Poesie personali


Scritta da: duska
in Poesie (Poesie personali)

Sogno di un'estate lontana (La trebbia)

Sogno di un'estate lontana
tra sogni sognati e fasci di
grano ammucchiati

Mani operose
spighe mutate
steli di paglia
sull'aia recisi
raggi di sole
che brucia

Fiume dorato
di chicchi veloci
vien giù dalla trebbia
cantando
e nuvola leggera
di polvere odorosa
nell'aria sospesa

Lunghi crepuscoli festosi

Gridi di bimbi
suoni di tamburelli
musica tremula
di fisarmonica
intrecci di balli
e cuori palpitanti

Sogno di un'estate lontana
caldo soffio di un giorno generoso
mai più ritrovato.
Composta lunedì 21 luglio 2003
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    Scritta da: CHIARA MELETTI
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti aspetto

    Ti aspetto in silenzio
    con gli occhi chiusi
    e le porte del mio cuore
    spalancate...
    Ti aspetto senza fretta
    con un caldo sorriso
    e un abbraccio pronto
    a stringerti...
    Ti aspetto serena
    con l'animo felice
    e il cuore in festa...
    Anche se di che tu
    non verrai!
    Composta mercoledì 21 aprile 2010
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      Scritta da: Fiore1961
      in Poesie (Poesie personali)

      Marianne

      Lungo la Senna in una notte d'agosto
      insieme agli amici passeggiavo distratto,
      distratto com'ero da quell'atmosfera
      che solo Parigi sa rendere magica.

      Gli sciocchi discorsi all'improvviso
      sono interrotti da un fugace apparire
      di una visione di donna che solinga
      attraversa la magica riva.

      Che faccio? Mi butto? Pensavo tra me,
      io quella donna la devo conoscere.
      Mi abbandono all'istinto
      e la seguo sicuro.

      La scusa è banale, ma tant'è che basta,
      lei mi si apre coi suoi modi forbiti.
      I suoi capelli... ramati
      smeraldo i suoi occhi, o Dio che belli!

      Insieme camminammo stretti per mano
      non so quanto né so per dove.
      I miei amici dimenticati li avevo,
      ormai non c'era nient'altro che lei.

      Notte sempre sognata in una vita noiosa
      notte piena di incredibili emozioni
      notte che solo Parigi può propiziare
      notte che l'amor di una vita sai regalare.

      Giù sulla Senna sopra una panca
      stretti e avvinghiati in dolci effusioni
      attraverso gli sguardi di mille viandanti
      si concretava il sogno in un magico rito.

      Se Musa esiste e l'artista ispira
      se il sogno diventa a volte realtà
      questo sei tu per me, Marianne
      e vivi sempre nel mio presente.
      Composta mercoledì 20 settembre 1989
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        Scritta da: Fiore1961
        in Poesie (Poesie personali)

        Amare una città

        Non lontano dal mare
        che un tiranno a te
        volea portare,

        ai piedi di monti
        che la tua sicurezza
        sembran vegliare,

        riempi la valle
        con il tuo labirinto
        di strade e palazzi.

        No, tu non sei la mia città.
        Non hai visto i miei primi guaiti,
        non vedrai il mio estremo sospiro.

        Ma come donna che incontri per caso
        cingendoti subito il cuore
        così ha preso l'anima mia.

        Tra tutta questa confusione
        t'ho sposata e solo per te
        io, resistendo, vivo.
        Composta sabato 7 giugno 1980
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          Scritta da: Violina Sirola
          in Poesie (Poesie personali)

          Vero/falso

          È falso il buco nero
          attira, affascina si fa vero.
          Un falso paesaggio di neve
          copre l'ossatura del sistema
          logico dell'interesse.
          Il contadino vende i prodotti
          della terra, l'allevatore vende
          le bestie per il macello
          lo Stato alleva i suoi
          soldati per la guerra.
          Gli ideali sono veri
          chi conduce il gioco non riesce a
          sottrarsi al buco nero
          l'occhio di Dio è riflesso nello specchio.
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            Scritta da: Fiore1961
            in Poesie (Poesie personali)

            Noi Vichinghi

            Noi Vichinghi non temiamo
            né la lotta né il dolore,
            ma da sempre noi lottiamo
            con più forza e più vigore.

            Siamo intrepidi guerrieri
            e grandi esploratori
            alla meta arriveremo
            e ogni ostacolo abbatteremo.

            Noi Vichinghi siamo fieri
            e tutti quanti uguali
            siamo grandi combattenti
            con le armi in mezzo ai denti.

            Se non vuoi farci passare
            né per terra né per mare
            con potenti motori
            passeranno i nostri cuori.

            Dai primordi ai nostri tempi
            non ci siam fermati mai,
            non ci bastano i decori
            ma vogliamo nuovi allori.

            Noi Vichinghi voleremo
            sempre verso l'infinito
            e tutti ricorderanno
            le nostre gesta e il nostro mito.
            Composta venerdì 16 marzo 1984
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              Scritta da: Fiore1961
              in Poesie (Poesie personali)

              Il lavoro

              Che bello ho un lavoro!
              Si ho proprio un lavoro.
              È strano ma ancora non ci credo
              all'idea non sono ancora abituato.

              Non pilota né meccanico,
              non attore né calciatore,
              come sognavo da bambino,
              ma solo un impiegato.

              Ma dopo un breve meditar
              si fa strada una certezza:
              il lavoro è tutto uguale,
              or lo so e meno male!
              Composta mercoledì 27 aprile 1988
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                Scritta da: Antonio Spagnuolo
                in Poesie (Poesie personali)

                Onde

                Ripeterai alle onde catturate in un tempo,
                quando il sole infiammava fantasmi,
                per incominciare a credere che non tutto
                è misteriosamente scomparso fra le immagini
                esaurite.
                Più lieve il crepuscolo diluisce i colori della memoria:
                un lieve sogno lasciato a riposare
                la contraddizione che divideva il segreto
                delle giovani membra.
                Ora inseguo il sorriso, vagabondo,
                per una brevità che mi confonde,
                e qui, per qualche tocco, il respiro increspa
                scivolando alle parole ripetute inutilmente
                da un'attesa insicura.
                Non posso riprendere abbandoni
                fra le tue morbide curve
                e riallacciare il canto in cui tuffare
                ogni silenzio.
                Composta mercoledì 10 marzo 2010
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                  Scritta da: Francesca Burgio
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Povera terra

                  Povera terra
                  triste ed affaticata
                  mostra le sue piaghe sconsolata.

                  Povera terra
                  quell'uomo la costringe a nutrirsi di veleni
                  sprecando ogni giorno le sue risorse senza pensieri.

                  Povera terra
                  era bella, selvaggia...
                  sempre speranzosa di donare,
                  quell'uomo non si arrende è un continuo rubare
                  a quella bellezza soave e naturale.

                  Povera terra
                  non so quando ti arrabbierai
                  ma so che un giorno ti libererai
                  da noi uomini ingrati che nell'esasperazione
                  sfruttiamo il tuo dolore.
                  Composta martedì 20 aprile 2010
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