Poesie personali


Scritta da: Cristoforo De Vivo
in Poesie (Poesie personali)

Anche la morte può avere un sorriso

Volto felice il tuo prima di morire
guardavi me che piangendo speravo
non lasciare che ti portino via
non lasciare che mi lascino sola
ridendo tu in un filo di voce
lasciasti la vita per iniziare la morte
morte che parola non è altro che vita
lontana dal tempo, lontana da tutto
troverai te stesso dal giorno del lutto
c'era un biglietto che avevi lasciato
prima di morire sul letto pacato
scrissi delle chiare precise parole:
lascio la triste vita, sperando che un giorno
il mio ultimo sorriso dia a te conforto,
magari non ora ma un giorno capirai
che quando riderai paura non avrai.
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    Scritta da: sintagma
    in Poesie (Poesie personali)
    Voglio dirti gli ultimi versi
    ora che un nuovo amore ti accende
    e che questa primavera ti allontana da me
    per sempre con il grido di una rondine.
    Un cuore di poeta a un cuore di poeta.
    Voglio dirti, che ancora sogno
    un bambino sdentato che mi sorride
    sulle ginocchia.
    Ma la mia sedia è vecchia,
    la mia stanza troppo vuota e
    nemmeno un raggio di sole
    filtra dalle finestre.
    Questo bambino ride in ombra
    a una madre cieca.
    Perché come Psiche, tracciai nel buio
    i contorni del tuo viso ma non fui paga,
    e volli vedere l'amore.
    Ma lo scotto per troppo desiderio
    fu una meraviglia da deliquio, una lacrima
    di candela, l'amore ferito e offeso, e
    una freccia conficcata nelle pupille.
    Come farò, senza rivedere i tuoi occhi?
    Voglio dirti, che quando il glicine
    si piega sotto la sua cascata di fiori,
    io penso al tuo corpo gravido di dolcezza,
    pesante come un grappolo d'uva dalla vite.
    Ho vendemmiato i tuoi pensieri con vergini mani,
    assaporato le tue parole, che erano canti,
    in ascolti pieni di silenzi adoranti.
    Così, in qualche modo, ti ho avuto.
    Voglio dirti, che come un lombrico,
    hai scavato un cunicolo profondo
    nell'anima perché il vento potesse
    suonarci attraverso; mi hai reso flauto
    delle tue melodie.
    Vedi, nasciamo nudi e quando moriamo,
    siamo pieni di vesti.
    Si preoccupano costantemente di vestirsi,
    ma io voglio vivere e morire come sono nata: nuda.
    Tu mi hai spogliata di difese inutili, esposta
    al freddo della verità che ci assidera le mani:
    siamo esseri fragili.
    Perciò, voglio dirti grazie negli ultimi versi
    ora che un nuovo amore ti accende e
    che questa primavera ti allontana da me per sempre
    con il grido di una rondine.
    Non dirmi di essere serena.
    Ora voglio solo disperdermi nell'aria
    con il fumo di una sigaretta.
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      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Devo vedere il mare

      Devo vedere il mare,
      l'accavallarsi delle onde,
      il fugace volo dei gabbiani
      la sua onirica immensità.

      Devo sentire il suo fragore,
      la sua voce che sussurra
      dolci frasi d'amre,
      parole ardenti di vita: di felicità.

      Devo sentire il suo profumo
      il suo odore, la sua sessualità
      androgena la sua vitalità,
      i suoi colori la sua camaleontica
      armonia, la sua collera di tremenda
      angosciante bellezza.

      Devo vedere il mare
      per immaginare l'immortalità di Dio.
      Composta nel novembre 2009
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        Scritta da: dax
        in Poesie (Poesie personali)
        Sento la morte prendermi le mani,
        il suo gelo raffreddda le palme,
        le dita arrancano la sferzante aria.

        Sento il silenzio, l'assenza del futuro
        turbare i miei pensieri, i miei sonni.

        Sento la mia voce chiamarmi
        dal prato dei ricordi,
        dal profondodel passato,
        dall'assurdità del tempo.

        Terrra terra primordiale,
        accogli il mio stanco corpo,
        le mie speranze infrante,
        i miei sogni abortiti.

        Terra terra assoluta madre,
        possessiva madre, amorosa madre.

        Terra terra consolatrice
        che tutti accogli, che tutti ami,
        che tutti liberi dal peso del tempo,
        dalla zavorra dei ricordi,
        dal rimorso del peccato,
        dall'inutilità della vita.
        Composta nel marzo 2010
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          Scritta da: Roberto Garro
          in Poesie (Poesie personali)
          In qualunque posto andrò
          una parte di lei sarà sempre in me
          ed in segreto, nel silenzio, in questo luogo
          continuerò ad amarla
          anche se sono stato ciò che sono stato
          anche se sono maledetto.
          Spero che ovunque lei sia
          possa perdonare il male che le ho fatto
          perché la carne si corrompe
          diventa polvere...
          ma questo amore non muore mai.
          Composta nel giugno 2008
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            Scritta da: Roberto Garro
            in Poesie (Poesie personali)
            Dio
            dammi la capacità di riconoscere il giusto
            la forza di sceglierlo
            e la volontà di perseguirlo.
            Dammi la pazienza
            di sopportare le cose che non posso cambiare
            il coraggio
            di cambiare quelle che posso
            e la saggezza di capirne la differenza
            Un giorno alla volta
            per il resto della mia vita.
            Senza avere mai più paura.
            Composta nel ottobre 2005
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie personali)

              Te ne vai

              Ora che te ne vai
              senza farti una ragione vera
              non tornare indietro
              non ti voltare
              non c'è più nessuna stella per te
              vola,
              verso quel tramonto tanto atteso
              osserva quella luce è fermati
              osserva l'orizzonte
              ascolta il vento ti porterà nei miei sogni
              ora dammi indietro la mia alba
              respira forte e
              vattene via
              senza far rumore dalla vita mia,
              siamo andati in culo al mondo
              e ci sono finito dentro
              per amarti da lontano
              in questo giorno
              ormai lontano.
              Composta sabato 24 aprile 2010
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