Poesie generazionali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie generazionali)

Il tontolone

C'è un fatto emergente: l'uomo
sta diventando davvero
deficiente. Siccome non capisce
che il mondo gli è diventato
ormai sfuggente, per quanto
gliene importi poco o niente, che
non gli riuscirà di sbaragliar quel
che la natura offende. Come
l'inquinamento, che ha creato in
un momento (geologicamente
parlando), approntando valide
soluzioni d'intervento invece di
crear sgomento in chi ha ancora
un po' di discernimento.
Composta sabato 30 marzo 2019
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Talismano

    Una mamma sapiente non si stanca,
    per quanto affranta (provata dalla
    vita), di cercar insieme a te e dentro
    sé le energie migliori per aprir la via
    alle tue passioni, per assecondar le
    scelte, senza cader nella fossa dei
    leoni (perfidi e malevoli). Ti guida
    alle verità, che fan trovare l'onestà, la
    bontà, la sincerità. Quelle che di
    esser giusto (ok) ti dan le credenziali
    come neanche sanno far le più
    favorevoli congiunzioni astrali.
    Composta giovedì 28 marzo 2019
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Tornare al tempo dei bimbi

      Quando il nostro corpo
      era esile e minuto,
      e avevamo l'età dell'innocenza,
      tornare quelli di una volta,
      piccoli,
      bambini,
      nei giorni lieti,
      e facili,
      coi cuginetti a fianco,
      sempre a ridere
      e berciare,
      in giro nel lungomare,
      con le giostre,
      i venditori,
      i bagnanti,
      mercatini lungo il mare,
      e i chiostri coi giornaletti;
      infanzia,
      allora,
      non avevamo colpe,
      né pesi,
      né ombre e pensieri grevi;
      eravamo liberi;
      forse solo i bambini,
      hanno la vera libertà,
      per l'adulto è tutto difficile.
      Composta lunedì 1 aprile 2019
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Pazzo o artista

        Non sono pazzo,
        che io sappia,
        e se lo sono,
        non molto,
        se lo sono,
        non l'ho
        mai saputo,
        e non mi frega;
        in ogni caso,
        non sono né più
        né meno pazzo,
        della media dei coglioni
        che girano per la strada,
        rompono le balle,
        fanno del male
        e seccano;
        io perlomeno faccio,
        meno male che posso,
        non disturbo,
        e non faccio rumore;
        e come tutti i pensatori,
        sono un po' genio,
        un po' folle,
        un po' savio un po' istrione,
        un po' artista e un po' no;
        sono io,
        artista.
        Composta domenica 31 marzo 2019
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Cuore selvaggio

          Hai un gran cuore,
          sei fondamentalmente
          buona,
          generosa,
          accomodante,
          mi piace la tua pazienza,
          il tuo saper ascoltare,
          mi piaci come sei,
          sempre pronta a ridere,
          a sdrammatizzare,
          a metterci una parola comprensiva,
          ti piace parlare con la gente,
          ascoltare,
          fare due chiacchiere,
          raccontare le tue storie, e
          i tuoi guai,
          mi piaci come sei,
          cuore selvaggio,
          cuore grande,
          mi scaldi l'anima,
          mi fai sorridere,
          sei una forza naturale,
          sei unica.
          Composta mercoledì 27 marzo 2019
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Stai male

            Stai male,
            e non sai
            perché,
            non ti senti bene,
            vedi cose strane,
            soffri
            e io soffro
            con te,
            ti chiedo come ti senti,
            tu stai rannicchiata,
            in disparte,
            sonnecchi,
            chiudi gli occhi,
            prendi una pastiglia,
            male,
            stai male,
            io sto vicino a te,
            in silenzio,
            sperando che ti passi,
            vorrei aiutarti,
            vorrei
            guarirti,
            ma posso solo amarti,
            e sperare.
            Composta mercoledì 27 marzo 2019
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Sorriso

              Quanto sei bella,
              come sorridi tu,
              è una cosa che mi va un mondo;
              hai un faccione pacioso,
              rotondetto,
              ben pasciuto,
              le gote rosee,
              il nasino pronunciato;
              quando sorridi,
              metti allegria,
              e voglia di ridere,
              e dai buon umore;
              mi guardi e mi fai un cenno,
              ci intendiamo,
              c'è affetto
              e bene nel tuo sguardo,
              e tanta amicizia,
              da tanto tempo;
              ormai ci capiamo con uno sguardo;
              sorriso il tuo sorriso,
              che colora,
              questo brutto mondo.
              Composta mercoledì 27 marzo 2019
              Vota la poesia: Commenta