Poesie generazionali

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Così lucente

Sei così forsizia, gialla di sol,
e di campagna sentor,
selvaggia, allegra e profumata
(annuncia i profumi della
primavera), fa che questo tuo
vitale splendor mi faccia di
gioia sentir sempre illuminata.
E al tuo solo pensier, giacché,
della natura, un fantastico
dono con te so di aver; e non
di certo il solo, se proprio uno
vuol essere pignolo e
considerar ogni singolo
bocciolo (tutte le piante e fiori
che possiamo apprezzare
attorno a noi).

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Mi siedo sul dondolo
del mio ultimo
tempo d'attesa,
cullata da sospiri
di memoria,
mentre lo sguardo
è in cerca
di sfumature di colore,
in questo bianco e nero
dove tutto sfugge.

Forte è il desiderio,
seppur impaurito,
di chiamare un futuro
che fluttua nella mia mente,
voglia di "toccarlo",
prima che la goccia
di rimorso lo dissolva
per sempre.

Respiro,
respiro profondamente,
prima della folle resa,
ormai è tempo, son pronta,
col mio bagaglio di ricordi,
fuggo da questa
vita sospesa,
che mi impedisce di
... volare.

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Bastano pochi gesti
per soddisfare la mia anima,
e una dolce sinfonia
accompagnerà il mio cuore,
un senso di euforia
sarà vivo in me,
in questo tempo, in cui
spesso ci si dimentica
dell'importanza di alcuni valori,
di quanto sia gratificante,
regalare alla vita di qualcuno,
tante sfumature di colore.

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Spesso nel trambusto delle scorrettezze...
nei momenti tormentati della vita...
ti capita di scoprire un sottile
filo dorato, che ricama la tua anima
di serenità... di speranza...

quel piccolo gesto inaspettato...
quel tenero sorriso...
quel ti voglio bene...
quel ci sono...
quel ci sarò.

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L'uva

L'uva fresca è brillantina
come corallo viene raccolta stamattina
nera, lucida, è croccante
di un sapore accattivante
nelle tavole finirà
perché del buon vino di qualità
il gioiosa contadino ne farà.

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Disegnando una giornata particolare

Occhio vispo e malandrino,
Occhio vispo di bambino,
dolce, bello e accattivante,
lo sguardo limpido di un infante.

Gesti, brevi e scorretti
sono le azioni dei bimbetti,
che gai colorano le giornate
tutte in sequenza nominate.

Disegnando il volto paffutello,
a caso di un monello
che pian piano crescerà
per la gioia di mamma e papà.

Passetti, risatine, versetti e paroline
si echeggiano tra le giornate,
che la vita disegna, senza matita, e senza penna, pagine bianche da formulare che la gioia ci offre da comporre e da colorare.

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Ricordi

Sguardi ricongiungono
linee e pendii
disegnati sul volto, non ci sono tempi,
ne risposte, ma una piccola serenità disegnata sul volto.
Dolci riflessi, colorano ricordi quasi smarriti.
Tempi passati, nella mente riposano, quasi sbiaditi dal rintocco magico del tempo.

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Poi, vado via

In un batter di ciglia
mi ritrovo, quasi in modo inconsapevole,
ad incartare la mia vita
in scatole che emanano odore
di cambiamenti.

Incredula che questo dì
sarebbe mai arrivato,
sto per chiudere la porta
del mio nido familiare
per aprire il portone
del mio domani,
da moglie, da mamma.

Fa male lasciare loro,
che hanno riempito la mia anima
di bei valori,
fa bene imbattersi in lui,
che riempie il mio cuore
di un amore incondizionato.

Mi guardo allo specchio
e osservo il volto di una giovane donna
che, rigato da lacrime, sorride.
Poi, vado via.

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Abbracciami per alleviare la solitudine

Abbracciami con queste note dedicate,
quando corro per sentire
come pulsa il mio cuore,
mentre mi addormento per entrare
nel mondo incantato dei sogni.

Abbracciami con questi suoni essenziali,
perché senza sarei come il sole senza calore,
affinché io possa sentirmi libera di esplodere.

Abbracciami quando la mia mente
ha voglia di viaggiare nei ricordi
e con la tua musica
io ritorno nel mio passato che,
con cura, conservo.

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Un fiume di sangue

Il coltello mi ha trafitto,
il proiettile mi ha colpito,
le percosse mi hanno lacerato,
Lui mi ha ammazzato.

Il mio corpo è inerme
e un fiume di sangue scorre,
sul pavimento,
sull'asfalto,
tracciando il sentiero della mia morte.

La gente impietosita
scende in strada e,
con una candela tra le mani,
esprime un dolore empatico.

I pubblici poteri
parlano in tivù e,
con tanti ragionamenti,
cercano una soluzione opportuna.

Ma intanto...
Io ero Angela.
Io ero Rosa Maria.
Io ero Nunzia.
Io ero Elena.
Io ero Laura.

Io ero.