Meglio non crearsi delle false illusioni. Il ticchettio del grande tarlo detto orologio della morte scandisce normali amministrazioni di storie d'amore complicate, finite già prima di cominciare, la clessidra si è rotta, nel cranio si gonfia il cervello, mentre il tuo cuore annega nel sangue di passioni non corrisposte, la delusione e l'accidia ti seguono come ombra.
Sì, è doloroso allontanarsi dalla persone che ami. Le vedi così lontane che ti chiedi se fossero state davvero una parte della tua vita, della tua esistenza. Una delle parti essenziali del tuo essere. Perché è così complicato trovare qualcuno o qualcosa che non ti abbandona mai. Qualcosa che ti fa alzare la mattina ogni giorno e ti fa sorridere al mondo. Qualcuno che ti stringe forte a sé con i suoi abbracci e ti fa sentire sicura. Non è così però. La realtà, è che l'umanità è destinata ad essere continuamente in dubbio. Quando siamo bambini, già dobbiamo distinguere il bene e il male, ma nessuno ci dice quale dei due è quello che ci renderà felici tutta la vita. E lo scopriamo giorno dopo giorno. Anno dopo anno. Scopriamo che anche se siamo sicuri di quello che stiamo facendo, una piccola parte di noi ha qualche dubbio. A volte però, quella piccola parte diventa infinitamente grande che ci fa crollare il mondo addosso... Quando si perdono le persone che si amano, si perde un po' il lume della ragione.
Poi arriva il giorno in cui non sei priva di argomenti, ma semplicemente con alcune persone non hai più voglia nemmeno di parlare. Hai spiegato l'inverosimile, hai speso parole e tempo per dimostrare e ogni volta dopo poco tempo dovevi ricominciare da capo. Io di vita ne ho una sola e la mia vale quanto la vostra. Se voi non avete tempo per capire, comprenderete anche che io non ne regalo più per spiegare.
Mi hai lasciato quel sapore amaro nell'anima, non contando le continue delusioni.
Le vere tragedie, sono quelle che non riesci a condividere, le vivi dentro di te, spesso, senza lasciar trapelare nulla a nessuno, perché sai che c'è chi non capirebbe, chi fingerebbe un falso interesse e chi proverebbe compassione. E tu non sei una da palcoscenico, non hai bisogno di tutto questo ma soltanto di pace e di serenità.
Quando vai via si chiude una porta e ti assumi la responsabilità della sofferenza dell'altro... Perché quando te ne vai perdi il tuo mondo, le tue certezze molti affetti, ma vivi liberamente la tua vita che ti vedrà a pennello, come una seconda pelle. Però non potrai più tornare indietro.
La gente dimentica e ti lascia un grande vuoto dentro.
Quando ti accorgi che a nessuno più di tanto importa delle tue difficoltà, e del tuo stato d'animo, non puoi rimanere deluso, immobile, e piangerti addosso per sempre... è necessario invece reagire; impegnarsi al massimo, non rimanendo a vita sulla bocca di tanti, che non solo non farebbero nulla per aiutarti, ma sono i primi a giudicarti.
Non lo so se i miei percorsi sono stati giusti, sicuramente i miei errori li ho fatti. Io so che non mi sono mai permessa di calpestare qualcuno e poi vantarmi di esserne la vittima. Quanta poca lealtà nei cuori delle persone, quanta poca voglia di responsabilità nelle loro azioni. Se vuoi fare ciò che vuoi, se te ne freghi del resto del mondo, dopo non fare la vittima. Perché io credo che ti ho dato anche troppo di più di ciò che meritavi e ti ho reso fin troppo poco di ciò che avresti meritato dopo.
Non ho mai preteso la felicità. Non ho mai cercato di ottenerla a discapito di altri. Era un pezzo di cielo che doveva essere tutto mio, senza che nessuno ci rimettesse niente. Doveva essere il mio angolo di paradiso, senza ombre o aloni che la potessero offuscare in qualche maniera. Ecco perché alla fine non si è mai felici del tutto, perché qualche infelice c'è sempre, qualcuno che non gode della tua felicità o che sta soffrendo. La felicità è soltanto un pezzetto di cielo in un giorno di autunno, un piccolo varco di luce che bisogna afferrare al volo.