Scritta da: C. Veratelli
in Poesie (Poesie generazionali)
La strada è lunga e verso sera
ti parrà di aver sognato la vita.
Ma la stanchezza e le ferite
ti diranno che avrai vissuto.
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La strada è lunga e verso sera
ti parrà di aver sognato la vita.
Ma la stanchezza e le ferite
ti diranno che avrai vissuto.
La tristezza
scende nell'anima mia
spesso in questi giorni,
i miei pensieri hanno
perso i colori,
si abbattono
come una tempesta
sul cuore,
nei miei tristi
pensieri ripeto
so che ci sei
ancora nell'anima
mia,
tu che un giorno
fosti il senso
della mia vita,
tu che un giorno
fosti
respiro del
mio respiro,
adesso ora
sei solo mallinconia,
tu che un giorno
lontano eri,
respiro!
Un giorno,
forse
un giorno
qualcosa cambierà,
o forse io cambierò,
o forse quel
giorno
non arriverà,
e se mai dovesse,
beh!
lo aspetterò
a braccia aperte!
Un attimo,
un sorriso
alle stelle,
un ultimo sguardo
verso il
mare,
occhi stanchi,
anima spenta,
è bello il mare di notte,
mentre
lo guardo
gli parlo
del mio dolore,
della mia tristezza,
sembra quasi
mi ascolti,
il mare le stelle
quella luna
così,
così
misteriosa,
anch'essa sembra
triste,
e quasi a dirmi
dormi tranquilla,
domani
una nuova
speranza
ti aspetterà!
Sorrrido,
chiudo il
balconcino,
chiudo le tende,
e buona notte
mare,
buonanotte stelle,
e tu
luna,
proteggi
la mia speranza,
domani,
si domani è
un altro giorno!
Tu che mi ha accolta
con dolcezza
nell'anima tua,
tu che eri il mio
specchio,
e non servivano
parole a noi,
se non un
silenzioso ti amo,
le tue parole
sussurrate
erano carezza
dolce carezza
dell'anima mia,
la trasparente anima
mia,
la trasparente anima
tua, era vita
per il nostro essere,
ricca d'amore
mi sentivo
nell'anima tua,
anima trasparente,
ed ora, ora la vita
ci ha divisi
ancora una volta,
ha smesso di
sorridere l'anima mia,
anima,
trasparente persa in questo
Universo,
e se la vita non sorride
adesso,
Non importa
in fondo lei sa,
in fondo la felicità
son attimi,
è il dolore
che è
per sempre,
e poi non si
arriva all'arcobaleno
senza un po' di pioggia.
e la vita?
Prima o poi saprà
regalare ancora
sorrisi.
Caro Papà,
da dove posso iniziare,
non saprei,
non saprei
ma se tu fossi qui,
e se solo
potessi dirti
quello che non ti
ho mai detto,
caro papà
ricordi le mie
letterine di Natalè
le mie promesse
mai mantenute?
caro papà,
mi manchi da morire,
mi manca il tuo sorriso,
la tua finta sorpresa
di trovare la mia
letterina,
e sai papà
quelle tue lacrime di emozioni?
Sono qui nell'anima mia,
Caro papà,
vorrei un solo attimo
dirti
che sei per me
il senso di questa vita,
che sei sempre nell'anima mia
e quando
mi manchi alzo gli occhi
e vedo la più bella delle
stelle,
e so che sei tu che mi guardi,
Scusami papà se
non sono stata sempre brava,
e scusami se non sono
la donna che avresti voluto,
ma sai papà,
il tuo amore mi ha insegnato
a sorridere anche quando piango,
beh, credo di averti detto
tutto
papà,
mi manchi,
guardo la tua foto
il tuo sorriso ed asciugo
le mie lacrime,
sai perché papà?
perché tu non mi hai mai
lasciata,
tu sei la stella più bella
e quando mi sento sola,
alzo gli occhi al cielo
e tu sei là,
grazie papà di avermi
amata senza condizione
grazie di essere la mia stella
nei miei momenti bui,
ti voglio bene papà
e buon Natale
Tra gli Angeli!
Un solo desiderio
che suona
come un eco
nell'anima
mia,
un solo desiderio,
che l'Universo fosse
libero da tutte le guerre,
che i bambini
non dovessero
piangere
più,
e che tutte le
malattie
che toccano i
bambini sparissero
così l'Universo
sarebbe tutto un
solo sorriso
e che l'amore
solo l'amore
regnasse nei cuori,
non solo a Natale
ma tutto l'anno!
Vederti un solo istante,
sorridere ancora con te,
guardare il tuo
albero di Natale
di cui tu ne andavi
fiera,
passeggiare
a braccetto
per le bancarelle,
un solo attimo
del tuo sorriso,
un solo attimo
per litigare
due giorni
prima di Natale,
per poi essere
unite a sorridere
e piangere insieme,
quanto vorrei,
ma,
tu mi hai lasciata sola,
l'ultima
cosa che ricordo
di te,
era la pasqua,
le tue parole,
sarà bello
il
prossimo
natale
qui a casa tua,
mentre sorridente
accendevi
il camino,
ma, tu hai deciso di fare il
natale
con gli Angeli,
e mi hai lasciata
sola,
sicuramente
stai sorridendo,
ed io,
io resto qui sola senza te,
in un Natale
che mai più sarà!
A chi mi parla di futuro
che cosa devo dire?
Non vedo neppure il mio prossimo minuto.
Ed intanto frugo
dove frugano
le mani di tutti,
ma non trovo più
neppure le tracce
del mio terzultimo decennio.
Preso da sconforto
lascio le mani al loro inutile lavoro
e torno a sedermi
sulla scomoda sedia
della mia sala d'attesa.
ho voglia di non sentire, perché sto sentendo troppo,
di andare via da questo tormentato tempo,
che per quanto io cerchi di fare
mi stringe in un gioco e mi ruba tutto quel poco che ho.
Ho voglia di non vedere, perché ho guardato troppo
e negli occhi da sola si forma una seconda pelle sottile
a difesa della pelle che intanto si è già consumata
dal troppo soffrire.
Ho bisogno di amare quello che faccio
come una volta facevo
ma quello che faccio adesso sembra non essere
più utile come una volta.
Ho bisogno di amare la persona che sento
di avere dentro e la persona che so di avere fuori
vicina lontana come un'altro pianeta
unita da fili e da sguardi intrecciati
in un mondo che entra e si nutre
invisibile agli altri presente nel cuore
in ogni momento.
Un bisogno di stare bene mentre tutto va male,
un bisogno che tutti dovrebbero avere.