Poesie personali


Scritta da: Rossella Di Venti
in Poesie (Poesie personali)

Parole mute

Siamo parole mute
incapaci di gridare ciò
che la nostra anima ha da tempo smesso di rivelare.
Silenzi senza tempo
attanagliano le nostre menti
mentre rumori assordanti
invadono i nostri cuori turbolenti.
Siamo un contrasto eterno
di musica e rumore
ma sappiamo benissimo
ciò che è nascosto in fondo al nostro cuore.
Composta mercoledì 4 maggio 2016
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)

    Un nuovo anno

    Le nuvole sono solo giochi divini
    usando pennelli regalati al vento
    colori depositati su tavolozze eteree
    con un semplice sorriso di Dio.

    Giocano nel cielo a nascondiglio
    corrono dietro tempeste di furore
    stracciano i loro veli per vestire i tuoni
    illuminano il viso con lampi a colori.

    Le nuvole sono le pagine scritte
    della più grande enciclopedia terrestre
    dove i pittori morti non si ripetono mai
    sia nei disegni che nei colori.

    Il padrone delle nuvole è il Padre
    di tutti i pittori morti e loro amanti
    che gettano colori e sogni
    sulle aurore e tramonti
    sui fiori e sui monti.

    Le nuvole ci accompagnano nel cielo
    dalla nostra nascita al funerale
    i nostri occhi sanno leggerle
    sia di giorno che di notte:
    non ci resta che seguirle
    per darle l'ultimo bacio
    prima di morire.
    Composta lunedì 28 maggio 2018
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Il mese di Aprile di quest'anno
      è venuto pieno d'acqua
      lavando strade polverose
      occhi stanchi di contadini
      riempiendo letti di fiumi aridi
      dopo una siccità dovuta
      a un castigo all'uomo
      che distrugge il suo Giardino.

      Con lo sguardo rivolto al cielo
      il contadino ringrazia Dio
      con una lacrima sul viso
      gocce che lavano il giorno
      racchiuso in mani callose
      dove nascerà una rosa
      rossa d'amore.

      Quest'anno la rosa non avrà spine
      il cuore batterà tranquillo
      i tramonti saranno colorati
      come gli occhi della mamma
      quando nasce un figlio.

      Nuvole, pioggia e cielo
      amici di chi lavora la terra
      con gli occhi rivolti al solco
      una pregiera sulle labbra
      nasce spontanea
      per amare e sognare.
      Composta martedì 1 maggio 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Sull'orlo di una pozzanghera
        mi sono fermato, specchiato e meditato:

        era piena di acqua piovana
        con tre lumache morte
        un fuscello come barca
        era la salvezza di una formica
        in attesa del venticello
        per portarla alla riva.

        Sul bordo una margheritina bianca
        splendida si inchinava ammirando
        il cielo azzurro nell'acqua
        con le piccole nuvole del cielo
        che allegre si spostavano.

        Cielo, terra e acqua
        tre elementi primordiali
        per sorridere, sognare e meditare
        sul nostro breve viaggio terrenale.

        Da bambino ho appreso a leggere
        le piccole cose, a sentire il bisbiglio
        dell'universo che ci culla
        per navigare insieme
        in questo creato immenso
        pieno di tanti esseri viventi
        ciascuno con i suoi misteri
        racchiusi nel silenzio.
        Composta giovedì 5 aprile 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Il pomeriggio è pieno di voci bianche
          che strillano dietro un pallone
          facendo gol a porta vuota
          mentre il portiere gioca
          col suo chihuahua.

          Quanti calci al povero pallone
          lanciato al cielo per captare forze
          lanciandolo poi nel rettangolo
          di tre pali di legno
          per sentire l'ululo
          della gente.

          Dal mio balcone ammiro il gioco dei bimbi
          correre dietro un piccolo mappamondo
          preso a calci e gridi della folla
          che segue la geometria del gioco
          con il cuore che batte
          e bocca aperta
          che non perdona.
          Composta mercoledì 30 maggio 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Il cielo è trafitto da aghi di pini
            spazzati dalla bufera notturna
            scaraventata fuori da caverne celesti
            dove dimorano i demoni della tempesta.

            Nessuno direbbe che siamo in primavera
            a metà aprile con questo cielo
            pieno di acqua e nuvole al vento
            fuggendo in un cielo con colori d'inverno.

            Gli dèi del cielo e della terra sono in guerra
            inverno e primavera hanno occhi bendati
            fiori e uccelli né sbocciano né cantano
            con questo freddo polare.

            Spero respirare sotto un cielo azzurro
            con un sole brillante senza ostacoli
            per inondarmi in prati di fiori
            con papaveri rossi sotto il cielo
            profumando il mondo
            in cui cantiamo.
            Composta venerdì 20 aprile 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              L'ombra della notte tace
              ascoltando il cinquettio dei passerotti
              richiamando le compagne al nido
              mentre gli uomini stanchi
              entrano in casa
              baciando moglie e bambini.

              Le ombre scendono silenziose
              coprendo muri di graffiti
              nuove biblioteche pubbliche
              aperte di giorno
              mentre di notte si scrive.

              Sono messaggi senza volti
              gridi nati da cuori rotti
              dolori infranti dall'indifferenza
              lingue mute senza più voce
              di gente già morta
              senza un fiore.

              La notte assimila tutti nel buio
              molti occhi sono aperti
              sognando giorni migliori
              in attesa che l'ombra
              si trasformi in pane
              almeno per domani.
              Composta sabato 12 maggio 2018
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)

                Piena del fiume Ebro

                Il fiume scende con furore
                sotto un cielo che gioca a nascondiglio
                con le nuvole biricchine di primavera
                amiche ancora dell'inverno
                con un piede su prati verdi
                con fiori multicolori
                e pioggia a catinelle.

                L'acqua del fiume trasporta voci di montagna
                tronchi di alberi antichi galleggiando
                terra rosicchiata ai campi arati
                ansia della gente che vive sulle rive
                con il fragore violento
                che tutto trascina.

                Il fiume va educato come i bambini
                se vogliamo convivere con lui.
                Dobbiamo dargli la sua libertà
                con confini determinati
                altrimenti ci divora
                insieme all'arca
                di Noè.
                Composta lunedì 16 aprile 2018
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