Scritta da: Anna R. Di Lollo
Tanto tempo fa conobbi una persona mentre piangeva. Mi misi a sederle accanto, l'accarezzai, la strinsi e provai commozione per lei, ma quella pianse solo per sé.
Composta domenica 12 marzo 2017
Tanto tempo fa conobbi una persona mentre piangeva. Mi misi a sederle accanto, l'accarezzai, la strinsi e provai commozione per lei, ma quella pianse solo per sé.
La primavera getta l'ancora tra le scogliere del cuore, resta a galla fra l'andirivieni delle onde dei pensieri, naufraga tra lo sciabordio dei moti dell'anima. La primavera è una stagione dello spirito, oltre che della natura, una propensione caratteriale, uno stile di vita, la vela d'albero di maestra che ci governa. Approdare sull'isola della "propria" primavera svelerà che è possibile vivere senza mai farsi travolgere da cicloni, uragani e maremoti. Essa renderà possibile superare ogni tempesta e continuare la navigazione sotto la bandiera del sorriso.
Per una donna di sani principi, la bellezza può divenire un'interminabile crocifissione.
Nella vita importante è garantirsi il necessario. Il superfluo, sovente, tarpa le ali.
Le donne sono creature del cuore. Laddove gli uomini pensano, calcolano, riflettono, loro semplicemente sentono.
Neve... ed è subito incanto.
L'immaginazione è il più poderoso degli atleti: può percorrere mille miglia in un battito di ciglia, senza muovere neppure un muscolo.
Solo all'anima straordinaria è dato scorgere nell'infinitesimo l'infinito.
Si tramuta sovente in illusione il sogno che troppo si discosta dalla via maestra della realtà.
Ho il maledetto bisogno di un mondo in cui tutto sia al posto giusto: in cattedra gli esempi spontanei e schifo e squallore dietro le sbarre o a pentirsi, senza indulgenze, in un confessionale.