Esperienze


Scritto da: Raffaella Frese
in Diario (Esperienze)
La difficoltà sono un percorso da prendere, non da evitare. Con loro si possono imparare i valori importanti della vita, i quali molte volte vengono del tutto cestinati dal benessere e dal troppo comodo andamento di una vita fin troppo adagiata e viziata. Sì, le difficoltà ci devono essere e ci sono nella vita, che noi le vogliamo o no. Servono. Sì, servono per migliorare e migliorarci. Quindi non riteniamoci sfortunati se nel percorso della vita le difficoltà ci quasi sotterrano, ma troviamo la forza per tirarci fuori da quell'incavo chiamato sofferenza. Mettiamoci tutto l'impegno che abbiamo in corpo per affrontare ciò che ci si pone davanti e, a testa alta, proseguiamo lieti di essere stati in grado di prendere la vita di petto.
Composto giovedì 17 agosto 2006
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Sono strana e nel mio mondo faccio entrare poche persone. A volte mostro il peggio di me per donargli il meglio nel momento in cui scelgono comunque di restarmi accanto. Non regalo sogni e nemmeno tentazioni. Amo la realtà, la certezza e la coerenza. Non mi "mostro" a tutti, ho "carattere e personalità" ed è con queste "doti" che mi presento. Sono difficile da comandare, scelgo io i miei passi e non accetto imposizioni. Mi sento stretta dove sento di essere "sbagliata" e navigo nel mare aperto rischiando di affogare dove sono una presenza tra tante. Non sono nessuno, ma sarò sempre troppo per chi mi da per scontata senza rendersi conto che sono già altrove.
    Composto domenica 20 settembre 2015
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      Scritto da: Mariella Buscemi
      in Diario (Esperienze)
      Sono fatta di legno. Io stessa, cassetto: contenuto per contenitore. Sogno, incubo e scheggia smarrita in serie di metonimie. Li ho nascosti, i sogni, perché qualcuno avesse curiosità di scoprirli. Ho messo da parte un colore, due visioni e tre ricordi e li ho ripetuti a memoria come le poesie, ché se la vita mi avesse interrogata, io sarei stata pronta a rispondere. Ma le domande sono state diverse. Ho costruito mensole per tenere le emozioni di poco conto in bella vista, nascondendo d'averne messe altre da parte, nei luoghi più sicuri tra lo sterno e il respiro, ché ad ogni emissione di fiato fuoriuscivano anche le tarme e i sacchettini di lavanda bucati. Sono fatta di legno umido e gonfio. L'inverno muta anche i materiali più resistenti. Sbeccata tra i cardini sotto l'olocausto dei nervi. Chiusa ad aria compressa. Dentro, solo il nero, ma i sogni candidissimi. Ogni tanto, qualcuno ha aperto e io mi son versata un po', liquida, inconsistente, a perdere dosi massicce di attese. Così sono io: anemica d'illusioni, in trasfusione di desideri. Sono fatta di fuoco e sottili lamelle d'amianto. Mi appicco incendio da dentro, tra gli umori di tiglio e le vene di delicato larice. Fuori, la pelle dura come l'olmo. La malìa di chi vuole mantenermi intatti i sogni, non realizzandoli.
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        Scritto da: Fabio Privitera
        in Diario (Esperienze)
        Perché non seguiamo i segni, quei segni che emergono dal principio di ogni situazione e che ci avvisano di non perseverare in un'idea? Penso sia legato al fatto che la nostra mente necessità di coerenza per funzionare, di legittimare il predominio della situazione. Non di rado diciamo a noi stessi "non deve mica andare come l'altra volta, se non lo vivo non lo saprò." E poi va esattamente secondo copione, perché siamo noi ad aver agito secondo copione non avendo mutato assolutamente condotta. C'è distinzione tra conoscenza e consapevolezza. La conoscenza porta a dire "so che..." ma non cambia la dinamica, la consapevolezza invece tace e muta il percorso perché ha piena fiducia della sensazione che ha ricevuto dal primo momento, bypassa la coerenza necessaria alla mente e porta scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, qualcosa che cambia la visione. Si scopre che non sono gli altri a sbagliare nei nostri confronti ma che siamo noi a sbagliare a dar fiducia a determinati presupposti che ci derivano dalla cultura, dall'educazione, dalla storia, da tutta una serie di concetti che non abbiamo mai elaborato noi per primi ma che abbiamo trovato già appena nati, belli e impacchettati con un fiocco e carta dorata. Le esperienze sono poca cosa se non se ne acquisisce il senso e non ci si rende conto che l'intuito (non l'istinto) va seguito in qualunque direzione esso ci spinga, anche ad allontanarci dal desiderio più grande che abbiamo.
        Composto sabato 20 settembre 2014
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          Scritto da: Giorgio Baiardi
          in Diario (Esperienze)
          Quante sconfitte, nel difendersi dal cuore. Nelle trasparenze da non rivelare e per trovare un poco di autenticità. E nella mia vita così disorientata, voglio una luce nuova. Quando ho voglia di nascondermi, tra le tante persone nel mondo ci sarà qualcuno come te. Se mi troverò ad incedere nella notte o se ti parlerò nella leggerezza di un alito di vento, starò così bene dentro al tuo sguardo da non esigere nulla di più. Io che non ho mai parlato di me. Io che con le parole ho sempre voluto ma non ho dato mai. La sensazione che ho sempre avuto per te, sono come stelle nel cielo che indicano la mia strada, solo una mia imprudenza se mi invento e tu non mi vedi. Ma ci sarà più consapevolezza e amore, se questa sera tu resti con me a qualche occhiata dal cuore.
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            Scritto da: Snow White Flower
            in Diario (Esperienze)
            Riempio i miei occhi come valigie e li colmo di volti, di desideri, di libri ed invenzioni, di informazione ed anche disinformazione, di cielo e di mondo e talvolta anche di lacrime e di pregiudizi, così come d'amore e di dolore. Sì, io colmo le mie pupille fino all'orlo di preghiere e di imprecazioni e quando termina la mia giornata chiudo con cura le mie valigie, le palpebre, sviluppo il materiale accantonato tra le reti del mio inconscio come fotografie tridimensionali e mi muto in un sogno diverso ogni notte, dove posso giocare con il mio caos interiore che si espande e dilaga, dove sono il disperato dittatore di me stesso ed il mio più ricercato disertore, dove mi posso bagnare ma resto asciutto ed il fuoco non brucia come la passione. Sono trasportato dove il tempo non corrode, dove si materializzano le illusioni e la ragione è anestetizzata dal resto ed il resto è forse follia, i sogni possono essere buoni o spaventosi poiché i sogni siamo noi. Vogliamo che i desideri di cui siamo schiavi ci trattino come dei signori, infondo le delusioni sono soltanto un risveglio che ci raggiunge quando un'esperienza giunta al capolinea, smette di cullarci.
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              Scritto da: Lina Viglione
              in Diario (Esperienze)
              La felicità non cresce su un albero di lacrime! Quando siamo tristi è proprio nell'oscurità che ai nostri occhi appaiono più e maggiormente brillanti le stelle. Ma anche se ci troviamo nell'oscurità più cupa, mai noteremo quelle stelle se continueremo a guardare altrove. Il bello è che non sapremo mai quando saremo tristi, né quando saremo felici, ma impariamo che quando saremo tristi dovremo risollevarci, e quando saremo felici non ne avremo bisogno perché il nostro sorriso prevarrà su tutto. Viviamo la vita con entusiasmo per che è bella anche per questo. Viviamola anche nel rispetto di noi stessi. La vita non è mai stata facile per me. Lei non mi ha fatto mai nessun sconto. Lei mi ha sempre presa di petto senza che io abbia avuto il tempo di accorgermene. Non ho mai avuto il tempo di prendere fiato per una battaglia vinta che subito la vita me ne ha messo davanti un'altra. La vita è un'imbrogliona, ma nonostante tutto io la amo da morire.
              Composto giovedì 1 gennaio 2009
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                Scritto da: Silvia Nelli
                in Diario (Esperienze)
                Cara me, hai troppa pazienza e troppa comprensione a volte per le persone che ti circondano. Sempre pronta a capire e ad ascoltare chi è poco disposto a ricambiare tempo e comprensione. Accetti le opinioni e i modi di vivere degli altri e anche quando quei modi ti feriscono resti in silenzio. Convinta che ognuno abbia il diritto di essere quello che è. Cara me, ricordati che la libertà dell'essere umano è cosa giusta solo fin quando non calpesta e ferisce la tua persona. Ricordati cara me, che il tuo tempo ha un valore e la comprensione va meritata. Ricordati cara me che essere buona va bene, ma non arrivare a passare da fessa perché feriresti solo te stessa. Cara me, hai da imparare ancora tanto e la prima cosa da imparare è cominciare a lasciare dietro persone e cose che non hanno capito che non tutto gli è "dovuto" e che alcune cose vanno guadagnate.
                Composto sabato 12 settembre 2015
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                  Scritto da: fucku
                  in Diario (Esperienze)
                  Non si può essere amici quando si è uomo e donna. Prima o poi uno dei due si ritrova a provare qualcosa di più e allora iniziano i problemi. Iniziano i messaggi mandati alle tre di notte dove dici che ti manca, che è una delle persone più importanti della tua vita. Inizi a prendertela per risposte che altrimenti, se fosse stato davvero solo tuo amico, non avresti quasi considerato. Inizi a pensare a lui spesso e piano piano ad avere quelle due parole sulla punta della lingua. Quelle due maledette parole che non puoi dirgli perché senza di lui come amico non ci puoi stare, ma senza come ragazzo devi saperci stare. Inizi a voler parlare con lui non solo attraverso un telefono o per strada o quando esci con lui, ma a letto, abbracciati. Inizi a volere le sue carezze, le sue attenzioni, i suoi baci, il suo corpo, ma soprattutto il suo cuore e la sua mente. Ma non puoi averlo. Sopprimi tutto e dici che piano piano riuscirai a vederlo di nuovo solo come un amico. Che piano piano troverai difetti che te lo faranno vedere solo in quel modo. Accetti, cosa mai fatta, di parlare con altri ragazzi, di provare ad uscire con loro, per rimpiazzarlo. Inizi a perderti dentro un mare di sentimenti. Non si può essere amici. Non si può sopprimere così un sentimento. Non si possono ricacciare indietro quelle due parole per sempre. Non si può fare. Ma si deve fare. Ci si deve alzare la mattina malinconici e vuoti sapendo che quella persona non potrà scaldarti come vorresti. Accontentarsi di qualcosa sognando il tutto, che è quello che davvero vuoi è davvero un pessimo modo per addormentarsi.
                  Composto giovedì 10 settembre 2015
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                    Scritto da: Silvia Nelli
                    in Diario (Esperienze)
                    Lasciami perdere, non ci provare nemmeno a capirmi. Sono lontana mille miglia, anni luce e km e km da te. Per essere come me ci devi nascere. La vita fa male, ferisce, calpesta e ti uccide dentro. Ha ucciso quasi anche me. Tutto questo può farti cambiare. Il dolore, le difficoltà e le delusioni ci cambiano. Però credimi, la cattiveria, l'invidia e la stupidità non sono responsabilità di ciò che la vita ti ha imposto di superare! Mi sono ricostruita mille volte, ogni volta diversa, ma l'ho sempre fatto sulle basi che mi sono state insegnate, quelle con cui sono nata e cresciuta. Diversa, ma con gli stessi valori, più dura e diffidente, ma onesta e vera sempre. Perché certi valori, certi principi o li hai o non li hai! E se non li hai, non nasconderti dietro i dolori, perché non saranno mai una buona giustificazione alle tue squallide azioni.
                    Composto martedì 8 settembre 2015
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