Poesie d'Autore


Scritta da: Consuelo
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il vento e il mare

Il mare era agitato
il vento abbracciava le onde
insieme si cullavano col suono della loro stessa musica
si stringevano forte
in un abbraccio infinito
il primo bacio come una scossa
e in questo sogno vollero vivere.
Composta giovedì 19 novembre 2009
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    Scritta da: Alessandro Spocci
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Diverso

    Diverso, ti guardo
    con occhi lontani,
    hai tante paure
    nascondi le mani.

    Sei figlio del mondo,
    ti senti diverso,
    sei nato con tanti,
    ma poi ti sei perso.

    Diversi si nasce,
    è colpa di Dio,
    hai perso il tuo cuore,
    ma hai ancora il mio.

    Per porti e paesi,
    hai sempre girato,
    guardando negli occhi
    chi ti ha rifiutato.

    Tra dubbi e dolore,
    il sole è per te,
    non te ne andare,
    rimani con me.

    Diversi si nasce,
    è colpa di Dio,
    hai perso il tuo cuore,
    però
    hai ancora il mio.
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      Scritta da: Alessandro Spocci
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Ti guarda anche il cielo

      Contando le nuvole nel cielo,
      sentendomi come onnipotente,
      cerco di togliere il tuo velo,
      quel che ti copre, che mi mente.

      Ti vedo seduta sull'altalena,
      la stessa di quando eri bambina,
      di quando la vita era più amena,
      e tu ti sentivi piccolina.

      Siamo soli nel mondo,
      non so cosa dire
      ti guarda anche il cielo.
      Sei bella da morire.

      In un posto lontano
      c'è un messaggio d'amore,
      prendimi la mano,
      prendi il mio cuore.

      Mi abbracci più forte,
      lo so che sei mia,
      sei vita, sei morte,
      non andartene via.

      Siamo soli nel mondo
      Non so cosa dire
      ti guarda anche il cielo.
      Sei bella.
      Da morire.
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        Scritta da: Stellagreca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ieri-Oggi-Domani

        Ieri.
        Orizzonti lontani e irraggiungibili.
        Montagne da scalare
        ma affrontate con fiducia.
        Ingenui ed alati pensieri
        fuggivano dagli occhi
        correndo lontano
        rifugiandosi al sicuro
        nel caldo abbraccio dei sogni.
        Oggi.
        Feroce realtà che graffia la pelle
        lacrime di piombo, ardenti
        scivolano lente, inesorabili
        divenendo amare verità.
        Costanti e saldi tasselli
        sorreggono stabiliti concetti
        confusi tra le maree
        di quotidiane tempeste.
        Domani.
        Rincontrare la vita
        nel suo continuo sbocciare.
        Porre stabili sostegni
        a fragili e deboli pilastri.
        Svegliarsi ogni giorno
        accarezzata da un alito caldo
        che avvolge di perpetuo tepore
        ogni singolo brivido.
        Non solo illusorie visioni
        ma fervide certezze
        sciolte in gocce di vitale speranza
        che inonderanno il sentiero
        finalmente ritrovato.
        Composta martedì 3 novembre 2009
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          Scritta da: Stellagreca
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il lago del pianto

          Vago nel vento,
          vago nell'ombra
          tra mille schizzi d'aurora
          attraverso silente le fibre del cuore
          nell'esile, vana, perduta memoria.
          Si spegne di nuovo quell'esule fiamma
          nascosta nell'ultima goccia del tempo
          travolge il destino, umilia, sconfigge
          nel lago degli occhi
          colmo di gelido pianto
          vedo annegare
          desideri perduti
          deboli, calde promesse
          lo specchio del nulla
          rivolta i miei sensi
          mi spazza tra lampi e dolori.
          Rivolgo al cielo uno sguardo
          rimetto a terra le armi
          mi fermo, e germoglia il mio seme
          nell'ultimo freddo respiro.
          Composta giovedì 26 marzo 2009
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            Scritta da: Stellagreca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Cuore di vetro

            Cuore di vetro
            fragile, irreale
            luce riflessa
            che si infrange silenziosa
            tra le pieghe dei sogni.
            Delicato monile
            segnato da solchi profondi
            e bagnato da tiepida pioggia.
            Raccolgo tremante
            quei freddi cristalli
            argentei cocci sparsi nel vento.
            Senza paura li rimetto insieme.
            Ancora.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Alle Pagine Della Tua Vita

              Alle pagine della tua vita
              non strappare nulla,
              conserva ogni respiro,
              ogni piccolo frammento
              che la memoria ti concede.

              Sfila ai ricordi il dolore
              da essi imparerai,
              fanne la tua forza,
              il tuo coraggio.

              Prendi a calci le sconfitte
              fanne insegnamento,
              prendi le umiliazioni
              come lezioni di vita.

              Raccogli i se e i ma,
              impara da essi
              che tutto può essere,
              che niente è scontato

              Prendi ogni sorriso,
              sono stati momenti
              di felicità o serenità.

              Prendi i volti di chi ami
              Imprimili nella tua mente
              il momento i cui li hai incontrati,
              quello in cui li hai abbracciati.

              Memorizza
              il volto di tuo figlio
              di quando è nato
              di ogni suo passo,
              sono il perché del vissuto,
              la tua ragione di vita
              .
              Delle pagine della tua vita
              conserva ogni frammento,
              ogni perché, ogni se
              ogni ma, ogni pezzo di te.

              Trasformali in presente
              per vivere il domani.
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                Scritta da: Rosita Matera
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il canto della vita

                Non chiederti il perché delle cose che vedi,
                gli occhi sono finestre
                che filtrano nel cuore
                solo le cose che è giusto far restare.

                Costruiamo girotondi di mattoni o di illusioni
                per mano del destino o del discorso che facciamo.

                Non volli mai dettare legge all'uomo cieco
                ma dirgli solamente quello che ora vedo:
                non c'è peggior nemico del condizionamento,
                ognuno nasce libero
                e può morire tale
                se tiene fra le labbra una bianca margherita,
                se sa far barchette con l'ala del tramonto,
                se sa parlare agli angeli come amici di percorso,
                e trattiene nel suo cuore solo il canto della vita.
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                  Scritta da: Anna De Santis
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Casomai

                  Viverti in un giorno
                  che mi sentivo sola
                  in un momento, senza speranza
                  né futuro, ma con tanta paura
                  chiusi da un ora e ti chiedo ancora
                  per dimenticare...
                  Ci siamo trovati soli in quella stanza
                  senza occhi ne orecchie
                  per vedere e per sentire
                  senza neppure un nome
                  da poter ricordare
                  ti amo, ti ho ripetuto piano
                  mentre le tue labbra sulle mie
                  ed in quel momento lo sentivo.
                  Casomai incontrassi ancora
                  i tuoi occhi che mi hanno fatto impazzire
                  non chiamarmi
                  tanto non sai il mio nome
                  puoi gridarmi amore
                  e prendermi per mano
                  ti seguirò senza parlare
                  ancora ed ancora...
                  Composta nel 2009
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                    Scritta da: Widmer Valbonesi
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Periferie

                    Ricordo quelle borgate dove si respirava fame
                    case di una periferia povera
                    ma ossigeno dell'anima.
                    Lì le persone erano vere
                    esperienze di vita combattuta
                    contro la necessità fottuta
                    di non morire di stenti o di pena.
                    Persino la miseria
                    sembrava una promozione sociale
                    e gli stracci stesi al sole
                    davano il senso della pulizia morale.
                    La sera porte e finestre aperte
                    nessuno temeva un furto
                    si parlava della vita davanti al fuoco
                    e i bimbi correvano intorno come in un gioco.
                    Non ci sono più queste borgate
                    oggi tutti chiusi in case sprangate
                    vicini che non si conoscono
                    e bimbi persi o malati nei video-giochi.
                    Nelle lavatrici marche griffate
                    i jeans rotti fanno tendenza
                    tutti si ricoprono di apparenza
                    sognano di esser ciò che non sono stati.
                    Dicono che siamo in un villaggio globale
                    che con internet e i satellitari
                    siamo tutti cittadini del mondo
                    invece siamo sempre più soli e solitari.
                    Cerco dentro di me quelle periferie
                    dove ci si nutriva di speranza e si viveva con dignità
                    anche in miseria e povertà.
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