Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
Vivi Di Noi
Vivi di noi.
Sei
La verità che non ragiona.
Un Dio che pena
Nel cuore dell'uomo.
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Vivi di noi.
Sei
La verità che non ragiona.
Un Dio che pena
Nel cuore dell'uomo.
So dove sei
Non ti vedo,
ma so dove sei.
Il tuo passo
é dietro al mio,
il tuo profumo
è quello dell'aiuola
che ho appena passato,
il tuo sole è quello
che mi riscalda,
la tua vita é
quella che sto vivendo.
Lo so che la tua ombra
e dietro di me,
che il tuo cuore
mi fa strada
con la sua luce.
Non ti vedo,
ma so che ci sei.
La vita, questa vita,
mi piace troppo.
Con le sue incertezze
Le sue probabilità
Con i suoi tramonti
dai mille colori.
Il mistero
del sorgere del sole.
Con le onde del mare
Con la passione degli adolescenti
I grandi amori che nascono.
Quelli che finiscono.
Con il vento che accarezza i capelli
Il calore del fuoco
E quell'incontro proibito
Quei amori segreti.
Le piccole trasgressioni.
I piccoli grandi traguardi
Le lacrime di dolore
che lentamente diventano di gioia.
Il certo di oggi l'incerto di domani.
La vita questa vita mi piace troppo.
Per tutto quello che c'è.
La pace ha milioni di colori,
è dipinto con quelli del cuore.
È sordo alle bombe
ai fucili puntati.
Non conosce rancore,
invidia e avidità.
Hai il silenzio dell'anima,
il rumore del cuore che batte.
Conosce una sola parola: "amore"
È vita, vissuta con serenità.
Mi perderò nel universo
del tuo immenso
per ritrovarmi nel tuo cuore
non chiederò di più alla vita
che questa nuova emozione
Venderò l'anima se serve
perché solo così ha senso.
Conserverò di noi ogni
istante, ogni piccolo fiore
ne strapperò le spine.
Non lascerò cadere il silenzio
quello che travolge e uccide.
Darò ad ogni istante un suono nuovo
ed ogni suono sarà fatto di noi.
Mano nella mano dispersi
fra cuore e anima.
Nell'universo dei nostri sensi.
Sull'orlo del marciapiede
per disperazione
o semplice perversione
s'incontrano corpi sconosciuti
per un'ora.
Quante mani si sfiorano.
Quanto lo squallore
vissuto, sentito.
Quanta angoscia.
Quanti orgasmi regalati
piaceri provati
o disgusto interiore?
Prigioniere del bisogno
schiave di una mafia.
Distributrici di piacere
sfruttamento interiore
corpi martoriati.
Volti soddisfatti
volti disperati
grida di piacere
grida d'aiuto.
Sotto i lampioni
i colori si confondono
la disperazione si cela
il trucco nasconde
ma la disperazione permane.
Lacrime di sangue
pace tormentata
Inquieti ricordi
trafiggono il cuore
come lame sottili.
Spengono le stelle
nell'universo dell'innocenza
Non più tramonti innocenti
accompagneranno i tuoi passi
Il passato riemerge
come un'ombra, t'accompagna.
Porta l'inverno
nel cuore caldo
Piangi bimba,
per ogni violenza.
Piangi per ogni vergogna.
Piangi per ogni carezza.
Le lacrime di vergogna
troveranno pace nel tempo
dei ricordi.
Abbraccerai il passato
con il suo dolore
Fragile diamante
diverrai di roccia.
Ti faccio un dono immenso
ti regalo il mio silenzio
quello sguardo intenso
fatto di mistero.
Ascoltalo, ascoltami
sentirai musica mai sentita.
Vedrai cose mai viste.
Proverai brividi mai provati.
Mi sentirai sotto la pelle
arriverò al tuo cuore
in punta di piedi
mi impossesserò della tua mente.
Ti ruberò l'anima
ti raggiungerò fino infondo.
Lo farò con un gioco di silenzi
fatto di sguardi innocenti che
ti daranno il meglio di me.
Per poi, prendermi il meglio di te.
Sei dolore
senza pace.
Sei domanda
senza risposta.
Sei tormento
senza tregua.
Sei respiro
che muore.
Sei speranza
che svanisce.
Sei veleno
che uccide
lentamente.
Il tempo scivola
via come la sabbia tra le dita,
restano granelli di ricordi incastrati fra cuore e anima.
Nel suo passare via ne comprendi li senso;
a volte con sollievo, spesso con tormento.
Si intrecciano passato e presente,
i sogni belli con quelli brutti.
Conta i granelli, sono davvero tanti.
Trafiggono il cuore, feriscono l'anima.
Portano sollievo e qualche rimpianto.
Poi ne guardi il cuore, ne senti il profumo.
Volta pagina, non è finita.
Tra i ricordi ieri e quelli di domani
vivi il presente.