Ci sono notti
E, ci sono notti
che ho paura di
addormentarmi.
Per non sognare.
Per non svegliarmi
con gli occhi offuscati
dalle lacrime,
per non sentire quel
maledetto vuoto
senza te.
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E, ci sono notti
che ho paura di
addormentarmi.
Per non sognare.
Per non svegliarmi
con gli occhi offuscati
dalle lacrime,
per non sentire quel
maledetto vuoto
senza te.
Ti sentirai finita senza più nulla da conquistare
ascolterai parole che ti feriranno come lame
ti mancherà la forza di reagire
non avrai più niente da dire
ormai più niente da fare.
Il tuo cuore si fermerà, quasi timoroso a battere
senza più motivo per farlo.
Nella vita non si è mai sicuri se l'altro c'è o finga di esserci
comprenderai che nonostante tutto sarà la tua voglia di
sognare che ti aiuterà
reagire ti farà curare le ferite dimenticare i calci in faccia.
Guarda oltre per riprendere la tua vita il tuo sguardo
resta sempre quella che sei.
Ti fermeranno e le spinte faranno male
ma nella vita non sono gli altri a decidere per te
non farti travolgere da bugie vestite di verità
ma col cuore dell'inganno.
La vita ti ha insegnato ad essere più forte
a camminare da sola
a guardare oltre l'apparenza per non ascoltare parole che
sembrano sirene che vogliono adularti per fermare il tuo cammino.
Ci saranno giorni pieni dei tuoi silenzi che nessuno ascolterà
avrai il cuore appeso ad un filo e starai lì in attesa
a difenderti da tutto e da tutti.
In questa vita vince solo chi sa essere migliore a non cedere alle negatività
chi alla fine non cederà alle lusinghe delle maschere ma impara ad amarsi.
Non lasciarti andare e vedrai che in questa vita alla fine la tua battaglia vincerai soltanto credendo in te
troverai lo sguardo che ti sta aspettando ed in cui ti perderai
sarà il tuo rifugio dove tutto dimenticherai per vivere.
È un desiderio che non ha forme,
non conosce gli stereotipi di quello che include la normalità,
avviene quando pelle e anima si parlano,
è una voglia incontrollabile del cuore
che chiede orgasmi anche di un breve incontro,
Non chiamatelo sesso,
ogni suo gesto ha un più alto sapore,
perché da quando il mio corpo
ha scoperto il suo non sa nemmeno cos'è.
Aveva reso mute le parole,
con il dolore di chi le ha sbranate,
chiudeva la porta alle emozioni,
così lei lentamente sfioriva.
E fugge correndo via la notte,
i sogni annaspano inseguendola,
quasi temendo che l'alba arrivi
a dare arsura ad anime assetate.
Troppo breve seppur dolce è tale ozio,
afrodisiaco spazio temporale,
ove poter cullar ciò che non si osa.
S'apre uno squarcio
è crepa che ferisce la clessidra del tempo.
Fermo è il respiro,
nell'aria or ecco danzano
memorie sdrucite.
Ed io ero bimba,
intenta a giocar,
inconsapevole della vita.
Arcigna notte,
i rimpianti e i dolori
serrano il cuore,
nera pece riversa
e di essa ora ne è colmo.
Alfin ecco un bagliore,
non tutto è mai perduto.
È luce e io vedo
ora so che speranza
guidarmi saprà.
Oltre l'oltre,
come un veliero,
così devi navigare nella vita.
Quando sarà bonaccia
ti spingeranno alisei di speranza.
Il cuore sarà la tua bussola.
Giorni perduti
nel distratto incedere del vivere,
evaporati istanti
di una vita non vissuta.
Quel che resta
è fumo che svanisce,
vacui sospiri
per ciò che non sarà.
Si tinge di caldi colori la realtà,
al tramonto del giorno ormai finito.
Nella pacata quiete della sera
schiudo alfin il mio io che tace silente,
si appresta ad abbracciar le vivide stelle.