Poesie generazionali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie generazionali)

Sulla pelle di chi

C'è chi il capo (senno) l'ha perso per
strada ed è una testa di cavolo (smarrito)
ovunque vada (i migranti che si sono fatti
imboccare per chiedere risarcimento nave
diciotti), infatti non ha chiaro, bene, il
concetto di patria, sennò avrebbe
considerazione, anche sol di un granello,
di quella italica ghiaia (suolo). Par che a
lor interessino i soldi, in realtà mica san
fare bene i loro conti (l'integrazione
infatti ne va a discapito). Perché in fondo
a pagar quegli sghei (soldi) è il popolo
italiano, ma... non importa, lui si sente
africano. Così per aver visibilità, ma solo
di un poco, si rischia (partito) di fare la
fine del topo (rosicchiare). E se la cosa
va avanti a catena (altri casi), il buon
senso (consenso) allora vedrai come
scema. E pure questo è il sentire della
gente comune, cioè che, a suon di
forzare, si rompe la fune.
Composta venerdì 22 febbraio 2019
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Sole the end di febbraio

    Ultimi residui
    Di febbraio,
    albori di primavera,
    sapore d'inizio,
    l'aria sa di frescura,
    di risveglio,
    di ripresa,
    ritorna il tepore
    tiepido
    del sole,
    primavera nell'aria,
    stagione si così primigenia,
    virgulta
    e deliziosa,
    tenue e delicata,
    con un sole tiepido e insistente,
    e hai voglia di togliere la giacca,
    di camminare a piedi nudi
    nei prati,
    di respirare,
    dimenticare,
    non pensare,
    fregartene,
    sole tiepido.
    Composta giovedì 28 febbraio 2019
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Tutto cambia

      Il mondo,
      il mondo è cambiato,
      è cambiato;
      sembrava ieri,
      che eri piccolo
      e imberbe,
      a spasso sul lungo mare,
      coi cuginetti,
      e tutto sapeva di sale e
      iodio nell'aria,
      e tutto pareva
      andasse a gonfie vele,
      e allora non c'erano problemi,
      e adesso sei qui,
      gli anni schizzati via,
      la gioventù al termine,
      vita breve,
      il mondo è cambiato,
      ma il mondo è cambiato.
      Composta giovedì 28 febbraio 2019
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Chicchi di caffè

        Gli uomini di questa società
        Odierna,
        sono come i chicchi di caffè,
        sono costretti a ballare e saltare,
        sgomitare
        e bestemmiare da un sistema sociale squallido
        e oppressivo,
        che ti toglie la libertà,
        e ti carica di pesi onerosi,
        per tutta l'esistenza,
        senza darti poco o nulla,
        e il sistema è una macina che schiaccia,
        un po' tutti,
        più o meno malamente,
        sotto il fardello,
        dei condizionamenti e
        degli obblighi sociali,
        e ti fa sacramentare e
        vivere malamente tutta la vita,
        e cercano di f arti correre e sgomitare,
        come un somaro da tiro;
        al diavolo tutto questo,
        non corro e non mi muovo,
        alla larga dalla macina sociale,
        non ci sono,
        resto in casa.
        Composta mercoledì 27 febbraio 2019
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Passa la vita

          Passa questa mia età
          non più nova,
          non più il verde della gioventù,
          ma i capelli canuti
          e la pelle non è più fresca;
          la bellezza è tutta del mattino,
          quando avevi la salute ferma
          e vigorosa,
          e non avevi stanchezza,
          non dubbi,
          non acciacchi;
          andavi,
          facevi,
          e la forza era in te,
          ogni giorno era cheto
          e tranquillo,
          ed eri sicuro,
          non conoscevi i malesseri
          e la tristezza,
          la solitudine,
          il dolore di restare solo;
          passa,
          passa tutto in fretta,
          passa.
          Composta martedì 26 febbraio 2019
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Libertà in ogni istante

            Libertà
            che ho nelle vene,
            libertà
            nella mia vita,
            libertà che cerco
            ogni giorno,
            libertà in faccia
            a certa gente,
            che voglio solo
            controllare,
            ed esercitare il comando;
            libertà dagli ignoranti,
            dalle opinioni idiote
            e vacue,
            libertà,
            da chi crede che rinuncio,
            invece no,
            me ne frego sempre più;
            libertà per me stesso,
            nella mia vita,
            nei miei pensieri,
            libertà che è libertà.
            Composta martedì 26 febbraio 2019
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Tempo andato

              Adesso che non sono più virgulto,
              che non sono più
              di verde età,
              mi rendo conto,
              del tempo volato,
              degli anni al vento,
              delle cose successe,
              che non tornano;
              adesso, che la gioventù
              è un sogno appassito,
              anche adesso,
              non mi pento di niente,
              e continuo a ribellarmi,
              a cercare una vita libera,
              a modo mio,
              libertà,
              libertà,
              ad ogni costo,
              libertà ogni giorno,
              libertà da difendere,
              che non è mai certa,
              non è mai sicura,
              come un fazzoletto in tasca;
              libertà che è libertà.
              Composta lunedì 25 febbraio 2019
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Sole a febbraio

                L'oscura tenebra,
                viene meno,
                al fare del mattino,
                si rischiara la volta
                celeste,
                e il chiarore si fa strada
                tra persiane chiuse;
                giorno,
                poi dopo un po',
                sul tardi,
                viene un raggio di sole,
                che dardeggia la terra;
                sole di febbraio,
                tiepido appena,
                che mette forza,
                ma l'aria è ancora gelida,
                inverno duro a morire.
                Composta sabato 23 febbraio 2019
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Colline senza tempo

                  A ridosso dell'autostrada,
                  alture frastagliate
                  e sparpagliate,
                  montagnole selvatiche,
                  colline fuori dal tempo,
                  piene di sterpi,
                  di cespugli
                  e arbusti,
                  scoscese ed impervie,
                  cadono a dirupo,
                  ancora coperte di nevischio,
                  mondi naturali,
                  popolati da animali
                  di altura,
                  scoiattoli,
                  forse cinghiali,
                  alture selvagge,
                  così lontane,
                  diverse dalla
                  civiltà urbana;
                  mondi a parte,
                  natura incontaminata,
                  o quasi,
                  natura e modernità,
                  fianco a fianco,
                  che non ci pensiamo.
                  Composta venerdì 22 febbraio 2019
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                    Scritta da: Gabriele Ceci
                    in Poesie (Poesie generazionali)

                    Credevo fosse amare

                    Credevo fosse amare
                    Tu pensavi solo al mare
                    Io ai tuoi coiti di piacere
                    Tu ai tuoi libri da studiare

                    Alle droghe da provare
                    Al sapore dell'estate
                    A tuo padre onnipresente
                    Ai nostri sguardi tra la gente

                    Invece niente
                    La tiepida illusione che
                    l'amore ancora esiste
                    mentre era solo per scopare
                    un po il corpo un po la mente

                    Ed ora niente oltre all'odore dell'estate
                    che sembra riaffiorare al rumore di quel mare ed altre droghe da provare

                    Ed io che pazzo pensavo amare
                    E te scema ti volevi divertire
                    È l'estate all'imbrunire di noi vecchi arrugginiti che amiamo menti e corpi freschi e abbiamo coiti giovanili.
                    Composta sabato 12 maggio 2018
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