Esperienze


Scritto da: Sannino Michele
in Diario (Esperienze)
Amo le anime che lasciano quel profumo di buono, quelle che quando vanno via ti lasciano un sorriso e un bel ricordo. Chiamerei "amore mio" quelle anime temperate dalle sofferenze, perché loro ti lasciano l'amore che non hanno. Quelle che sorridono sempre, con gli occhi inumiditi di lacrime. Quelle che hanno dimenticato cosa sia una bella vacanza, una vita fatta anche di serenità. Sì, le amo perché quando le incontri comprendi quante sono stronze le persone. Amo le persone buone nel cuore, amo le brave persone, quelle che conoscono la cattiveria solo per sentito dire.
Composto giovedì 15 ottobre 2015
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    Scritto da: Fabio Privitera
    in Diario (Esperienze)
    Il benessere ci ha reso più deboli, incapaci di reagire alle minime sofferenze o lasciarle scorrere, preservando le energie per quelle davvero difficili. Ed ecco perché, il più delle volte, la minima responsabilità ci rende ridicolmente maldestri e ignoranti della migliore azione da compiere, specie se si tratta anche della vita degli altri. Quanto più noi umani diventiamo indipendenti tanto più non riusciamo a prenderci cura del prossimo, ci si atrofizza nel senso di sopravvivenza individuale e irrigidisce verso il vivere quotidiano. Ma la vita non è meramente il provare a prolungare la propria vita almeno al giorno successivo. La vita è produrre un retaggio, qualcosa da lasciare a chi ci sarà dopo di noi o si intratterrà per una tratta della nostra vita. La vita quindi non è quello che ci accade ma quello che accade e facciamo accadere all'interno della sfera indefinita all'interno del quale giacciono la nostra vita, che non è il centro ma un punto diffuso intorno al centro, e la vita degli altri a noi vicini in ogni tempo vissuto, vivente e da vivere. E per vivere occorre vincere il timore dei sentimenti e della responsabilità verso gli altri.
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      Scritto da: Dannyrossi
      in Diario (Esperienze)
      E quando ti manca qualcuno alle due di notte è finita. Durante il giorno puoi distrarti, riesci a non pensarci. Ma quando ti manca qualcuno alla notte è finita. Vuol dire che quella persona era così importante da toglierti il sonno. E anche se passeranno giorni, mesi, anni ti mancherà sempre. E la mia mente cade sempre su di te che mi hai insegnato a vivere, a guardare le persone per quello che sono dentro e non per quello che sono fuori. Mi hai insegnato che una malattia non può toglierti il sorriso, ti può rendere solo più forte. Mi hai insegnato cosa vuol dire amare, amare qualcuno come se fosse tuo figlio anche se non lo è. Mi hai insegnato a vivere, e questo non lo potrò ma dimenticare. Anche se non ti vengo mai a trovare, non vuol dire che non ti pensi o che non ti voglio bene è che... è difficile. È difficile pensare che tempo fa ti tenevo per mano, ridevamo davanti alla televisione, stavamo distesi per ore sul divano a giocare, parlavamo di tutto mentre ora sei rinchiuso là dentro inerme. Perdonami se non ce la faccio a venirti a trovare, ma sappi che non ti dimenticherò mai. Zio, mi hai insegnato a vivere e io ora vivo per entrambi. Mi manchi.
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        Scritto da: Sabrina
        in Diario (Esperienze)
        Può capitare che la vita si prenda gioco di noi facendoci intravedere un filo di luce dorata oltre le nuvole che, avvicinandoci, si allontana. Può succedere di scoprire un giorno che la fiducia è stata tradita o che le persone non cambiano mai, malgrado l'amore e la speranza che riponiamo in loro. Può succedere di perdersi nel labirinto della mente, perché non tolleriamo più di vivere il dolore delle bugie e dei tradimenti, ma non facciamo mai l'errore di chiudere gli occhi per far finta di non vedere cosa abbiamo davanti, perché rischiamo di essere fagocitati dalla nostra stessa esistenza, insieme ai nostri sogni, alle speranze e al nostro futuro.
        Composto domenica 18 ottobre 2015
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          Scritto da: Giotto Viprani
          in Diario (Esperienze)
          Ti amo significa molte cose per alcune persone, poco per altre: può voler dire avere il ragazzo, farsi portare a ballare il sabato e al cinema la domenica, può voler dire aspettarsi il "buongiorno amore" del mattino e la buonanotte la sera con l'emoticon del cuore, può voler dire postare in bacheca la foto abbracciata con lui o scrivere stati romantici alle tre di notte su una relazione invidiata da tutti. Per altri l'amore non è questo, non può esserlo. Ma mentre i sogni, le favole dei primi poggiano sul mondo vero, reale e materiale e sono pertanto di natura mutevole e instabile, i secondi da sempre vivono il mondo come fosse una favola, come se per loro la sveglia non fosse mai suonata, come se ancora dormissero. Essi non sono mai stati né abbastanza stupidi né abbastanza intelligenti per questo gioco, per loro la partita non sarà mai davvero finita, perché il loro amore incarna una sola certezza: comunque vada, tu.
          Composto martedì 22 settembre 2015
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            Scritto da: fucku
            in Diario (Esperienze)
            Io veramente non ci sto capendo più nulla. Voi siete i tipi di persona che si affidano alle frasi fatte? Ai proverbi? E allora dovete essere davvero bravi per capire il contesto nel quale devono essere utilizzati determinati detti. Perché onestamente io mi ritrovo con un: "l'unione fa la forza" e un "chi fa da sé fa per tre", oppure con un "chi va piano, va sano e va lontano" e un "chi tardi arriva male alloggia" e non riesco a capire che capperi dobbiamo fare. Poi non capisco mai questa cosa: c'è chi dice che capisci veramente chi ti manca quando, all'una di notte, non riesci a prendere sonno perché vorresti quella persona accanto, perché ti scaldi, perché ti abbracci e ti faccia sentire il sapore di casa. Poi invece, ci dicono che quelle mancanze non vogliono dir nulla, perché a quell'ora è normale sentire un vuoto dentro, perché la notte, se passata con qualcuno è sempre più facile da affrontare, che le vere mancanze, quelle che contano, sono quelle che ti prendono lo stomaco alle tre o alle quattro del pomeriggio, quando sei occupatissima a fare il tuo dovere e non dovresti concederti distrazioni. Veramente, non riesco a capire a chi dobbiamo dare retta, con capisco come dobbiamo affrontare il tutto, senza andare in paranoia. Ma se ad esempio lasciassimo perdere tutte queste dritte tramandateci da chissà chi, se la smettessimo di misurare le nostre emozioni secondo gli standard altrui e prendessimo la vita come viene? Se ci lasciassimo inondare da quello che sentiamo e pensiamo senza troppe paronoie? Non sarebbe meglio per tutti? Perché tu mi manchi praticamente sempre e so che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, ma senza te non ci so stare comunque e so che chi dorme non piglia pesci, ma con te devo continuare ad aspettare, perché se no mi scappi via.
            Composto venerdì 16 ottobre 2015
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              Scritto da: Giacomo Lorenzini
              in Diario (Esperienze)
              Ho deciso di intraprendere un percorso che mi sta cambiando, mi ha reso più consapevole di quello che voglio provare ad essere e divenire. Mi accorgo che per ogni gradino che riesco a salire ci sono una miriade di ostacoli che, all'apparenza, sembreranno insuperabili, ma con tenacia e tanta voglia si riesce a superarli. Ogni passo mi avvicina sempre più a te e il maligno sa che tu sei in me. Esso mi mette alla prova ogni istante della vita, e tende sempre a sopraffarmi, ma grazie alla tua guida trovo la forza per essere più forte e sconfiggerlo. Io sono e sarò sempre portatore della tua parola. Perché il mio cuore è pieno di te e ha bisogno di te.
              Composto mercoledì 21 ottobre 2015
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                Scritto da: JOHNNYLEBON
                in Diario (Esperienze)
                Non capisco se fuori sta piovendo oppure il cielo, guardandomi dentro, adesso sta piangendo. Chiuso in una stanza, osservo quattro mura, il buio che da piccolo mi terrorizzava non mi fa paura, siamo amici ormai da quando non ci sei, giochiamo spesso insieme. Sai, forse non lo ricorderai, insieme siamo stati stelle cadenti, oro e diamanti, notti insonni fra pensieri permanenti. Tatuati sul petto due parole incastonate come pietre finte su corone vistose, prive di pregio, piene d'apparenza. Un'illusione divina, una carica di autostima distrutta dalla folle anomalia di una felicità diventata deprimente. Inutile dirlo, un'altra notte a dividere la luce dal tormento, la mia anima sta morendo, io me lo sento. Rido tra scazzi e sbalzi d'umore, finti interessi con le persone, tra sbagli evidenti e rimorsi ricorrenti, ammazzo ogni mio sentimento, ma se mi senti bene allora sai che mento, perso, tra nubi di fumo. Sono povere di luci queste notti buie, ma senza spavento e tra le lacrime mi riaddormento.
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                  Scritto da: Giuliana Z.
                  in Diario (Esperienze)
                  Va tutto bene, ti senti serena, in pace con te stessa e con gli altri. Sei lì che scrivi su un foglio bianco, ci scrivi i tuoi pensieri, i tuoi momenti belli, i tuoi sogni. Si sa mai che un giorno li vorrai rileggere pensi. Sono le tue speranze, i tuoi perché, la tua essenza, ci metti l'anima a scriverli, il cuore, perché è da lì che sgorgano. Ed ecco che arriva lui, l'inchiostro, che volutamente qualcuno rovescia sulla tua pagina a voler sporcare le tue riflessioni. E le imbratta rigettando sopra quel suo colore scuro. Non vuole parole gentili, no, le impiastriccia, di proposito le sporca. Vuole cancellare, distruggere i tuoi sogni. E pensi di strappare quella pagina per riscrivere tutto, ma non lo fai: quelle macchie resteranno sul foglio indelebili segneranno il tempo, non cancelleranno ne i ricordi ne il presente, resteranno solo tracce nere e rimarranno lì, da sole, a ricordare quella bassezza sorta senza un vero perché.
                  Composto martedì 20 ottobre 2015
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