Poesie generazionali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie generazionali)

Corpo

Il tuo corpo,
la tua persona,
mi piace troppo,
e per me,
ai miei occhi,
sei sempre bellissima;
le gambe grosse,
le dita piccole e agili,
un sedere pronunciato,
i fianchi belli abbondanti,
sei paffuta e rotonda,
bene in carne, paciosa rubiconda,
e sprizzi salute dappertutto;
mi piaci così come sei,
e non ti cambierei mai.
Composta mercoledì 13 marzo 2019
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    A mali estremi

    Una donna vista come tentazione (di possederla carnalmente) è cosa che non ha dizione (spregevole) quando
    porta a massacrare (stupro) un essere (la donna) nella sua
    più angelica espressione (incolpevole). E siccome, costui, a un demone (onnipotenza) ha fatto metter lo zampino (ha ceduto) ciò lo ha reso un aborrevole e perfetto cretino tanto da disonorar il fatto d'esser quel gran bel genio (intelligente), che è scritto nel suo destino (di umano). Così chi ragiona pensando col ce l'ho duro, in fondo, si merita d'esser trattato col bromuro (privato della libertà che sfregia nel prossimo-contrappasso). Anche per un po' soltanto perché, per il mal che ha fatto, ha meritato tanto.
    Composta domenica 10 marzo 2019
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      Scritta da: Giancarlo Iandolo
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Proiezione di un film
      che ha sempre inizio e non ha mai fine...
      nasce da sceneggiature complicate,
      da nuove modalità di comunicazione,
      da incontri strani e inconsueti,
      da intrusioni in mondi sconosciuti...
      generando confusione, illusioni, delusioni...
      provocando valanghe di emozioni che fanno rotolare in su a monte...
      e forze imprevedibili che riportano giù a valle.
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il peso della libertà

        La libertà
        non è mai un fatto scontato,
        una cosa certa,
        indeformabile,
        una cosa inviolata,
        la libertà,
        bisogna difenderla un po',
        ogni giorno,
        e c'è sempre chi te la nega,
        chi te la vuol togliere,
        chi rompe,
        chi dice menate;
        la libertà
        non è comoda,
        non è facile,
        comporta un prezzo,
        spesso vieni scansato,
        deprezzato,
        messo da parte,
        bollato;
        e la gente odia non quello che
        appari,
        o cosa fai,
        ma quello che rappresenti,
        la libertà, che loro non hanno
        più e a cui hanno rinunciato;
        ed allora cercano di f arti il vuoto,
        di fregarti,
        di costringerti,
        di farti correre
        e ripudiare tutto,
        la libertà non è facile,
        come tutto in italia,
        è un gran casino.
        Composta lunedì 11 marzo 2019
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          La lunga strada per la libertà

          Per la libertà
          è una lunga strada,
          irta,
          scoscesa e piena
          di accidenti,
          quella che porta alla libertà,
          in Italia è tutto uno schifo,
          e non c'è niente di facile,
          tutto è un esigenza e ogni cosa costa
          sacrificio e casini,
          la strada della libertà,
          è ostruita di imbecilli,
          e schiavi pecoroni,
          che sono gelosi,
          della libertà altrui,
          e non gli dire mai che sei libero,
          perché altrimenti,
          ti prendono di mira e farebbero
          qualunque cosa,
          pur
          di schiacciarti,
          opprimerti;
          la gente odia la tua libertà,
          perché rappresenti,
          quello che loro,
          non hanno mai avuto;
          la gente becera,
          ha paura della libertà altrui,
          si credono di averla,
          e si danno arie;
          la libertà è una cosa privata,
          personale,
          non bisogna mai farla capire,
          non bisogna mai dire;
          starsene per conto proprio,
          e fregarsene di tutto.
          Composta lunedì 11 marzo 2019
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Se piangi se ridi

            Io sono sempre qui,
            vicino a te,
            ti ascolto,
            ti sento;
            se piangi sono con te,
            e mi preoccupo
            e soffro per te,
            ti penso,
            e non ti dimentico mai,
            il mio cuore resta con te,
            e piango un po' anche io;
            cerco di f arti coraggio
            e penso a come
            fare
            per aiutarti,
            se piangi se ridi,
            io sto vicino a te,
            non mi importa del mondo,
            cosa ne sa,
            non capisce niente,
            se piangi se ridi,
            io non ti lascio mai,
            non me ne vado,
            sono qui,
            sono qui,
            vicino a te.
            Composta domenica 10 marzo 2019
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Mare

              Mare, mare
              È bello rivederti,
              dopo l'inverno
              lungo,
              ti osservo di sbieco,
              lungo la costa frastagliata
              da pietroni immani,
              scogli,
              colpiti dai marosi,
              onde nervose di marzo,
              si infrangono nella battigia,
              rumore di risacca,
              i gabbiani volano
              a capofitto,
              berciando e strepitando;
              nuvole immense,
              che portano temporali,
              gente che passeggia
              col cane,
              sotto un sole debole,
              mentre spira un vento
              ruvido,
              mare,
              ricordi dell'infanzia,
              quando bambini,
              guardavamo le onde,
              le cabine chiuse,
              la barche in secca,
              ricordi di mare,
              infanzia.
              Composta sabato 9 marzo 2019
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Sarà come vedere l'inverno svanire

                Potrebbe esser l'infinito
                di una stella
                una cometa
                che spegne il volto
                in un assurdo vento
                di una dolce melodia
                così la canteremo
                a lei penserai
                come un angelo
                che scurisce
                soltanto se lo vuoi
                chiudi gli occhi
                che succederà
                più bella la vedrai
                affacciata al balcone
                ti sorriderà
                fra vasi
                gli occhi spunteranno
                scrutandoti dritto
                verso le nubi del cielo
                che si guarderanno
                e mentre lo fanno
                sarà come vedere l'inverno
                svanire nei fiori fioriti
                coltivandoli il cuore
                rinasce con te
                Vi guarderete
                quando il buio vedrete.
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