Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

È come quando le mie labbra

Si posano sul flauto
E ne esce una armonia nuova.
È come quando
Dal mio fiato nascono
Melodie cantate al vento.
È come quando
Sfiori con le tue mani
I petali di un fiore bagnato dalla rugiada.
È come quando
La mia mano…
Cerca altre mani per intraprendere il cammino.
È come quando
Il tassello di un puzzle
Trova il suo giusto collocamento
Accanto ad un altro.
È come tutto questo
La mia amicizia per te.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)
    Quelle come me
    sorridono
    anche con un cumulo di pensieri
    aggrovigliati nel cuore.
    Quelle come me
    se ci parli
    hanno le parole incerte,
    la voce che trema
    di una vibrazione
    che se fosse fiume in piena
    ti travolgerebbe.

    Quelle come me sorridono
    e arrossiscono
    se le chiami
    e dici il loro nome.

    Quelle come me
    si arrabbiano, urlano,
    non si convincono
    quando le sfiori
    con il fiore
    dell'ingiustizia.

    Quelle come me
    hanno le mani
    che vogliono comunicare
    ciò che si agita
    tra i pensieri e l'anima
    ... e creano, costruiscono,
    dipingono e cominicano
    in un lunguaggio
    spesso non comprensibile
    nemmeno a loro.

    Quelle come me
    stanno in silenzio
    ma pensano sempre
    i discorsi più impensati
    le immagini della vita
    ... innarrestabilmente.

    Quelle come me
    se ti fai spazio
    tra la fiducia
    e il cuore

    ti donano...
    tutto l'amore.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)
      Luci, ombre,
      una strada...
      macchine che sfrecciano
      nella mia direzione
      e poi scompaiono.
      Il mio passo...
      lento
      forse stanco.

      Signorina mi chiamano
      e rabbia come fari
      mi acceca.

      È notte nella mia strada
      mi guardo
      con uno sguardo non mio
      dall'esterno
      a ricercare traiettorie
      del futuro,
      del prossimo passo.

      Mi guardo come farebbe
      il mio angelo
      e vedo
      quella strada
      bagnata dalla pioggia
      il cappuccio
      stretto sulle guance
      rosse dal freddo

      macchine

      spruzzi

      passo lento

      e poi...

      il mio corpo
      a terra obliquo.

      *.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)
        Lunghi silenzi
        non parole intorno
        ciò che vorrei.
        Il ribollire dell'anima
        che non mi da pace
        solo il silenzio
        ciò che vorrei.

        Una cioccolata
        un tramonto e nulla più,
        per nascondermi
        nei colori scuri
        e non farmi vedere
        ciò che vorrei.

        Stare ad ascoltare
        il brusio del mondo
        dall'alto di una finestra
        con una musica di sottofondo.
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