Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)
Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch'io lanci un urlo inumano,
quell'urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.
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    Scritta da: G. Valdemarin
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Chi sei civetta dolce appostata alla finestra?
    È forse la mia morte che ti attira?
    È lei che ti risponde, non è vero,
    Quando cantando volgi i larghi occhi
    Fissi sul vuoto dietro alle mie spalle?
    Grazie di venirmi a ricordare
    a chi posso rivolgermi ogni volta
    Che sentirò il bisogno di un consiglio.
    Composta martedì 5 maggio 2009
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Un altro anno passa e se ne va

      Piano come la neve, senza far rumore
      un altro anno è passato
      ed il tempo tra le mani si è sciolto
      a goccia a goccia e non l'ho raccolto
      pensando... domani
      e ricordi appena... ma con tanto amore.
      Avrò un anno in più
      ed altre cose da raccontare
      dolori e gioie nel mio cuore
      e tante lacrime come perle da conservare.
      Vedo i miei bimbi crescere
      li vorrei ancora cullare
      ma la vita vola, non la puoi fermare
      libera come un uccello
      che volteggia nel cielo, non si fa guidare
      puoi solo starla a guardare
      mentre tutto scorre e la vedi passare...
      Incontra cieli tersi
      o nubi pronte alle tempeste
      mari calmi e montagne
      alberi, deserti e prati in fiore
      ma continua a volare.
      Un anno in più, ma siamo ancora tutti insieme
      è già un regalo la serenità
      non voglio altro, e per quest'altro anno
      quello di cui ho bisogno è tutto qua.
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sempre sempre

        Mi avvicino per sfiorarti come sempre
        per ringraziarti della tua presenza
        un abbraccio da chi sempre ti pensa
        da chi da tanto ti vive accanto
        ti rispetta ed aspetta sempre
        il giusto momento
        senza chiedere altro tempo.
        Mi troverai vicina sempre
        per risollevarti quando ti sei perso
        ed ancora ti dedicherò un verso
        per farti sorridere o commuoverti
        come più ti piace.
        La mia mano solo per donarti pace
        l'emozione di un tramonto
        è un regalo che ti vorrei fare
        non costa niente
        ma se sei triste e non asciughi il pianto
        non lo puoi vedere.
        La mia parola che può risollevarti
        il mio cuore in pena
        che dice di non preoccuparti.
        Sarà Natale tra giorni
        aspetto solo che ritorni
        ci troveremo ancora accanto al fuoco
        sai amore... avrò per te lo stesso sguardo
        lo stesso sorriso, per essere felici basta così poco.
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          Scritta da: aura_85
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Sguardi

          Così, casualmente appare, un banale, freddo mattino invernale.
          Rossastro il manto che avvolge l'alba.
          Poi, ancora, arrogante, impetuosa, cupa, triste vedova vestita di nero
          la notte,
          porta tra i suoi seni una rosa nera,
          casta si spoglia ancora al principio di luce,
          danzante al crepuscolo,
          in cui il volto celato, le bagna la pioggia scrosciante,
          Osservano tristi l'io non riflesso allo specchio,
          coprendo le ombre con una tenda di vecchio lino, giocando,
          come fanciulli,
          al nascondino.
          Che gli occhi del mondo non li possano mai vedere.
          Come l'inganno dei camaleonti, mutano il manto tra le foglie della ragione.
          Tanti hanno guardato l'uomo alla croce,
          tanti altri un principe calzato d'oro, che percorreva una fossa di petali bianchi
          Lo sguardo di una meretrice, offerente della propria carne, ad una vecchia mano tremante di miglior comprator,
          lo stesso arto in cui speranza e soldi trovano sfogo.
          Lo sguardo è ora basso, diretto ai piedi di chi esagera con il contrappasso,
          Uno sguardo alla vita in un banale, freddo mattino, dove gioia e dolore miscelano il loro presuntuoso auspicio.
          Basta,
          rammentar di esser figli del medesimo destino.
          Composta mercoledì 25 novembre 2009
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            Scritta da: Antonio Capolongo
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Tu sai perché non ti posso amare?

            Tu sai perché non ti posso amare?
            Io su un lato che non è il tuo
            vesto abiti di un mondo fatuo
            che con lo scettro sa dire e fare.

            La mia forte fede è quella giusta,
            la mia forte gente, sì, ti condanna
            e pronto serba il colpo in canna
            se vuoi scansare la sua frusta.

            Oh! Vorrei urlarti parole nuove
            ma sento il fiato fermo nel petto,
            pur ferma rimane la mia morale

            mia semplice arma contro il male
            che, fosco, marcia mentre ti aspetto
            ma qui rimango, non fuggo altrove!
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              Scritta da: Nicole S.
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Se io ti avessi
              non mi basteresti.
              Preferisco immaginarti sulla terrazza dei miei sensi,
              ad ogni battito, ad ogni passo, ad ogni respiro.
              Se ti potessi avere
              mancheresti ancor più fra i miei giorni.
              Continuerei a cercare quella parte di te
              che sentivo mia
              perché era sempre più lontana.
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                Scritta da: Emanuela Torri
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                La cascata

                Il mio mondo è il Tuo
                quando mi guardi

                il mio corpo s'illumina come
                una fontana d'acqua
                tra le rocce
                gli schizzi bagnano per benedizione
                chi mi è vicino
                e Tu

                sorridi

                Tutto è in movimento
                le mie braccia e le mie gambe
                diventano lunghissime
                come ruscelli d'acqua ed i sassi
                si colorano come pietre preziose
                rubini, agate, topazi, turchesi
                ed ametiste
                i pesci che nuotano controcorrente
                non faticano più
                e la mia pelle brilla

                Neanche il cielo nero
                riesce ad oscurare
                tutta questa luce
                perché le stelle
                cadono ininterrottamente
                come lacrime.
                Composta mercoledì 1 aprile 2009
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