Poesie generazionali


Scritta da: Silvio Squillante
in Poesie (Poesie generazionali)

Se potessi disegnerei i pensieri

Se potessi disegnerei i pensieri
per poterteli mostrare,
sospesi gli attimi persi a pensare cosa dire,
gli spigoli appuntiti del mio "cosa fare?",
del mio "cosa dire per non mostrare?"
"Cosa dire per poter poi nascondere?".
Potrei iniziare a vomitar questi pensieri,
per far finta di non credere,
per fingere che in fondo sono come loro.
Ciò che credevo di me, tutto ciò ero o che vorrei
eccolo qui:
l'essere umano è vuoto se non pensa, se non si interroga
e la felicità non è vera se non hai paura di perderla.
Composta giovedì 15 maggio 2014
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    Scritta da: Chiara Garbuglia
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Lo sanno tutti

    Come si fa?
    È facile.
    Allora ci prendiamo, io te e tu me,
    e ci buttiamo sul letto. E ci baciamo. Eh sì, ci dobbiamo baciare!
    Sennò non funziona, lo sanno tutti!

    Poi, dato che baciamo,
    ci abbracciamo anche
    e poi,
    tu mi togli la maglia e io pure.
    Io la tua, ovvio, che la mia l'hai tolta già tu.

    Ecco.

    Adesso è un po' difficile da scrivere, perché
    quando si arriva a quel punto io me ne vado.
    Fisicamente sto la, te lo assicuro,
    ma con la testa me ne vado un po' qua e un po' la,
    e guarda un po',
    qua e la ci trovo pure te.

    Allora che fai quella faccia,
    se dove vado io, ci vai anche tu?
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      Scritta da: Oliviero Amandola
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Verso la sera

      E tu,
      non parlavi mai delle tue stagioni
      o del tuo sonnambulo risveglio,
      volevi solo spiegarmi attraverso uno sguardo
      il tempo che getta le ombre nel grigiore
      e il fetore di tutte le strade,
      e le galere, ricordo, ci attendevano al porto
      per salpare mari senza limiti imposti da spiagge.

      Tu,
      vivevi il tuo tempo spiegando le vele
      e ad ogni inganno cambiavi la rotta,
      eppure una volta cadesti dentro la voce
      che ti stava cantando un sonetto;

      nei tuoi occhi, ricordo,

      c'era ancora un sogno di aquilone,

      ti mancava un respiro,

      e cresceva il fuoco vicino ai forconi.
      Composta mercoledì 14 maggio 2014
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        Scritta da: Francesco Gatto
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Ricordi d'amore

        Eppure eravamo felici, ricordi?
        Chiudo gli occhi ed in mente ho il tuo sorriso
        e vederlo è puro piacere per i miei occhi
        goduria per le mie orecchie
        amore per il mio cuore
        purtroppo le cose cambiano
        i miei occhi ora piangono
        le mie orecchie non sentono
        il mio cuore sanguina
        oh le tue labbra, come scordarle
        dolci come lo zucchero
        morbide come le nuvole
        calde di amore
        ogni ricordo ferisce il mio viso con un sorriso
        e lacera il mio cuore.
        Composta giovedì 10 aprile 2014
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