Scritto da: Stefano Gandolfi
Pè San Quirì vatti la fargia e accoda lu fargì.
Per San Quirino batti la falce ed affila il falcino.
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Pè San Quirì vatti la fargia e accoda lu fargì.
Per San Quirino batti la falce ed affila il falcino.
Quanno un homo 'ncumincia ruttà, salute e ghjanna se deve augurà!
Quando un uomo incomincia a ruttare, salute e gianda si deve augurare!
Aqua d'curri. Tott i mael la porta vi.
L'acqua che scorre tutti i mali se li porta via.
Chi ha di fiû, tott o bcon n'en sû.
Chi ha dei figli si toglie il pane di bocca per loro.
An fo acsè baela scaerpa ch'en dvintâs brotta zavâta.
Non serve la superbia perché ogni cosa si dissolva.
Chi careggia el mèle, se llicca i déti.
Chi trasporta il miele, si lecca le dita.
Se maritu tu voli pigljà, lu corredu d'accja non te devi fà!
Se marito vuoi pigliare, il corredo di canapa non ti devi fare.
Chi non sa vene accodà, la fargja e fargittu non deve usà.
Chi non sa bene accodare, la falce e il falcetto non deve usare.
L'ascia chi no la sa addoprà prèstu la lascia.
L'ascia chi non la sa adoperare presto la lascia.
An fa mai acsè gran rigenna ch'in avess bisaggn dla sô vsenna.
Non farà così grande regina chi non avesse bisogno della sua vicina.