Si sorprende se le ombre avvolgono una spiga dorata, dorme vivendo su fresche abitudini, cerca un sogno di stelle due occhi e un lago profondo nel quale specchiarsi. Vuole un cuore grande da abitare e non sa dove andarlo a cercare. Scrivo queste righe sulla gente in una notte senza voce e immagino la mia città rubata dalla neve, pura e limpida sconosciuta; le cose più belle potrei scrivere con le dita sulla strada di un amico sdraiato in un pensiero che mai andrà perduto. La neve, magico candore... su di lei potrei lasciarmi andare, mentre mia madre sogna, e corre nel sonno i suoi campi fioriti.
Per ore la poesia più bella aveva cercato, ma nulla che lo scuotesse dal torpore, che sentisse veramente ... strappò i fogli , disperato alzò gli occhi a cercare Dio : un mare di uccelli e un fil di nuvola... si sentì mancare ... Quel cielo la poesia che aveva cercato.
Quando riposo , quando vago e penso a straziarmi il tuo bacio nel vento riaffiora. E allora, solo allora avvolgo nel lenzuolo caduto al crepuscolo le mie ali di carta.
Adagiato ieri su un petalo di rosa ha sognato di veder la sua anima nuda e leggera, di porla in una mano da lontano amica, dimentico del mondo e dei suoi perché.
Ho ritrovato il libretto di istruzioni per l'uso della vita tra le nuvole più soffici del mio cassetto... mille pensieri e un numero crescente di fate oltre il giardino.
Ero nato su un letto di emozioni con quel dono d'infinita pace in mano ma non so come e per colpa di chi l'avevo perso... In ogni pagina dorata nulla di diverso, le stesse, identiche parole: "Non allentar mai la corda, non c'è nulla che pesa e vale ricorda. La vita è uno stato mentale.
Non sono venuto per rubare, credetemi signore me ne andrò senza far rumore: la vostra bambina ancora dorme e l'orso che al petto tiene stretto, d'incanto, la forma assume del suo sogno. Non so perché sia entrato; la strada deserta, le mie ore incerte ho guardato e ho sentito il bisogno di rimboccarle le coperte.