Poesie generazionali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie generazionali)
Seduta sul davanzale
della finestra ammiro il
paesaggio quasi
incantata,
sembra un presepe
con le sue luci.
Un pizzico di malinconia
mi stringe il cuore
La tristezza si
affaccia le lacrime
le fanno compagnia
sorrido,
triste,
vorrei
ma non posso
E resto ferma
a guardare la veduta
con occhi pieni
d'amore con
l'anima vuota
resto incantata.
Guardando questa
veduta troppo
grande per
due occhi soli!
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    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Non voglio
    più guardare
    il mondo da sola,
    no,
    mai più,
    tu anima mia
    tu,
    che sei una parte
    di me,
    non voglio più
    guardare questo
    mondo da sola,
    con te anima mia
    senza te il mondo
    mi sembra vuoto,
    non importa dove
    tu sei,
    non importa
    la distanza,
    io,
    io non voglio
    più guardare
    il mondo senza
    te anima mia!
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Camera prenotata

      Mentre si riveste
      copre il suo corpo,
      china la testa in basso,
      verso il seno,
      e già pensa alla scusa per stasera.
      Che cosa dire
      a chi non crede a nulla,
      siede davanti al piatto
      e alla bottiglia.
      A volte pensa
      che forse tanto vale non dir niente
      invece che inventare.
      La cena è pronta
      e dopo
      i piatti da lavare.
      In fondo basta,
      perché deve sfasciare
      l'accordo silenzioso
      aborto di un disaccordo fatto di urla.
      Certo
      che l'altro la fa sentire donna,
      quando la spoglia
      quando fa l'amore.
      Ma se ci pensa bene
      già mentre lei si veste,
      lui è lì pronto sulla porta,
      gli vede addosso
      la fretta di andar via.
      Ha controllato colletto e canottiera
      li ha messi al vetro
      li ha visti in trasparenza,
      si sa il rossetto
      è un po' come i capelli.
      Sono impiccioni,
      fatti per tradire
      per far scoprire chi tradisce.
      Lei lo accontenta
      e si sistema meglio
      quando lui guida,
      quando è già per strada.
      Finito il letto
      finito il batticuore,
      adesso tacciono
      guardano avanti,
      lui per guidare,
      lei per poter scappare,
      .... forse domani.
      Composta lunedì 25 novembre 2013
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        I sicuri

        Quelli che fanno proprie le urla degli altri,
        sputate da un palco.
        Quelli che pensano di far cambiare
        ma non di cambiare.
        Quelli che vedono
        ma non si vedono.
        Quelli che vanno al seggio
        convinti di contare.
        Io non li invidio,
        proprio non li capisco.
        Ma capisco perché da tempo
        viaggio con le braccia alzate.
        Composta lunedì 25 novembre 2013
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          Scritta da: Giancarlo Modarelli
          in Poesie (Poesie generazionali)

          L'avrei preferita....

          Sulle scale di triste preferenza di una giovane fanciulla m'innamorai.
          In tutta fretta senza dargli retta la telefonai per amore.
          La tua voce mi scaldava il cuore, mi scolpiva l'anima.
          Freschezza di gioventù d'assenza di vecchiaia, t'avrei voluta mia dappertutto.
          Magnifica creatura, bocca di fuoco e pelle vellutata dai capelli belli e lunghi.
          T'avrei portata via dal paese alla città e senza pietà di possederti.
          Dopotutto si sa non possiamo disporci d'avanzi né di scarti da buttarci.
          Composta lunedì 25 novembre 2013
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Immagina

            Immagina,
            Immagina
            poter vedere
            il tempo,
            toccarlo,
            sfiorarlo,
            fermarlo,
            immagina,
            poterlo
            guardare negli
            occhi e,
            fermarlo,
            immagina
            ci passa davanti
            ci sfiora,
            così,
            così in fretta,
            il tempo che passa
            accarezza la vita
            la nostra,
            e noi,
            noi, non lo vediamo.
            Immagina poterlo
            vedere afferrarlo
            accarezzarlo,
            tu immagina!
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