Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Senz'acqua né venti

Linee lontane
delineano un mondo
come il nostro, rotondo
ma perso nel nulla e concluso
nel rosso diffuso.
Marte, con arte
ci racconti tramonti,
tramandi gli eventi
senz'acqua né venti.
Tutti sorprendi
e ci inviti a sperare
nell'idea di un possibile mare.
Tra rocce e crateri
in noi, molti pensieri:
se dire, se fare, se andare,
se lo spazio guardare
con occhi diversi,
verso un nuovo avvenire,
senz'acqua né venti...
solo avvolto in sogni attraenti.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Poetare

    Solo in cuore innamorato
    può poetare,
    avrai pensato.
    Ma col volo,
    ora sono
    ferma al suolo.
    Ho volato,
    ho spaziato
    e poi sola senza fiato
    non mi resta che pensare
    a chi mi fece innamorare.
    Ma poetare
    lo so fare
    non soltanto
    in riva al mare;
    nei meandri della mente
    soffia un vento evanescente
    che trascina,
    che trasporta,
    verso frasi,
    rime e canti
    che non sono
    mai rimpianti,
    ma fremiti d'amore.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Margaret Fuller Slack

      Sarei stata grande come George Eliot
      ma il destino non volle.
      Guardate il ritratto che mi fece Penniwit,
      col mento appoggiato alla mano e gli occhi fondi —
      e grigi e indaganti lontano.
      Ma c'era il vecchio, l'eterno problema:
      celibato, matrimonio o impudicizia?
      Venne il ricco esercente John Slack,
      con la promessa che avrei potuto scrivere a mio agio,
      e io lo sposai, misi al mondo otto figli,
      e non ebbi più tempo per scrivere.
      Per me, comunque, era tutto finito
      quando l'ago mi trafisse la mano
      mentre lavavo i panni del bambino,
      e morii di tetano, un'ironica morte.
      Anime ambiziose, ascoltate,
      il sesso è la rovina della vita!
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Costance Hately

        Tu lodi il mio sacrificio, Spoon River,
        perché allevai Irene e Mary,
        orfane di mia sorella!
        E biasimi Irene e Mary
        perché mi disprezzarono!
        Ma non lodare il mio sacrificio,
        e non censurare il loro disprezzo;
        io le allevai, ebbi cura di loro, è vero! —
        ma avvelenai questi benefici
        col costante rinfaccio della loro dipendenza.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Lydia Puckett

          Knowlt Hoheimer se ne andò alla guerra
          il giorno prima che Curl Trenary
          denunciasse davanti al pretore Arnett
          quel furto di porci.
          Ma non è questa la ragione per cui si fece soldato.
          Mi sorprese che scherzavo con Lucius Atherton. Bisticciammo e gli dissi
          di non venirmi più tra i piedi.
          Allora rubò i porci e andò alla guerra ——
          dietro a ciascun soldato c'è una donna.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Dorcas Gustine

            Non ero amato dagli abitanti del villaggio,
            tutto perché dicevo il mio pensiero,
            e affrontavo quelli che mancavano verso di me
            con chiara protesta, non nascondendo né nutrendo
            segreti affanni o rancori.
            È assai lodato l'atto del ragazzo spartano,
            che si nascose il lupo sotto il mantello,
            lasciandosi divorare, senza lamentarsi.
            È più coraggioso, io penso, strapparsi il lupo dal corpo
            e lottare con lui all'aperto, magari per strada,
            tra polvere e ululi di dolore.
            La lingua è magari un membro indisciplinato —
            ma il silenzio avvelena l'anima.
            Mi biasimi chi vuole — io son contento.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Purezza e saggezza

              Ingenua barriera dietro
              occhiali a specchio
              difesa metaforica
              tra risposte e perché.

              Cogli l'attimo indefinito
              della chiarezza… Saprai
              poi decanterai le storie
              di ferite guarite.

              Attingi verità
              primordiale purezza
              oscurando la realtà
              di assurdi possessi.

              Viva la non conoscenza
              saggezza antica
              fatta di sopravvivenze
              e di diletto.

              Inviolati dentro
              di sempre uguali
              giorni e notti
              mai inventati.
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