Esperienze


Scritto da: Giorgio Baiardi
in Diario (Esperienze)
Quante sconfitte, nel difendersi dal cuore. Nelle trasparenze da non rivelare e per trovare un poco di autenticità. E nella mia vita così disorientata, voglio una luce nuova. Quando ho voglia di nascondermi, tra le tante persone nel mondo ci sarà qualcuno come te. Se mi troverò ad incedere nella notte o se ti parlerò nella leggerezza di un alito di vento, starò così bene dentro al tuo sguardo da non esigere nulla di più. Io che non ho mai parlato di me. Io che con le parole ho sempre voluto ma non ho dato mai. La sensazione che ho sempre avuto per te, sono come stelle nel cielo che indicano la mia strada, solo una mia imprudenza se mi invento e tu non mi vedi. Ma ci sarà più consapevolezza e amore, se questa sera tu resti con me a qualche occhiata dal cuore.
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    Scritto da: Snow White Flower
    in Diario (Esperienze)
    Riempio i miei occhi come valigie e li colmo di volti, di desideri, di libri ed invenzioni, di informazione ed anche disinformazione, di cielo e di mondo e talvolta anche di lacrime e di pregiudizi, così come d'amore e di dolore. Sì, io colmo le mie pupille fino all'orlo di preghiere e di imprecazioni e quando termina la mia giornata chiudo con cura le mie valigie, le palpebre, sviluppo il materiale accantonato tra le reti del mio inconscio come fotografie tridimensionali e mi muto in un sogno diverso ogni notte, dove posso giocare con il mio caos interiore che si espande e dilaga, dove sono il disperato dittatore di me stesso ed il mio più ricercato disertore, dove mi posso bagnare ma resto asciutto ed il fuoco non brucia come la passione. Sono trasportato dove il tempo non corrode, dove si materializzano le illusioni e la ragione è anestetizzata dal resto ed il resto è forse follia, i sogni possono essere buoni o spaventosi poiché i sogni siamo noi. Vogliamo che i desideri di cui siamo schiavi ci trattino come dei signori, infondo le delusioni sono soltanto un risveglio che ci raggiunge quando un'esperienza giunta al capolinea, smette di cullarci.
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      Scritto da: Lina Viglione
      in Diario (Esperienze)
      La felicità non cresce su un albero di lacrime! Quando siamo tristi è proprio nell'oscurità che ai nostri occhi appaiono più e maggiormente brillanti le stelle. Ma anche se ci troviamo nell'oscurità più cupa, mai noteremo quelle stelle se continueremo a guardare altrove. Il bello è che non sapremo mai quando saremo tristi, né quando saremo felici, ma impariamo che quando saremo tristi dovremo risollevarci, e quando saremo felici non ne avremo bisogno perché il nostro sorriso prevarrà su tutto. Viviamo la vita con entusiasmo per che è bella anche per questo. Viviamola anche nel rispetto di noi stessi. La vita non è mai stata facile per me. Lei non mi ha fatto mai nessun sconto. Lei mi ha sempre presa di petto senza che io abbia avuto il tempo di accorgermene. Non ho mai avuto il tempo di prendere fiato per una battaglia vinta che subito la vita me ne ha messo davanti un'altra. La vita è un'imbrogliona, ma nonostante tutto io la amo da morire.
      Composto giovedì 1 gennaio 2009
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Cara me, hai troppa pazienza e troppa comprensione a volte per le persone che ti circondano. Sempre pronta a capire e ad ascoltare chi è poco disposto a ricambiare tempo e comprensione. Accetti le opinioni e i modi di vivere degli altri e anche quando quei modi ti feriscono resti in silenzio. Convinta che ognuno abbia il diritto di essere quello che è. Cara me, ricordati che la libertà dell'essere umano è cosa giusta solo fin quando non calpesta e ferisce la tua persona. Ricordati cara me, che il tuo tempo ha un valore e la comprensione va meritata. Ricordati cara me che essere buona va bene, ma non arrivare a passare da fessa perché feriresti solo te stessa. Cara me, hai da imparare ancora tanto e la prima cosa da imparare è cominciare a lasciare dietro persone e cose che non hanno capito che non tutto gli è "dovuto" e che alcune cose vanno guadagnate.
        Composto sabato 12 settembre 2015
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          Scritto da: fucku
          in Diario (Esperienze)
          Non si può essere amici quando si è uomo e donna. Prima o poi uno dei due si ritrova a provare qualcosa di più e allora iniziano i problemi. Iniziano i messaggi mandati alle tre di notte dove dici che ti manca, che è una delle persone più importanti della tua vita. Inizi a prendertela per risposte che altrimenti, se fosse stato davvero solo tuo amico, non avresti quasi considerato. Inizi a pensare a lui spesso e piano piano ad avere quelle due parole sulla punta della lingua. Quelle due maledette parole che non puoi dirgli perché senza di lui come amico non ci puoi stare, ma senza come ragazzo devi saperci stare. Inizi a voler parlare con lui non solo attraverso un telefono o per strada o quando esci con lui, ma a letto, abbracciati. Inizi a volere le sue carezze, le sue attenzioni, i suoi baci, il suo corpo, ma soprattutto il suo cuore e la sua mente. Ma non puoi averlo. Sopprimi tutto e dici che piano piano riuscirai a vederlo di nuovo solo come un amico. Che piano piano troverai difetti che te lo faranno vedere solo in quel modo. Accetti, cosa mai fatta, di parlare con altri ragazzi, di provare ad uscire con loro, per rimpiazzarlo. Inizi a perderti dentro un mare di sentimenti. Non si può essere amici. Non si può sopprimere così un sentimento. Non si possono ricacciare indietro quelle due parole per sempre. Non si può fare. Ma si deve fare. Ci si deve alzare la mattina malinconici e vuoti sapendo che quella persona non potrà scaldarti come vorresti. Accontentarsi di qualcosa sognando il tutto, che è quello che davvero vuoi è davvero un pessimo modo per addormentarsi.
          Composto giovedì 10 settembre 2015
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            Lasciami perdere, non ci provare nemmeno a capirmi. Sono lontana mille miglia, anni luce e km e km da te. Per essere come me ci devi nascere. La vita fa male, ferisce, calpesta e ti uccide dentro. Ha ucciso quasi anche me. Tutto questo può farti cambiare. Il dolore, le difficoltà e le delusioni ci cambiano. Però credimi, la cattiveria, l'invidia e la stupidità non sono responsabilità di ciò che la vita ti ha imposto di superare! Mi sono ricostruita mille volte, ogni volta diversa, ma l'ho sempre fatto sulle basi che mi sono state insegnate, quelle con cui sono nata e cresciuta. Diversa, ma con gli stessi valori, più dura e diffidente, ma onesta e vera sempre. Perché certi valori, certi principi o li hai o non li hai! E se non li hai, non nasconderti dietro i dolori, perché non saranno mai una buona giustificazione alle tue squallide azioni.
            Composto martedì 8 settembre 2015
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              Scritto da: Anna Rijtano Mallus
              in Diario (Esperienze)
              Non ho nulla contro le persone che si autodefiniscono "perfette", quelle che, a loro dire, non sbagliano mai perché posate ed infallibili, ma per loro mi riesce difficile nutrire simpatia. Mi piacciono invece le persone che si presentano per come sono; naturali ed inclini a sbagliare perché umani, quelle che si comportano in armonia alla propria indole. Quelle che, anche quando traspaiono i loro lati deboli, le loro paure, le loro fobie, le amarezze, la malinconia nei giorni no, loro non le nascondono né le mascherano; sono istintivi e non se ne vergognano. Sopra ogni cosa mi piacciono, anzi amo, quelle persone consapevoli dei propri difetti e con umiltà e spontaneità li mostrano proprio come capita ai bambini nella loro innocente ingenuità, senza finzone o malizia poiché loro, non pensano né alla paura né alla vergogna. Nel loro vivere quotidiano agiscono con candida e disinvolta spensieratezza.
              Composto martedì 27 novembre 2012
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                Scritto da: BoscoInside
                in Diario (Esperienze)
                È come picchiare forte la testa a terra, il cervello viene sballottato e urta le pareti interne del cranio rimanendo leso in modo permanente. È così che mi sento, ho il cervello che da qualche parte non è sviluppato oppure lo è troppo, chissà. E chissà quanti inverni ancora dovranno passare prima che ciò succeda, quanto dovranno lavorare ancora le mie mani? E i miei occhi? Si stancheranno mai delle prodezze e teatri di vita che si manifesteranno dinnanzi a me? Non lo so, non lo voglio sapere, ma lo voglio. È come un circo, lo spettacolo sfila davanti e nella tua mente, puttane dell'est comprate e vendute, bottiglie vuote abbandonate in parchi naturali protetti. E se questo diventasse arte? Vorrà dire che ce l'ho fatta, se diventasse arte e la mia perversa malattia sarebbe di tutti gli incompresi che cercheranno di captare un qualcosa nei miei mal pensati messaggi fisico-matematici. E se fosse vero? Dio quante domande stasera. Troppe vero? Ho bisogno della montagna e dei suoi boschi, della sua aria e della sua gente. Voglio stare solo quando sarà il momento, tanto lei non ci sarà. Penso che sarebbe bello se potesse poi vedere nei miei occhi, nel mio spirito ciò che ho visto e provato, come se fosse stata lì in quegli attimi di pura vita. Ma che ne vuole sapere lei che forse ne sa più di me. Amore mio, che ne vuoi sapere tu di quello che sono io e di perché ora piango come un bambino? Che ne vuoi sapere tu? Mi manchi allegria.
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  in Diario (Esperienze)
                  Partiamo pure dal fatto che non sei "nessuno". Mettiamo in conto che parole importanti come rispetto, sincerità e coerenza non vanno solo predicate o pretese, ma soprattutto praticate! Ogni tanto prova ad accettare un po' di compagnia da parte di quel povero sconosciuto denominato "cervello", oltre che dalla tua migliore amica: "la convinzione"! Per fare tutto questo bastano tre semplici mosse:
                  1. Rilassati.
                  2. Fai un bel respiro.
                  3 alza i tacchi e vattene a quel paese.
                  Composto martedì 8 settembre 2015
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                    Scritto da: tesar
                    in Diario (Esperienze)
                    Credo che ogni cosa abbia il suo tempo davvero. Più si diventa adulti più si ha la consapevolezza della fine delle cose e, sempre meno, dell'inizio di molte altre. Le persone ti toccano il cuore difficilmente, ma inevitabilmente lo fanno; o per loro bisogno, o per il tuo. Un cuore difficilmente rimane intatto, o immune a quei fattori esterni, che non dovrebbero renderti né felice, né triste. Credo che ci siano svariati momenti di trasformazione, in cui le nostre corazze quotidiane cambiano, cambiano colore, materiale, insomma, si evolvono. E noi con esse. Credo nel diffidare delle corazze mascherate da maschere. Le medaglie della quotidianità, han sempre due facce, ma quasi mai gemelle. Ho studiato, ma ho imparato solo la mia vita, capitoli che si chiudono, pagine bruciate, dalla stessa vita che ho imparato a voltare, insieme ai suoi fogli pieni di nozioni di inizi, di addii, di arrivederci. E di: "ricomincio adesso".
                    Composto venerdì 4 settembre 2015
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