Poesie personali


Scritta da: nina.*
in Poesie (Poesie personali)

La giostra della Vita

Sulla strada della mia Vita
io mi volto,
vedo quel lungo manto che copre
quei petali bianchi.
Girandomi intorno
vedo la gente
le loro mani implorano il mio cammino,
i lori pianti di gioie.
Mi sono ritrovata di stelle colorate
come i giorni allegri.
Guardo negli occhi un manto
di petali che volano.
La ruota gira,
sentirsi in pieno delle mie forze,
sentirsi appena nati.
No... son viva chi?
Girandoti male, un dito puntato
nella tua vera realtà.
Senti la Vita che non ricorrerai più.
Uno schiaffo,
sentire la cruda realtà dei tuoi anni.
Un ninnaro, prende il tuo posto.
Tira il tuo strascico manto
sino a superarti.
È, la giostra della Vita
La tua.
Composta venerdì 23 aprile 2010
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    Scritta da: nina.*
    in Poesie (Poesie personali)

    Racconto di un pagliaccio

    Diverto i bambini, faccio ridere i grandi.
    Nel mio circo il buffo sono io,
    mi trucco, i miei colori sono vistosi,
    caldi, allegri come il mio vestito.
    Sono povero, se potessi vi regalerei
    le stelle che ridono ed il sole che li illumina,
    con la luna che sorride.
    Il mio vestiario è largo, per riempirlo
    dei vostri baci e della vostra allegria.
    Chi son io se non un pagliaccio,
    non ho bisogno di imparare la parte
    per farvi ridere.
    Datemi solo il pubblico,
    e il resto viene da se.
    Non lanciatemi rose, le spine potrebbero ferirmi,
    lanciatemi secchi di coriandoli colorati!
    Lanciateli verso l'alto,
    vedrete scendere a pioggia tante stelle,
    ed io lì ad accoglierli
    con le mani in tasca e il naso all'insù.
    Sono solo un povero pagliaccio,
    non struccate la mia maschera,
    lasciatemela ancora un po',
    non tentate di scoprire il mio io.
    Io sono voi, la vostra gioia e il vostro dolore,
    l'allegria e la tristezza vostre.
    Ma... non pensateci, guardatemi
    sono un pa... gliac... cio,
    forza, cosa aspettate!
    Son qui nel mio circo
    con una sfera di luce
    che mi illumina.
    Son un signore,
    non porto la tuba né il bastone,
    ma un unico fiore
    all'occhiello.
    Composta venerdì 23 aprile 2010
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      Scritta da: Julia
      in Poesie (Poesie personali)

      Una preghiera, forse...

      Padre nostro,
      coi figli nei mattatoi
      a render civili guerre incivili
      e a versar lacrime a fiumi in piena.

      Tu sei nei cieli...
      ... e la terra madre ingoia
      ed una sigaretta val la vita.
      E molte figlie-sgualdrine da farti pena.

      Sia santificato il nome tuo...
      da noi poveri diavoli parcheggiati,
      che fingiamo danze soavi
      tra giostre e crisi matrimoniali.

      Rimetti a noi i nostri debiti...
      che quaggiù non fa sconti nessuno,
      e ai debitori li rimettiamo noi come usurai
      poi ci pentiamo, ma è cosa fatta.

      Non ci indurre in tentazione...
      ce ne sono sin troppe da dirsi,
      che la serenità è un'utopia e noi...
      ... noi non smettiamo di sognare.

      Liberaci dal male...
      Semmai riuscissi a prender le nostre mani
      semmai dal suo fascino ci liberassi
      e soldi, invidie, lerci materassi...
      ... ci vedono latrare come cani.

      Tu sai, il Male fa male... e
      difficilmente ti lascia uscire...
      Composta giovedì 22 aprile 2010
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        Scritta da: Luca Ferrè
        in Poesie (Poesie personali)

        Avrei voluto

        Avrei voluto stringerti
        Per l'eternità
        Ma non credo sarebbe stato sufficiente
        Avrei voluto baciarti
        Una volta ancora
        Ma Non credo sarebbe
        Stato sufficiente
        Avrei voluto coccolarti
        Incollando le mie dita per sempre alla tua pelle liscia
        Ma non credo sarebbe stato sufficiente
        Avrei voluto nascondere i tuoi occhi profondi dentro ai miei
        Ma non credo sarebbe stato sufficiente
        Avrei voluto rapire i tuoi sospiri infiniti
        Ma non credo sarebbe stato sufficiente
        Avrei voluto conservare le tue lacrime pesanti
        e le tue risate luminose
        Ma non sarebbe stato sufficiente
        Avrei voluto sorseggiare
        Ogni goccia della tua vita
        Ma non sarebbe stato sufficiente
        Avrei voluto adorarti
        Come una dea immortale
        Ma non credo sarebbe stato sufficiente
        Vorrei avere e vorrei essere...
        Vorrei noi...
        Per sempre...
        Dimmi te amore mio
        se tutto questo è sufficiente...
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          Scritta da: SweetNovember
          in Poesie (Poesie personali)

          Debito d'origine

          Sulle cime innevate
          ai confini
          della libertà
          e dentro
          ai suoi occhi
          ho visto
          la realtà finire.

          Nella notte più buia
          ai limiti
          della semplicità
          e in fondo
          al suo cuore
          ho visto
          l'umiltà fiorire.

          E nel pieno silenzio
          di questa vita
          tra stelle cadenti
          e pensieri d'amore,
          la sua energia
          infinita
          con grazia ho toccato,
          riscoprendo sempre
          il sorriso vero
          luccicante d'eterno
          di una serena buona
          madre.
          Composta nel aprile 2010
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            Scritta da: Gianluca Menegazzo
            in Poesie (Poesie personali)

            L'inizio della fine

            Era una bella giornata così semplice così normale,
            d'improvviso la luce si spense
            come se un sonno improvviso ha colpito i miei pensieri
            con la differenza che gli occhi sono aperti
            ma cosa succede, ho paura
            le gambe crollano, lo sforzo di tenerle tese è immane
            vedo davanti gli occhi il pavimento che si avvicina
            le braccia non si alzano
            sono caduto
            sento il freddo sul viso
            non ho sentito l'impatto
            la respirazione è strana
            non controllo più il mio corpo
            ho paura
            il cuore batte ma molto irregolare
            gli occhi si stanno chiudendo
            non posso controllare neanche quelli
            mi gira tutto quanto
            sento lo stomaco in gola
            la pelle mi brucia
            il silenzio totale copre il mio dolore
            sento che grido di forza ma non esce niente
            il fiato si accorcia sempre di più
            ora sono senza respiro
            a provo ad alzare le spalle.
            Composta giovedì 22 aprile 2010
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              Scritta da: Fiore1961
              in Poesie (Poesie personali)
              Il mio pensiero si ferma spesso sulla soglia della coscienza, che è dura da attraversare.
              A volte aspetto solo di ascoltarne la voce, che non sempre si fa sentire.
              Le mie recriminazioni sono forse figlie apocrife di una realtà virtuale, che si bea della sua sicurezza.
              Non raccolgo foglie e fiori di assenzio per farne bevanda che possa farmi perdere la testa nei momenti che contano.
              Ed è così che invece ascolto, ascolto e ascolto tutto il nulla che riesco a sentire.
              Composta mercoledì 21 aprile 2010
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                Scritta da: duska
                in Poesie (Poesie personali)

                È solo per amore

                Quando i miei occhi penetrano
                il tuo sguardo fino a leggerti dentro,
                è solo per amore.

                E mai vorrei vedere quei rivoli bianchi
                che occhio distratto non coglie
                che scendono piano sul volto
                e, come perle trasparenti,
                ti sfiorano calde le mani; e che lasci
                dissolvere distratto nel nulla.

                E mai vorrei sentire il tuo pianto
                non pianto, le grida soffocate,
                senza ali,
                che riescono a squarciare il cielo.

                È solo per amore che il mio amore
                ruba il tuo pianto al vento,
                muta le tue lacrime in musica,
                che riconduco a te:

                Per alleggerire la tua anima fragile.
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                  Scritta da: duska
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Sotto lo stesso cielo, sopra la stessa terra

                  Oggi mi son vestita da Pierrot.

                  Ho riposto la maschera di Arlecchino
                  e Pulcinella; e Colombina, pure quella.

                  Nell'aria limpida del mattino
                  mi son seduta ai margini del mondo
                  per osservare la vita che s'alza.

                  Uomini come formiche
                  spuntano veloci da ogni angolo.
                  Volti grigi senza sorrisi
                  su gambe, come bielle svelte,
                  s'alternano al suolo senza sfiorarsi.
                  Occhi assenti, labbra tirate, cervelli ingabbiati:
                  inizia la corsa.

                  Tutti uguali camuffati
                  tutti uguali a camminare
                  tutti pronti a sopraffare
                  tutti pronti a condannare
                  tutti in fila per pregare
                  tutti pronti a sparare
                  tutti uguali ad assicurare
                  con i bla bla bla e l'amore a parole...

                  Piangi Pierrot, piangi e cancella
                  quelle finte lacrime nere col tuo dolore.

                  E tu, uomo: rallenta la corsa,
                  china la testa sulle tue spalle... e rifletti.

                  Guardati accanto: c'è una mano protesa,
                  scambia un sorriso col suo dolore.

                  Riannoda i sogni persi nel gelo
                  e falli volare alto come libellule.

                  Ritroverai così lo slancio d'un sorriso
                  seppellirai l'inganno e solo allora la vita
                  sarà vera festa:

                  d'Amore, generosità e... leggerezza.

                  E tu, tu sarai uno diverso.
                  Non più uno fra tanti nell'universo!
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