Esperienze


Scritto da: ODIOSA
in Diario (Esperienze)
Vorrei tornare bambina, sentire il vento che mi sfiora e credere che siano ali di farfalle che mi accarezzano il viso. Vorrei chiudere gli occhi e sognare che niente è andato perduto, che i valori che mi sono portata dentro mi hanno fatta diventare la paladina del futuro, principessa che pietra su pietra ha costruito il suo castello. Ma la luce della vita riflette le sue ombre e ad occhi aperti l'esistenza del giorno si alterna al buio della notte. Battaglie, compromessi, dispute, misfatti; ed io arbusto fragile assorbo i veleni del mondo e piano dentro la mia gabbia muoio e nel vivere l'ultimo respiro non più ali di farfalle ma pipistrelli mi scalfiscono il viso.
Composto lunedì 12 ottobre 2015
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    in Diario (Esperienze)
    È che forse, alle volte, proiettiamo su chi amiamo un prolungamento di noi stessi. Una proiezione di chi non siamo, di chi vorremmo essere o di chi non riusciamo a essere. E nasce così l'idealizzazione e muore la realtà. Ciò che ai nostri occhi è desiderabile, ha delle caratteristiche uniche o speciali, è solo un velo che creiamo ad hoc per fuggire dalla realtà. L'idea di unicità di una persona non va mai "corretta", abbinando a quest'ultima espressioni o colori che ci appartengono, né desiderando di ottenere quelli che non abbiamo attraverso l'altro. Forse la cosa migliore è imparare a "cucire" i desideri sulla propria pelle, in modo che non si inciampi nel bisogno distorto di "cucirli" su quella altrui.
    Composto venerdì 9 ottobre 2015
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      Scritto da: Ambra
      in Diario (Esperienze)
      Sarà sempre difficile, avrai sempre a che fare con qualcuno che preferirebbe non esistessi, anche quando concretamente non hai inflitto nessun torto. Pensavi davvero che non odiare nessuno riuscisse a non farti odiare mai? Pensavi di poter piacere alla gente, credevi che i pregiudizi non esistessero? Pensavi che solo perché tu preferisci conoscere prima di giudicare e tralasciare per il quieto vivere quando c'è da criticare, lo facessero anche gli altri? Non ha mai funzionato così, in questo mondo esiste l'invidia, l'immaturità e l'astio gratuito. Esistono le etichette e la competizione e cercheranno in ogni modo di farti sentire sbagliato. Alla fine però ricorda sempre che il sorriso sta sulla bocca dei vinti, accetta le critiche anche se infondate, migliorati e inizia ad amarti. Ogni tanto sarà dura, ma prova ad andare incontro, anche a chi non sembra disponibile ad ascoltarti ed accettarti, e se diventa impossibile allora mostra indifferenza, che sarà sempre invidiata. Conosci i tuoi difetti, e se vieni additato per uno che non ti appartiene da chi non ti conosce, dimostrargli il contrario o lasciagli credere ciò che vuole, non dipende dagli altri la tua esistenza. Non avere paura del parere della gente, perché stai vivendo per te, non per loro.
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        Scritto da: Aura Esposito
        in Diario (Esperienze)
        Questa attrazione magnetica verso "l'andare", ma andare dove? E perché? Verso cosa? Lontano da chi? Le persone che ami sono lì, ma non c'è nient'altro. Ma dove sei adesso non ci sono le persone che ami, e nient'altro c'è. Sei bloccato nel mezzo, non troppo lontano dalle persone che ami, non troppo lontano da prendere e seguire il desiderio di andare a cercare chissà cosa. Da che parte andare non lo sai. Le decisioni non sono mai state il tuo forte, quindi rimani semplicemente in balia del nulla, pensando al niente, perché il niente è quello che hai. Non c'è niente a cui aggrapparsi, cosa si fa quando non c'è niente a cui aggrapparsi per sentirsi bene.
        Composto mercoledì 7 ottobre 2015
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          Scritto da: Aura Esposito
          in Diario (Esperienze)
          Le grandi storie d'amore iniziano quando meno te lo aspetti, ti arricchiscono e ti crescono e a volte ti mettono alla prova. E inizia la corsa cieca. A volte accade, che pur quanto all'amore tu ti sia sempre sentito pronto, in realtà non lo sei. Allora devi inchiodare, guardare intorno, guardare indietro, ma soprattutto cercare uno specchio e controllare chi sei, perché nell'amore quando non si è pronti ci si dimentica di se stessi. Allora ti guardi bene allo specchio e capisci che sei solo tu, non il mondo, non l'essere amato, ma te stesso, la cosa più importante, la cosa di cui prenderti cura. Capisci che devi correre, ma solo con te stesso, ma solo lentamente. Anche se sei sempre stato un velocista, capisci che la vita deve essere una passeggiata, così puoi fermarti, osservare, guardare ciò che ti circonda. E da puntare la grandezza, passi ad osservare le minuziosità. Si hanno delle scelte nella vita, o inseguire qualcosa di grande, forse raggiungibile, e perdersi nel cammino, non fermarsi ad osservare niente e correre correre correre, e riposarsi a traguardo raggiunto, oppure rallentare il passo, vivere l'essenza di ogni minuto, arricchendo te stesso, senza una meta precisa, passeggiando, perdendosi. E forse un giorno, ritrovandosi.
          Composto mercoledì 7 ottobre 2015
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            Scritto da: Aura Esposito
            in Diario (Esperienze)
            Le persone che pensano tanto, troppo, sono tendenzialmente pessimiste. Allora siccome la mia era una domanda retorica, penso che tu pensi altrettanto forte come me. Come fai a pensare che la vita sia bella? La vita è una cazzo di merda. E se sei intelligente abbastanza lo capisci. Se pensi tanto e a tutte le cose come fai a non pensarlo? Come fai? Forse te sei ad un altro livello, superiore. Insegnami. Imboccami, se hai le risposte giuste, se hai capito, se hai la chiave di volta. Tu sei il mio ingranaggio, se non mi dai movimento te, io sono rotta!
            Composto mercoledì 7 ottobre 2015
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              Scritto da: Giuliana Z.
              in Diario (Esperienze)
              Noi osserviamo sempre gli altri, a volte con la presunzione di dare consigli, e siamo pronti a giudicare. Invece, se solo ci soffermassimo a guardarci dentro, a vederci nella nostra totalità e non solo esteriormente, ecco, allora non avremmo bisogno di giustificare i nostri comportamenti. Perché è l'ignoranza alla conoscenza di noi stessi che scagiona le nostre azioni.
              Composto venerdì 25 settembre 2015
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                in Diario (Esperienze)
                Vorrei volare dove nessuno può vederti, tra alberi e fili d'erba, e mai verso quel sole che ti accecava e non vedevi dove andavi. Devo smetterla di prendermela con chi per natura è abituato a deludere, smetterla di essere una cavia e pagare gli sbagli degli altri, quelli che io non conoscevo, quelli che non mi appartengono. Devo solo trovare un minuto al giorno ed essere felice, e non importa dove siano quei sessanta secondi di felicità, se in un sorriso di un bambino, in un cane per strada che ti fa le feste, in un caffè al bar, nello sguardo sfuggente di sconosciuti per strada o in una telefonata inaspettata. Devo solo capire che la felicità è l'attimo di quei sessanta secondi sinceri, trovati per caso, devo solo convincermi che ventitré ore e cinquantanove minuti mi servono solo per respirare, so anche che devo fermarmi e avvicinarmi a quelli che cantano, raccontano storie, si godono la vita e hanno la gioia negli occhi, perché la gioia è contagiosa e riesce sempre a scovare una soluzione, laddove la logica si è limitata a fornire una spiegazione per l'errore. E ho capito anche che a volte la felicità c'è l'hai a portata di braccia, e non ha senso cercarla altrove, quando hai due occhi azzurri come i suoi che ti guardano sempre come se fosse il primo giorno che l'hai conosciuta, è questo il vero amore, e questa la felicità.
                Composto martedì 6 ottobre 2015
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