Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
C'è un momento nell'universo in cui il cielo incontra il mare...
ed è proprio in quell'istante che le ali dell'anima
iniziano a volare...
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C'è un momento nell'universo in cui il cielo incontra il mare...
ed è proprio in quell'istante che le ali dell'anima
iniziano a volare...
Ventotto anni - e
solo ora m'accorgo dei
fiori di pruno.
***
Se l'onda ci spruzza
e ci parla d'eterno ,
se il tempo è una mela
tra le nostre labbra ...
... felice d'arrivare al torsolo ...
Ci sono silenzi che costruiscono enormi castelli,
nelle nostre anime scosse; e noi raccogliamo in essi bauli
di parole, di emozioni, di doni mai offerti,
che finiscono o con l'incenerirsi al primo fuoco,
o con l'ammuffire, e coinvolgere nel loro decadimento
le mura intere. "
Si posano sul flauto
E ne esce una armonia nuova.
È come quando
Dal mio fiato nascono
Melodie cantate al vento.
È come quando
Sfiori con le tue mani
I petali di un fiore bagnato dalla rugiada.
È come quando
La mia mano…
Cerca altre mani per intraprendere il cammino.
È come quando
Il tassello di un puzzle
Trova il suo giusto collocamento
Accanto ad un altro.
È come tutto questo
La mia amicizia per te.
Chi sei…
dolce compagna di avventure
sono sola…
e tu sfiori il mio braccio
e mi mostri un sorriso.
Sono triste…
e tu fai una piroetta
e mi porgi un fiore
Sono silenziosa…
e tu canti al mio orecchio
note di gioia.
Mi hai regalato
foglie accartocciate
seccate dal sole
le ho custodite
gelosamente
in quello scrigno
di legno
chiamato cuore...
l'unico pericolo ora
è che brucino...
brucino d'amore.
Quelle come me
sorridono
anche con un cumulo di pensieri
aggrovigliati nel cuore.
Quelle come me
se ci parli
hanno le parole incerte,
la voce che trema
di una vibrazione
che se fosse fiume in piena
ti travolgerebbe.
Quelle come me sorridono
e arrossiscono
se le chiami
e dici il loro nome.
Quelle come me
si arrabbiano, urlano,
non si convincono
quando le sfiori
con il fiore
dell'ingiustizia.
Quelle come me
hanno le mani
che vogliono comunicare
ciò che si agita
tra i pensieri e l'anima
... e creano, costruiscono,
dipingono e cominicano
in un lunguaggio
spesso non comprensibile
nemmeno a loro.
Quelle come me
stanno in silenzio
ma pensano sempre
i discorsi più impensati
le immagini della vita
... innarrestabilmente.
Quelle come me
se ti fai spazio
tra la fiducia
e il cuore
ti donano...
tutto l'amore.
Luci, ombre,
una strada...
macchine che sfrecciano
nella mia direzione
e poi scompaiono.
Il mio passo...
lento
forse stanco.
Signorina mi chiamano
e rabbia come fari
mi acceca.
È notte nella mia strada
mi guardo
con uno sguardo non mio
dall'esterno
a ricercare traiettorie
del futuro,
del prossimo passo.
Mi guardo come farebbe
il mio angelo
e vedo
quella strada
bagnata dalla pioggia
il cappuccio
stretto sulle guance
rosse dal freddo
macchine
spruzzi
passo lento
e poi...
il mio corpo
a terra obliquo.
*.
Lunghi silenzi
non parole intorno
ciò che vorrei.
Il ribollire dell'anima
che non mi da pace
solo il silenzio
ciò che vorrei.
Una cioccolata
un tramonto e nulla più,
per nascondermi
nei colori scuri
e non farmi vedere
ciò che vorrei.
Stare ad ascoltare
il brusio del mondo
dall'alto di una finestra
con una musica di sottofondo.
Stringimi a te
ai tuoi sogni leggeri
che san volare in alto
e sin in fondo al cuore.
Stringimi, abbracciami
fammi respirare di te.
Guardami con gli occhi
del tuo cuore semplice
e scolpisci il tuo amore
nella mia mente
con un sorriso.
Calpesta la mia tristezza
lascia che rimanga a terra
polvere sulla polvere.
Disegna un arcobaleno
sul buio dei miei momenti
che nessuno sa capire.
E portami in alto
dove il sole sa sorridere
lontano
dalle ombre oscure.
Ascoltami e stringimi
più forte che puoi
e mostrami ancora una volta
la luce che solo tu
hai dentro di te
perché...
forse perché
mi ami.
Un amore che,
sa regalarmi l'infinito.