felici: quella dell'amore. D'altronde ti è sempre sembrato più facile, quanto appagante, mascherare l'immensa solitudine, che ti divora giorno per giorno, amando te stesso più che ogni altra cosa.
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                  Scritto da: Paolo Spagnuolo
                  in Diario (Sentimenti)
                  Stanotte ti sognai!
                  Magro, debole, affaticato,
                  come te ne sei andato!
                  Ti sento accanto, precedi i miei passi. No! Non è suggestione!
                  Tu ci sei, ci sei veramente!
                  E il ricordo di te mi strugge il cuore!
                  La lotta impari degli ultimi tempi, le richieste di aiuto, la caparbia resistenza, la speranza, la rassegnazione, l'agonia, la morte desiderata al fine, come a liberarti dalle immani sofferenze che pativi.
                  E i tuoi grandi occhi, tesoro mio, quelli della vigilia?
                  Quel respiro agonistico, quasi come a voler rincorrere la vita?
                  E gli ultimi battiti, quelli lenti, e poi i lentissimi e poi l'ultimo, quello che cambiar color ti fece e bianco. E freddo. E solo ...
                  e Basta, non voglio più viaggiar!
                  Voglio pensar piuttosto agli occhiolini, al Bartezzaghi insoluto, al tressette, ai segni e al buongioco, al terzo liscio e sola, a noi quattro... a formar un corpo unico e solo che soffrir volea con te e darti respiro e sollievo.
                  Ahi, se solo avessimo potuto!
                  Penso ancor ai nostri sguardi vuoti, all'assoluta impotenza, a quell'infinita disperazione,
                  a come abbiam mentito a noi stessi credendo che tu ce la potessi fare e infine......
                  voglio poter pensare alla prof.ssa Pennetti, che neppur conobbi mai se non di nome in quell'ultima sera e che ti lasciò sul viso, per un secondo e uno soltanto,
                  tal sorriso tanto stanco,
                  ma tanto bello e franco.
                  E ora? Esso torna puntuale e altero nella memoria mia come il punto più alto e vero della nostra empatia.
                  Hai lasciato in me un vuoto infinito, fratellino bello e caro, tanto.......
                  Troppo incredibilmente amaro!

                  Sarai sempre nel mio cuore.
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                    Scritto da: Tony Innocenzi
                    in Diario (Sentimenti)
                    E ad ottobre è successo, pensavo fosse l'ennesimo sogno, ed invece no. Eri finalmente tu "Lu"! Ci credevo a stento, tanto che ti ho chiesto se era vero che stavamo facendo l'amore. Tu mi hai risposto con i tuoi occhi, quei occhi meravigliosi che non posso più fare a meno di guardare. Forse come dici tu, siamo sospesi, divisi in parte da uno strano destino, ma quando stiamo insieme succede qualcosa che va oltre la nostra comprensione, è come un miracolo che si ripete, un miracolo d'amore.
                    Composto giovedì 19 novembre 2015
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