Poesie d'Autore


Scritta da: Alessandro Spocci
in Poesie (Poesie d'Autore)

Diverso

Diverso, ti guardo
con occhi lontani,
hai tante paure
nascondi le mani.

Sei figlio del mondo,
ti senti diverso,
sei nato con tanti,
ma poi ti sei perso.

Diversi si nasce,
è colpa di Dio,
hai perso il tuo cuore,
ma hai ancora il mio.

Per porti e paesi,
hai sempre girato,
guardando negli occhi
chi ti ha rifiutato.

Tra dubbi e dolore,
il sole è per te,
non te ne andare,
rimani con me.

Diversi si nasce,
è colpa di Dio,
hai perso il tuo cuore,
però
hai ancora il mio.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Alessandro Spocci
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ti guarda anche il cielo

    Contando le nuvole nel cielo,
    sentendomi come onnipotente,
    cerco di togliere il tuo velo,
    quel che ti copre, che mi mente.

    Ti vedo seduta sull'altalena,
    la stessa di quando eri bambina,
    di quando la vita era più amena,
    e tu ti sentivi piccolina.

    Siamo soli nel mondo,
    non so cosa dire
    ti guarda anche il cielo.
    Sei bella da morire.

    In un posto lontano
    c'è un messaggio d'amore,
    prendimi la mano,
    prendi il mio cuore.

    Mi abbracci più forte,
    lo so che sei mia,
    sei vita, sei morte,
    non andartene via.

    Siamo soli nel mondo
    Non so cosa dire
    ti guarda anche il cielo.
    Sei bella.
    Da morire.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Stellagreca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Ieri-Oggi-Domani

      Ieri.
      Orizzonti lontani e irraggiungibili.
      Montagne da scalare
      ma affrontate con fiducia.
      Ingenui ed alati pensieri
      fuggivano dagli occhi
      correndo lontano
      rifugiandosi al sicuro
      nel caldo abbraccio dei sogni.
      Oggi.
      Feroce realtà che graffia la pelle
      lacrime di piombo, ardenti
      scivolano lente, inesorabili
      divenendo amare verità.
      Costanti e saldi tasselli
      sorreggono stabiliti concetti
      confusi tra le maree
      di quotidiane tempeste.
      Domani.
      Rincontrare la vita
      nel suo continuo sbocciare.
      Porre stabili sostegni
      a fragili e deboli pilastri.
      Svegliarsi ogni giorno
      accarezzata da un alito caldo
      che avvolge di perpetuo tepore
      ogni singolo brivido.
      Non solo illusorie visioni
      ma fervide certezze
      sciolte in gocce di vitale speranza
      che inonderanno il sentiero
      finalmente ritrovato.
      Composta martedì 3 novembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Stellagreca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il lago del pianto

        Vago nel vento,
        vago nell'ombra
        tra mille schizzi d'aurora
        attraverso silente le fibre del cuore
        nell'esile, vana, perduta memoria.
        Si spegne di nuovo quell'esule fiamma
        nascosta nell'ultima goccia del tempo
        travolge il destino, umilia, sconfigge
        nel lago degli occhi
        colmo di gelido pianto
        vedo annegare
        desideri perduti
        deboli, calde promesse
        lo specchio del nulla
        rivolta i miei sensi
        mi spazza tra lampi e dolori.
        Rivolgo al cielo uno sguardo
        rimetto a terra le armi
        mi fermo, e germoglia il mio seme
        nell'ultimo freddo respiro.
        Composta giovedì 26 marzo 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Stellagreca
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Cuore di vetro

          Cuore di vetro
          fragile, irreale
          luce riflessa
          che si infrange silenziosa
          tra le pieghe dei sogni.
          Delicato monile
          segnato da solchi profondi
          e bagnato da tiepida pioggia.
          Raccolgo tremante
          quei freddi cristalli
          argentei cocci sparsi nel vento.
          Senza paura li rimetto insieme.
          Ancora.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Alle Pagine Della Tua Vita

            Alle pagine della tua vita
            non strappare nulla,
            conserva ogni respiro,
            ogni piccolo frammento
            che la memoria ti concede.

            Sfila ai ricordi il dolore
            da essi imparerai,
            fanne la tua forza,
            il tuo coraggio.

            Prendi a calci le sconfitte
            fanne insegnamento,
            prendi le umiliazioni
            come lezioni di vita.

            Raccogli i se e i ma,
            impara da essi
            che tutto può essere,
            che niente è scontato

            Prendi ogni sorriso,
            sono stati momenti
            di felicità o serenità.

            Prendi i volti di chi ami
            Imprimili nella tua mente
            il momento i cui li hai incontrati,
            quello in cui li hai abbracciati.

            Memorizza
            il volto di tuo figlio
            di quando è nato
            di ogni suo passo,
            sono il perché del vissuto,
            la tua ragione di vita
            .
            Delle pagine della tua vita
            conserva ogni frammento,
            ogni perché, ogni se
            ogni ma, ogni pezzo di te.

            Trasformali in presente
            per vivere il domani.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Rosita Matera
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Il canto della vita

              Non chiederti il perché delle cose che vedi,
              gli occhi sono finestre
              che filtrano nel cuore
              solo le cose che è giusto far restare.

              Costruiamo girotondi di mattoni o di illusioni
              per mano del destino o del discorso che facciamo.

              Non volli mai dettare legge all'uomo cieco
              ma dirgli solamente quello che ora vedo:
              non c'è peggior nemico del condizionamento,
              ognuno nasce libero
              e può morire tale
              se tiene fra le labbra una bianca margherita,
              se sa far barchette con l'ala del tramonto,
              se sa parlare agli angeli come amici di percorso,
              e trattiene nel suo cuore solo il canto della vita.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Casomai

                Viverti in un giorno
                che mi sentivo sola
                in un momento, senza speranza
                né futuro, ma con tanta paura
                chiusi da un ora e ti chiedo ancora
                per dimenticare...
                Ci siamo trovati soli in quella stanza
                senza occhi ne orecchie
                per vedere e per sentire
                senza neppure un nome
                da poter ricordare
                ti amo, ti ho ripetuto piano
                mentre le tue labbra sulle mie
                ed in quel momento lo sentivo.
                Casomai incontrassi ancora
                i tuoi occhi che mi hanno fatto impazzire
                non chiamarmi
                tanto non sai il mio nome
                puoi gridarmi amore
                e prendermi per mano
                ti seguirò senza parlare
                ancora ed ancora...
                Composta nel 2009
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Widmer Valbonesi
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Periferie

                  Ricordo quelle borgate dove si respirava fame
                  case di una periferia povera
                  ma ossigeno dell'anima.
                  Lì le persone erano vere
                  esperienze di vita combattuta
                  contro la necessità fottuta
                  di non morire di stenti o di pena.
                  Persino la miseria
                  sembrava una promozione sociale
                  e gli stracci stesi al sole
                  davano il senso della pulizia morale.
                  La sera porte e finestre aperte
                  nessuno temeva un furto
                  si parlava della vita davanti al fuoco
                  e i bimbi correvano intorno come in un gioco.
                  Non ci sono più queste borgate
                  oggi tutti chiusi in case sprangate
                  vicini che non si conoscono
                  e bimbi persi o malati nei video-giochi.
                  Nelle lavatrici marche griffate
                  i jeans rotti fanno tendenza
                  tutti si ricoprono di apparenza
                  sognano di esser ciò che non sono stati.
                  Dicono che siamo in un villaggio globale
                  che con internet e i satellitari
                  siamo tutti cittadini del mondo
                  invece siamo sempre più soli e solitari.
                  Cerco dentro di me quelle periferie
                  dove ci si nutriva di speranza e si viveva con dignità
                  anche in miseria e povertà.
                  Vota la poesia: Commenta