Esperienze


in Diario (Esperienze)
Non è l'altro a rendermi infelice, non è l'altro a rendere brutta la mia giornata. La felicità, la tristezza, la paura, e il coraggio risiedono tutti nel nostro cuore, li tiri fuori quando da un attento esame su te stesso, ne comprendi l'esistenza, escono fuori perché stai vivendo. Ogni sentimento non può essere influenzato o riflesso dall'esterno, perché la tua felicità è già lì, così come la tristezza; insomma il nostro meglio, o il nostro peggio non vengono da fuori, ma sono il risultato di una perfetta visione di noi stessi, di quell'occhio attento, che riesce ad esprimere il suo meglio a prescindere da ciò che lo circonda, o da chi lo circonda. Siamo noi la chiave per la felicità, il nostro umore non può derivare da chi mi sta vicino, o da cosa possiedo, ma deve partire dal fondo del nostro cuore per realizzarsi veramente e pienamente. Siamo fin troppo abituati ad attribuire a qualcun altro la causa del nostro male, ma se ci esaminassimo almeno un momento, potremmo comprendere quanto sia sciocco tutto questo; sono io, sono soltanto io a decidere cosa voglio da me stesso, e allo stesso tempo cosa voglio essere per chi mi sta vicino.
Composto domenica 11 ottobre 2015
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    Scritto da: fucku
    in Diario (Esperienze)
    Sembra che siamo condannati dalla nostra stessa vita ad essere presi in giro. Il tempo, oh mio Dio il tempo. Quando vuoi che passi in fretta per uscire da una brutta situazione o perché ti stai annoiando a morte, scorre più lento, come ad augurarti di goderti ogni sofferenza, mentre quando vuoi che non passi mai, perché magari sei esattamente con chi saresti da sempre voluto stare ed esattamente dove avresti voluto essere, scappa via, urlandoti quasi all'orecchio: non potrai mai avere tutta la gioia che vuoi! Non durerà mai quanto vorresti! Torna alla realtà, illuso! Poi ci si mette l'amore. Oh sì, l'amore, quel bel sentimento che non sai se ti porta più gioia o dolore, più gelosia o più fiducia, più lacrime o sorrisi. Altra presa in giro, una delle tante emozioni, uno dei tanti sentimenti mascherati da splendore e fatti di m***a. Passiamo alle leggende metropolitane che se soffi su un cavolo di fiore, o vedi per caso una stella cadente, se uccidi una margherita, esprimendo un desiderio o facendo un qualche rituale, allora questo si avvera. Ma cosa siete, scemi? Ma davvero credete a queste cose? Noi essere umani siamo solo tanto bisognosi di fortuna, tanto bisognosi di amore e di una magra, vuota, misera consolazione e per questo cerchiamo in tutti di ottenerlo! Noi esseri umani veniamo presi in giro da tutto, da tutti! Le stelle ci guardano e pensano: guardateli, poveri piccoli miseri umani, così soli, così fragili, così disperati! La nostra vita è una presa in giro! Tutto quanto! Eh sì, anche tu, caro vecchio dolore! Anche te, che non mi lasci mai, sei una presa in giro! Credevo di potermi fidare di te, che tu almeno non mi avresti tradita! Tu che dovresti far dire alla mia anima: andate tutti a f*****o! Non vi sopporto più! Vi detesto! Proprio mi stai prendendo in giro, perché l'unica cosa che mi fai urlare, cantare e sussurrare è: mamma mia quanto amo questa stupida vita, questa birichina che mi prende in giro da sempre e che ancora, grazie a Dio trova sempre nuove belle persone, nuove belle esperienze, dove possa immergermi e dalle quali possa essere ancora presa in giro!
    Composto giovedì 8 ottobre 2015
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      Scritto da: Giuliana Z.
      in Diario (Esperienze)
      Ci sono persone che ti entrano nel cuore, percepisci il loro stato d'animo, quasi come fosse il tuo e lo senti anche se non sono presenti. Perché non puoi chiudere gli occhi la sera senza che siano lì, nei tuoi pensieri. Perché c'è qualcosa di grande nella vita che assomiglia a quella cosa che chiamiamo amore ed è un affetto grande che solo poche persone possono ricevere da te. Perché proprio quelle persone sono speciali e uniche. Perché c'è un perché a cui non sai rispondere, ma che ti porta in quell'immensità che va oltre a tutto, oltre la superficialità. Perché vorresti in questo momento stringerle forte a te e con loro piangere e ridere, magari sentendoti stupida. Perché non c'è mai un perché ai tuoi perché. Sono come i perché dei bimbi che chiedono in continuazione e non si accontentano mai delle risposte. Ma noi non siamo bambini. Perché fuori sul cielo notturno si affaccia la luna che unisce gli sguardi e fa sognare. Perché è così bello vivere e respirare l'ossigeno dell'amore, quello che ti da forza e che ti fa rialzare quando cadi giù. Ecco perché!
      Composto martedì 13 ottobre 2015
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        Scritto da: Barbara Michelini
        in Diario (Esperienze)
        Ci ritroviamo tutti così almeno una volta nella vita, su un letto a notte fonda senza sapere cosa fare, magari ti guardi intorno, ti alzi per bere un po d'acqua o accendi la televisione. Ma niente da fare, la tua mente lo sa. Vorrebbe fuggire, ma non ci riesce, e inizi a pensare. Pensi a tutto e pensi a niente, senti un gran caos nella testa, sono tutti quei pensieri che durante la giornata non esistono. Se ne stanno fermi e buoni pronti per azionarsi nel momento giusto. Come in questa notte. E la tua mente viaggia, torna nel passato, vola nel futuro e poi si ferma nel presente e lì ti fermi anche tu. Ti guardi le mani, ti riguardi intorno e ti rendi conto che stai crescendo, che non sei più il bambino o la bambina che si divertiva anche solo mettendo le mani sotto l'acqua. Ti rendi conto che il tempo passa velocemente, che è una cosa che non puoi controllare. Ripensi ai tuoi errori, al tempo sprecato così per niente. Al dolore che hai provato, ma che nonostante sia stato forte e opprimente ce l'hai fatta, e sorridi come una demente davanti ad uno specchio. Pensi alla tua famiglia, ai tuoi amici. Alle persone che hai incontrato nella vita che avresti mandato volentieri a fare in culo, ma non lo hai fatto perché come un idiota porti sempre rispetto. Alcune persone fanno proprio schifo, non danno più valore a nulla, anzi sì, alle cose materiali: il lavoro, i vestiti, il telefono, ma non sanno cosa vuol dire assaporare la pioggia, correre per poi fermarsi all'improvviso, spalancare le braccia e ridere come pazzi. Cantare a squarciagola per strada senza un vero e proprio motivo. Ballare come se nessuno fosse lì, camminare chiudere gli occhi e respirare. Non lo sanno. Hanno perso il fanciullino di cui parlava tanto Pascoli, lo hanno perso per sempre. Chi per paura, chi per vergogna, chi per paura di essere giudicati. Non sanno più cosa vuol dire divertirsi, amare, vivere. Ed io non sono tra quelle persone. Non c'è nessuno che può dire realmente che una cosa sia giusta o sbagliata, non si arriverà mai ad una verità assoluta e quindi vaffanculo, io faccio quello che voglio, mi potrete giudicare quanto volete, ma voi intanto siete lì, incastrati nelle vostre insipide vite, mentre io invece la vita me la vivo.
        Composto giovedì 8 ottobre 2015
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          Scritto da: Nunzia Pascucci
          in Diario (Esperienze)
          Dedicato a chi non sa cosa vuol dire amore, a chi gioca coi sentimenti, a chi si nasconde dopo aver illuso le povere ingenue, dedicato a chi dà tutto se stesso o se stessa e poi rimane deluso di un gioco meschino. L'amore è un sentimento per pochi, l'amore non guarda bellezza, età, altezza, soldi, fisico e presunzione, ma guarda lealtà, sincerità, umiltà e dolcezza, voglia di lottare e dimostrazioni. Nessuno dice che tutto è facile in una coppia, ma la voglia di superare le avversità dimostra il loro amore. Se è amore vero, superando le avversità, esce fuori la dolcezza di un sentimento leale, dedicato a chi chiarisce qualsiasi situazione, bella o brutta che sia.
          Composto domenica 11 ottobre 2015
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            Scritto da: Fabio Privitera
            in Diario (Esperienze)
            Rimettete la mente al suo posto, vale a dire dentro al corpo, e riavrete una chiave di lettura delle vostre sensazioni e delle vostre emozioni più prossima alla realtà, soprattutto assimilerete il senso di alcuni vostri pensieri e come essi vogliano ingannarvi, conducendovi laddove i sensi e l'anima non vogliono essere o restare ma è il corpo tramite la mente a imporvelo. E i sensi non sono anch'essi dentro il corpo? Si, ma sono la parte di noi più prossima alla realtà non filtrata dai desideri, dai preconcetti e dalla cultura assimilata che ne trasforma il senso e attribuisce loro significati ben diversi da quello reale.
            La mente è dentro il corpo, i sensi sono invece a contatto con l'anima di ognuno, e che avvolge non solo il corpo ma anche tutto ciò che ci è vicino e spesso anche ciò che è molto, molto, lontano.
            Composto sabato 3 ottobre 2015
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              Scritto da: ODIOSA
              in Diario (Esperienze)
              Vorrei tornare bambina, sentire il vento che mi sfiora e credere che siano ali di farfalle che mi accarezzano il viso. Vorrei chiudere gli occhi e sognare che niente è andato perduto, che i valori che mi sono portata dentro mi hanno fatta diventare la paladina del futuro, principessa che pietra su pietra ha costruito il suo castello. Ma la luce della vita riflette le sue ombre e ad occhi aperti l'esistenza del giorno si alterna al buio della notte. Battaglie, compromessi, dispute, misfatti; ed io arbusto fragile assorbo i veleni del mondo e piano dentro la mia gabbia muoio e nel vivere l'ultimo respiro non più ali di farfalle ma pipistrelli mi scalfiscono il viso.
              Composto lunedì 12 ottobre 2015
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                in Diario (Esperienze)
                È che forse, alle volte, proiettiamo su chi amiamo un prolungamento di noi stessi. Una proiezione di chi non siamo, di chi vorremmo essere o di chi non riusciamo a essere. E nasce così l'idealizzazione e muore la realtà. Ciò che ai nostri occhi è desiderabile, ha delle caratteristiche uniche o speciali, è solo un velo che creiamo ad hoc per fuggire dalla realtà. L'idea di unicità di una persona non va mai "corretta", abbinando a quest'ultima espressioni o colori che ci appartengono, né desiderando di ottenere quelli che non abbiamo attraverso l'altro. Forse la cosa migliore è imparare a "cucire" i desideri sulla propria pelle, in modo che non si inciampi nel bisogno distorto di "cucirli" su quella altrui.
                Composto venerdì 9 ottobre 2015
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                  Scritto da: Ambra
                  in Diario (Esperienze)
                  Sarà sempre difficile, avrai sempre a che fare con qualcuno che preferirebbe non esistessi, anche quando concretamente non hai inflitto nessun torto. Pensavi davvero che non odiare nessuno riuscisse a non farti odiare mai? Pensavi di poter piacere alla gente, credevi che i pregiudizi non esistessero? Pensavi che solo perché tu preferisci conoscere prima di giudicare e tralasciare per il quieto vivere quando c'è da criticare, lo facessero anche gli altri? Non ha mai funzionato così, in questo mondo esiste l'invidia, l'immaturità e l'astio gratuito. Esistono le etichette e la competizione e cercheranno in ogni modo di farti sentire sbagliato. Alla fine però ricorda sempre che il sorriso sta sulla bocca dei vinti, accetta le critiche anche se infondate, migliorati e inizia ad amarti. Ogni tanto sarà dura, ma prova ad andare incontro, anche a chi non sembra disponibile ad ascoltarti ed accettarti, e se diventa impossibile allora mostra indifferenza, che sarà sempre invidiata. Conosci i tuoi difetti, e se vieni additato per uno che non ti appartiene da chi non ti conosce, dimostrargli il contrario o lasciagli credere ciò che vuole, non dipende dagli altri la tua esistenza. Non avere paura del parere della gente, perché stai vivendo per te, non per loro.
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                    Scritto da: Aura Esposito
                    in Diario (Esperienze)
                    Questa attrazione magnetica verso "l'andare", ma andare dove? E perché? Verso cosa? Lontano da chi? Le persone che ami sono lì, ma non c'è nient'altro. Ma dove sei adesso non ci sono le persone che ami, e nient'altro c'è. Sei bloccato nel mezzo, non troppo lontano dalle persone che ami, non troppo lontano da prendere e seguire il desiderio di andare a cercare chissà cosa. Da che parte andare non lo sai. Le decisioni non sono mai state il tuo forte, quindi rimani semplicemente in balia del nulla, pensando al niente, perché il niente è quello che hai. Non c'è niente a cui aggrapparsi, cosa si fa quando non c'è niente a cui aggrapparsi per sentirsi bene.
                    Composto mercoledì 7 ottobre 2015
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