Poesie personali


Scritta da: Nicolò Strivieri
in Poesie (Poesie personali)

Voci celesti

Irrompi nel silenzio
ti avvicini quasi timida
sento i tuoi passi
e cammini leggera.
Una voce mi parla
mi spiega cose su cose
una musa eterna
mi accarezza dolcemente.
La gran voce celeste
ispira speranza
mi da consigli
regala amore,
nonostante lo schifo
che prende terreno
non se ne può più
di questo e di quello.
E ora te ne vai
su in cima tra le gioie
infinite e sempre solari
a vedere me da lontano
quando tornerai?
Io mi domando
quando ti farai sentire?
Guardo il cielo, il cosmo e silenzio.
Composta giovedì 10 settembre 2015
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)
    Sulle nostre tribolazioni stanche
    il vento della storia oblata,
    dimentica dei massacri dei genocidi,
    il silenzio fertile humus
    per nuovi massacri nuovi genocidi.

    Potenti vili potenti che defecate
    sulle rose e orinate sul sorriso dei bimbi.

    Che strappate le anime dai corpi degli adolescenti
    ne storpiate il cervello con stupidità organizzate
    con idioti giochi, artificiali felicità.

    Sulla speranza delle madri
    sulle spalle dei stanchi padri
    gioite della vostra arroganza,
    ma attenti la Signora è alle vostre spalle
    Persefone v'attende paziente.
    Composta sabato 12 settembre 2015
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      Scritta da: Fabio Privitera
      in Poesie (Poesie personali)

      Amore che non esci

      Amore che non esci,
      amore che resti un uscio e mai un cammino,
      che cresci ogni giorno
      e ogni giorno resti bambino,
      amore, che osservo da sempre
      dal basso contorno degli occhi
      assorto in un sogno,
      di te sono il servo contorto
      che, in un verso di traverso e storto,
      ti chiede l'umile permesso
      d'entrare e tagliar corto
      per portarti via da tutto il resto,
      presto, prima ch'io sia morto
      prima ch'io perda me stesso.
      Composta lunedì 7 settembre 2015
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        Scritta da: Giuseppe Cutropia
        in Poesie (Poesie personali)

        Un ramo di ciliegio

        All'imbrunire ci recammo sulle sponde
        di quel fiume che tanto amavi.

        Ne osservammo le acque
        arrossire al calar del Sole.
        L'alternarsi di colori, quasi fosse una danza.

        Io ero rapito dai tuoi occhi
        in cui si rispecchiava il danzare di quei colori.

        Tra ombre e luci,
        apparve una ramo fiorito
        lasciar scivolar via una foglia di ciliegio,
        che dolcemente scese
        per adagiarsi sul tuo viso.

        E le tue guance... si colorarono
        di un delicato rosa,
        un colorito che fece arrossire
        pure il mio cuore.

        Ed io baciai quelle guance,
        a volerne catturare la dolcezza.
        Composta domenica 13 settembre 2015
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