Scritta da: Alessandra Brisotto
in Poesie (Poesie personali)
Natale
Mistero a vanvera.
Carillon di legno
prima del giro.
Arancia intatta
ancora.
Il panettone grande.
Finestra nebbia.
Pigiama caldo.
Manine.
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Mistero a vanvera.
Carillon di legno
prima del giro.
Arancia intatta
ancora.
Il panettone grande.
Finestra nebbia.
Pigiama caldo.
Manine.
Son tempi che mai più l'ho ritrovata,
la felicità che mi è stata rubata.
Mentre lacrime scendono lentamente,
avvien il risveglio con il passato nella mente.
Solo nebbia vedo nella mia cucina,
mentre preparo la colazione l'addì mattina.
Attendo il suono del caffè sul fornello,
mentre mi reggo tristemente contro il lavello.
Sperando il ritorno della fu mia amata,
riflette nel cristallo la mia anima rifiutata.
Alzo la testa verso il soffitto,
ascoltando la voce del mio petto.
I secondi scandisce il cuore pulsando,
di remoti ricordi egli sta vivendo.
La malinconia spingo a divenir di ieri,
così mi costringo di sorridenti pensieri.
Rassegnarmi con un sospiro debbo, a capo chino,
questo oramai il mio risveglio mattutino.
18 dicembre 2011
Un romantico perso nei tempi.
I mesi passano veloci, oggi e il quinto mese e il dodicesimo giorno,
sei volata in cielo sembrava un sogno,
fra dieci giorni sarà Natale,
il primo dei tanti giorni gioiosi che si trasformeranno in un vuoto incolmabile, perché manchi ai tuoi cari, ai tuoi genitori, ai tuoi amici, ai tuoi conoscenti!
Purtroppo non puoi ritornare, ci rimane solo il tuo dolce ricordo da persona speciale!
Tutti i giorni e tutte le ore chi ti conosce ti scrive col cuore,
si vede che il pensiero per te è vivo e non muore.
Ci rimane solo di pensare e ripensare che in cielo c'e una persona speciale!
Ciao angioletto.
Non temere:
eternamente giovane
lui
è rimasto nel ricordo.
Non una ruga
ha segnato il suo volto,
mai
il peso e l'amarezza degli anni
hai letto nel suo sguardo.
Mai.
Già, mai...
Cosa te ne importa?
Cosa può importarti
di vane parole che
inutilmente (forse)
vorrebbero dare lenimento
alle ferite,
sprazzi di luce
a un buio profondo
rimpianto?
Vedo già l'ombra e l'impotenza
di un lungo dolore
nei tuoi occhi
mentre leggi i versi
antichi, che mai
a nessuno
hanno dato conforto:
"Quem di diligunt
adulescens moritur".
Non oso sfiorarti, amore,
per paura che tu possa svanire.
Come un sogno alle prime luci del mattino
che, lentamente,
si dissolve al risveglio.
Con forza le onde si abbattono
contro il terraglio a stanare
antichi ricordi di fango e di grida.
Vorticose emozioni tracimano
dalla diga del silenzio
a reclamare respiri di presenza.
Mi stupisce il tuo essere complesso, a tratti misterioso
ma allo stesso tempo limpido nelle tue manifestazioni.
Stare vicino a te è rassicurante come un caldo abbraccio...
Traspare un senso materno che da sempre fa parte di te.
Adoro il tuo essere donna in ogni secondo della giornata...
Il tuo incedere leggero su tacchi altissimi libera il mio istinto.
Opera d'arte senza tempo ai miei occhi e musa ispiratrice
per il cuore e la mente.
Il tuo sguardo malizioso accende in me il fuoco che ho dentro
e il desiderio di scatenare la passione nel tuo essere.
In me rimane il solco della traccia di te.
Chi potrà mai dire di loro,
se non scogli, e scale,
e polverose strade /camminate a stento/
Il futuro fu il presente,
vissuto a gocce, tremolanti,
infilando le ore nei rottami sparsi,
sulla piazza deserta dei valori umani
Che significato avessero dato
al loro sopravvivere, cibandosi di loro stessi
nell'ingenuo intento di fondere anime livide,
resta un nodo che non scioglierà alcuno.
La distrazione di sentimenti
dal passato remoto,
usati, accartocciati, inservibili,
fermarono l'orologio alla prima ora
Il resto è storia che non ha lasciato segno,
ma tagli e scorie non riciclabili
Di tutte le misere storie moribonde,
fu la più tenace
Morì per mancanza d'umiltà,
lasciata vagare sola,
tra le distese verdi degli ulivi
Vicino al mare.
Quando l'incoscienza
è una misura dell'amore
forse si è coscienti.
L'amore è divino...
riporta alle anime immemori la loro natura d'eterno,
a un'effimera esistenza offre l'immortalità.
Istanti di infinito a illuminare lo spirito.
... l'amore è terreno.
Un'estasi adrenalinica che sa di follia.
Sguardi...
che disegnano il perimetro del peccato
tra i sentieri della carne,
labbra... che si perdono sulle labbra...
Simbiosi.
L'amore è il fuoco che divampa
quando il soffio di Dio incontra la scintilla del Diavolo.
L'amore è un tango improvvisato
dove Bene e Male si ritrovano a guardarsi, a sfiorarsi...
consapevoli, nella penombra, di vivere e morire
l'uno dell'altro, l'uno nell'altro.
Come la resa violacea della tempera blu alla corte del rosso.
Perché Amore è giusto, e anche se sbaglia è Amore.
Amore è beatitudine, o forse è un'illusione.
Amore è nelle piccole cose. Amore a volte è dolore.
Ma Amore è anche fede. Amore è passione.
Amore è lacrime. Amore è colore.
Amore è nel mezzo, tra cielo e terra,
è paradiso e inferno.
L'amore è a metà, tra uomo e donna
e a volte sfida persino l'artificio del tempo.
Pensando al tuo che giammai fosti mio, ricordo mi guarda, denso del tuo Amore.