Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Ho nella mente un'idea di libertà...
ho nella mia vita una libertà in gabbia...
scavo nei miei sogni e trovo
idee infinite
fuggenti attimi
sussurri lievi
... di libertà.

Penso,
mi fermo,
rincorro,
ascolto...
e scopro in me
la libertà.

La libertà è in noi,
dobbiamo solo trovare il coraggio di liberarla.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)
    Ci sono ancora loro, strani individui,
    con l'anima più leggera
    di una nuvola,
    loro,
    i poeti ingarbugliati
    nelle rime di ogni giorno...
    La più vera, a più ovvia forse,
    donare con il cuore,
    e ancora... amore.
    Ci sono loro, a risvegliarti dal torpore
    che t'infonde la macchina del nulla,
    a dirti quanto vali se le ali
    le dispieghi ancora,
    ferite e sanguinanti forse,
    ...
    Ci sono loro, a dirti di stranezze
    disegnate dentro al vento, a dirti
    quanto è vero il tuo sorriso,
    se viene dopo quel dolore.
    Quanto è vero questo mondo,
    avvelenato da quei gas
    più che mai sconosciuti ed assassini.
    Quanto è vero...
    Vero
    come la vita che ti scuote e quella morte
    che non puoi capire.

    E ci sono ancora loro,
    poeti...
    senza più parole,
    che parlano da soli,
    piangono in silenzio... E nel silenzio,
    accarezzano l'immenso.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)
      Mi serve per mangiare
      la uso per lavarmi,
      tant'altro posso fare
      cos'altro può servirmi?

      Il saggio riflettendo
      alla risposta arguta,
      pensò che a questo mondo
      questa è cosa saputa!

      Lui domandò di nuovo
      a te ti basta questo ?
      Risponderti io provo
      anche se non son lesto.

      Cosa devo cercare
      nella vita di bello,
      io mi so accontentare
      mi sento un menestrello.

      Il saggio ripensò
      alla sua vita intera,
      infine meditò
      che era cosa vera.

      Tutti in vita cerchiamo
      solo cose venali,
      però non ci accorgiamo
      di quanto son banali!

      Cercando la morale
      di questa storia corta,
      che per non viver male
      accontentarsi importa!!
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)

        Aspetta! Non andare via, voltati

        Uno sparo,
        il volto sfregiato, la notte
        calata tra noi ragazzi, No!
        Aspetta!
        La notte ancora non c'è, sebbene sia vicina;
        Per ora è solo l'imbrunire...
        ma, tu continua a vivere;
        La tua giornata,
        quel percorso disegnato,
        ieri, sul muro della nostra stanza
        non apparteneva già al passato...
        esprimeva un tracciato
        di ciò, che sarebbe stato.
        Tu!
        l'incoscienza del futuro
        m'hai in quel momento abbracciato
        e, dato un bacio;
        mi hai inserito nel tuo dipinto,
        colorato fino all'inverosimile, quando
        poi, terminato con il tramonto
        l'hai firmato...
        e disteso su di un piano,
        nell'attesa, che il primo raggio di luce illuminasse
        i contorni di questa meravigliosa fotografia.
        Arcobaleno
        Ho camminato...
        Vento,
        Nell'aria fiori
        Tende su!
        Occhi aperti
        Lungo la mia strada.
        Lavori in corso
        Una società
        Metteva paletti,
        Poche luci
        Anime giù
        Una "A"
        Un alfabeto che comincia
        Questa strada di periferia.
        Braccia aperte
        Su!
        Arcobaleno:
        Colori dispersi
        Illuminano i persi
        Di tante menti deserte.
        Autunno
        Foglie gialle cadono
        Capelli bianchi nascono
        Fuori,
        L'autunno alle porte
        Bussa forte.
        La chioma dei capelli
        Dal vento smossa,
        Un giorno pieno di colore,
        Una notte è ¦scossa
        Di dolore;
        Il colore dei tuoi occhi
        I colori di un disegno
        Un dipinto, e
        In quel
        Mi sono intinto.
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          Scritta da: Mela Favale
          in Poesie (Poesie anonime)
          Quando puoi chiamarlo amore?
          Quando senti la voce più dolce e leggera
          che ti entra dentro senza fermarsi;
          quando vedi due occhi che vorresti guardare per ore,
          incantata,
          ma la tua nemica più grande, la paura,
          ti concede solo qualche secondo;
          quando basta sentire il suo nome,
          che ha una forza maggiore di qualsiasi contatto;
          quando la tristezza può volare via senza tornare,
          se davanti ha un suo semplice sorriso;
          quando lui è vicino più di quanto tu possa sognare
          e un fuoco dentro di te non riesce a trovare acqua per placarsi;
          quando pensi che vorresti dargli un bacio
          che ancora non conosce.
          Questo penso sia l'amore:
          il sentimento più nobile e profondo,
          ma allo stesso tempo crudele e ingiusto,
          perché vede protagonisti coloro che,
          solamente per uno sguardo,
          darebbero ogni cosa posseggono.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)
            Paura di non essere ciò che vorrei
            nostalgia di me in un domani, lontano
            solitudine che riempie tutto ciò che è vano.

            Vorrei essere per un giorno chi non sono,
            altro me, libero da se stesso,
            libero da pretese, da attese,
            libero da quel senso di mancanza
            che strozza il fiato e incatena ogni speranza

            Che lacera i sogni e ce li semina intorno
            ci canta la strofa e mai il ritornello
            ci ricorda la vita, la realtà,
            e non ci regala mai un sorriso
            domani verrà, non oggi, aspetta, spera
            che la morte verrà...

            Ma noi chiediamo amore e non crudeltà,
            non arida saggezza, ma spensieratezza,
            senza dolore, senza passato,
            solo il futuro
            nel presente cambiato...

            E vivo, e mi dispero,
            solo, su questa terra che è grande
            immensa, lontana
            solo,
            per sempre...
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie anonime)
              Mi avevate illusa,
              ho sofferto moltissimo,
              ma ho tirato avanti
              anche se stavo male;
              ora, sentendo
              che forse parlate male di me,
              non sto peggio.
              Anzi ho ancora più voglia
              di riprendermi, di farvela vedere
              e di godermi la vita
              in ogni sua sfumatura,
              in ogni suo angolo più nascosto.
              Questo lo devo a voi,
              sì proprio a voi,
              quelle persone
              che mi hanno ferito
              ma che allo stesso tempo
              mi hanno dato la forza
              di continuarmi a migliorarare,
              solo per rinfacciarvi
              tutto quello che mi avete fatto.
              È strana la vita:
              il giorno prima stai male
              a causa delle persone,
              mentre il giorno dopo
              vorresti proprio ringraziarle,
              per averti fatto spffrire,
              perché così facendo
              non si sono accorte
              che hanno svegliato in te
              quella grinta, quella forza
              che neanche tu pensavi
              di possedere.
              Vi devo proprio dire una cosa:
              Grazie per tutto.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie anonime)
                Luna, dea del buio,
                ogni notte sorgi
                per rischiarare il pianeta.
                Luna, perla d'oriente,
                nata per contrastare la luce del sole.
                Tu, luce fioca e pallida e argentata,
                vegli sul nostro mondo
                donandoci sogni incantati.
                Luna, compagna di viaggio di noi,
                viaggiatori della notte
                che viviamo ogni giorno
                con la speranza di rivederti
                ancora una volta.
                Luna, unica amica sincera si tutti,
                tu vedi tutto ciò che succede
                e a te ognuno affida i propri segreti,
                nella speranza che essi si avverino.
                Tu, unico conforto,
                d'ognuno di noi
                che dopo una giornata passata al sole,
                l'odiata luce,
                infondi calore senza
                rattristare il nostro cuore.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie anonime)
                  Di cercarti mai stanca
                  Senza te io non vivo
                  Voglio ancora trovarti,
                  per poi averti e tenerti
                  nei miei giorni a venire.
                  Sarai tu il mio respiro,
                  la mia luce e la strada,
                  un rifugio sicuro,
                  il punto certo nel cielo.
                  Sarai sole e la notte,
                  sarai mare e anche stelle.
                  Sarai un bacio, un abbraccio
                  uno sguardo, un sorriso.
                  La mia pelle, il pensiero.
                  Tu sei l'acqua ed il fuoco.
                  Sei la vita e la morte
                  Sei di un attimo eterno
                  tutto il meglio: l'immenso
                  Tu sei tutta me stesso
                  Tu sarai in me………. per sempre
                  Tu per me sei l'amore.
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