Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Il tuo compleanno

Che vuoi m'importi del tuo compleanno.
Dei tuoi regali, degli snervanti auguri,
della appuntita torta e delle foto
che senti da quel giorno più pesanti.

Trucchi il tuo volto e non senza sforzo
per non rimpiangermi,
se non altro questa notte,
e stare a galla sino a domattina,
dopo aver spento l'ultima candela
senza soffiarvi sopra ad occhi chiusi.

Dall'appannato specchio del make up
vedrai il superstite da dentro la gabbia
volar lontano come un canarino.
E i regali e la squallida candela
doppioni lerci di rare figurine,
ti angosciano promettendo di tornare.

Non mi diverte questa allegoria:
ma la tua poesia
non posso più cambiarla,
per rovinarla e farmi male ancora.
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    Scritta da: Marco Teocoli
    in Poesie (Poesie personali)

    La speranza

    Quando ti accorgi che ti manca.
    Quando la tua mente sa di essere stanca.
    Quando la luce del sole non è più con te.
    Quando il senso divora il cuore che c'è dentro te.
    Credi che il mondo abbia sbagliato posto.
    Pensi che la vita dia tutto l'opposto.
    Immagini di essere solo in mezzo a tutti.
    Speri che ciò che senti siano solo dei ricordi brutti.
    Scopri dentro te la voglia di rifarti.
    Quando ti accorgi che ti manca è troppo tardi.
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      Scritta da: Anna D'Urso
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      Tappeto di sabbia

      Le tue parole stese su un tappeto di sabbia,
      aride, lontane, calde, arrivano a me
      come il vento caldo che soffia da sud,
      come rintocchi di campana
      echeggiano scandendo il tempo che ci separa.
      L'odore della sera scende piano,
      mi entra dentro e muore la speranza di vederti,
      ora,
      ora che la notte è dentro me,
      ora che sei lontano dalla mia pelle,
      ora che non sento il tuo respiro,
      ora io muoio lentamente...
      Come foglia al vento
      vago dentro un buco di follia,
      accarezzo l'orizzonte col mio io
      accendo una candela e la lascio a te
      sperando che tu trova la strada di me...
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        Scritta da: Anna D'Urso
        in Poesie (Poesie personali)

        Schegge

        E stringo quel bicchiere che mi hai lasciato tra le mani,
        ho assaporato il tuo silenzio per non pensare al domani,
        le schegge di cristallo mi penetrano nel sonno
        dove eravamo soli, padroni del nostro mondo,
        stavamo insieme per ore
        a prosciugare il vuoto
        che nel passato
        aveva cavalcato,
        ora che non ci sei
        mi sento come il nulla,
        non posso più amare
        se ho te nel cuore,
        accanto nel silenzio
        mi resti tu accanto
        ti lego e ti rilego
        con un bel nodo al cuore
        ma non trattarmi male
        o io potrei morire...
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          Scritta da: Anna D'Urso
          in Poesie (Poesie personali)

          Il sogno

          Sognami appesa al tuo domani
          che mi scaldi spesso le mie mani,
          non dire se non sai che dire,
          non fare se non sai che fare.
          La fame del silenzio
          ha morso il tuo respiro,
          vorresti urlare al vento
          il tuo dolce sentimento,
          non puoi perché sei in gabbia
          chiuso nella tua rabbia,
          ma lei è lì che aspetta,
          ma forse non c'è fretta,
          e se un giorno lei sparisse?
          Non farti le domande
          e vivi in ogni istante...
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            in Poesie (Poesie personali)

            Si, di me non hai ancora un volto

            Si, di me non hai ancora un volto
            ma solo una voce e un po' di tepore
            per modellare l'incorporea mia forma
            eppure ad ogni riascoltarci nitida
            par che ritorni un'infantile gioia
            possiamo respirare tra le stelle
            andando per il giorno, pur lontani,
            abbondanza e succo di primizie
            rinvenire tra i solchi dei nostri pensieri.
            Non ne voglio, non ne posso
            perdere neppure una goccia
            troppo prezioso è per la vita
            affetta da strozzarsi di secchezze;
            per te e per me voglio sognare
            ripensare al sole, cercare perle;
            finita la mia sosta sul sentiero
            deserto di presenze vive
            compagno proseguire insieme
            e intonare all'arpeggio che vibra in noi
            una nuova canzone di emozioni.
            Avventizia non sia quest'epoca di ali:
            un volo d'api non reclini, un sorriso
            esploda sempre in dolcezze
            in questa luce che rilascia luminanze
            e allontana le tenebre di ieri.
            Su, intendi questi spiriti che parlano
            di albe future, di preannunci
            di frescure di altri mattini
            di presenze di palpiti e tremori
            di sciami di sorti trasalimenti:
            acerbo e odioso un passato
            sia solo il pattume di un ricordo
            seppellito nella discarica del dolore!
            Schiudi le tue labbra serrate
            respira questa nuova stagione
            che tra la nostra meraviglia
            incede e odora di fiori
            scongiurato domani sia
            un saluto distacco tra di noi.
            Se acrobata cammino sul filo teso
            tra il principio e la fine
            tienimi in equilibrio sicuro
            bilanciami con l'asta del tuo cuore
            e parlami perché io non veda
            gli aguzzi speroni che stanno
            nel sottofondo aspro della vita:
            ci risposi l'amore di essere e sentire
            e altro suono nuziale ci commuova
            al correre della sabbia nella clessidra.
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              Scritta da: Cleonice Parisi
              in Poesie (Poesie personali)

              Addormentata

              Nel sentiero della dipartita
              cammini spedita.

              Nulla più conta,
              del viver più non senti l'onta.

              Sorridi al varo,
              un nuovo faro
              ti fa il sentiero chiaro.

              C'è una luce che incanta
              e di pace te ne darà tanta.

              Quel che è stato è stato
              giusto o sbagliato
              che sia il prossimo a metter fiato.

              Ti culla un onda che ha altrove sponda,
              bimba increspata sei tornata.

              Il sentiero hai vissuto sino in fondo,
              portando sulle spalle il mondo,
              ed ora cullata dalla vita
              sarai sino alla dipartita.

              Si spengono le luci bimba increspata
              tra un po' sarai fata,
              ma tu alla vita sii sempre grata
              anche nella morte ti ha amata.

              Addormentata.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie personali)

                Verrà la Pace

                Verrà la pace
                In quel giorno
                che un bianco, un nero
                si stringeranno la mano,

                Quando i religiosi capiranno
                che in nome di Dio
                non c'e battaglia
                ma solo pace.

                Che esistono tanti colori
                tanti cuori
                ed una sola razza,
                come disse Ghandi: "L'umanita".

                Verrà la pace quando l'umanità
                imparerà a parlare,
                ed ascoltare con Il cuore.

                Quando a guidarla
                ci sarà una sola cosa "l'amore."
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Domande senza risposte

                  Ho vissuto cercando
                  fra strade buie
                  fra i miei incubi notturni
                  fra i miei sbagli quotidiani.

                  Una ragione per il tutto:
                  per ogni lacrima
                  per ogni sorriso
                  per ogni violenza.

                  Contemplando
                  ogni situazione.
                  Messa a dura prova
                  miliardi di volte.

                  Una ragione per tutto
                  non c'è stato.
                  L'ingiusto è rimasto ingiusto
                  I torti ricevuti sono rimaste
                  ferite aperte.

                  Alcune domande
                  restano senza risposte,
                  sarà così...
                  forse per l'eternità.
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