Guardo fuori dalla finestra piove su Milano un grigiore accomuna case, strade e persone pozzanghere calpestate dai frenetici passi di chi non può fermarsi qualcuno aspetta, impaziente alla fermata poche facce con un sorriso molti isolati dal mondo dalle loro storie dai loro pensieri che la pioggia non riesce a lavare via guardo fuori dalla finestra anch'io come loro sogno posti diversi, una vita diversa anch'io come loro seguo i miei pensieri nella pioggia aspettando un raggio di sole.
Col mio amore scontroso e umido umido di te delle tue labbra carnose di mare m'inoltro viandante d'insolite allegrie per le radici estese dei nostri fiumi neri filamenti incandescenti di aquiloni spirali acuminate contro il muro del tempo che si scioglie su di noi come il miele in un giorno di aprile e di sole.
Notte ingombra mai sazia d'estenuanti arsure notte di pensieri che s'inarcano su altre notti di granitiche assenze raramente da te scalfite quasi sempre fuse nel silenzio incolore e disossato dove io mi lascio ghermire dall'inatteso credere tutto.
Tra le rovine del nostro giardino ora brullo senza vita nè colori incenerito da una menzogna, incido una lapide al nulla, guardando le parole che stramazzano una a una sulla terra nuda. Erano le mie parole erano le tue parole ora sono solo carta sporca nella luce artificiale di false verità.
Musica, musica spirito gioviale spirito innovativo, spirito, spirito di ciò che ci circonda spirito dell'umana sonda nel mondo. Musica, musica più hai denaro più avaro sei nel mondo ormai capitalizzato e poco amato da chi inventato ha la tecnologia e come per magia con ciò si distrugge perché non sa da cosa fugge.
Se il mio indirizzo vuoi sapere te lo dirò con piacere via delle carezze numero dei baci città dell'amore provincia del mio cuore. Ti aspetto sotto al portone per darti la mano e dirti "ti amo".
Vivere non solo per vivere Non è solo tua l'anima agonizzante atrofizzata dentro un bordello di kanduppatti non è solo tua la carne bambina dagli occhi rovesciati su pantaloni calati mentre ripeti nel singhiozzo vivere non solo per vivere non è solo il tuo sangue greggio di fame che scorre al passaggio di nuovi predoni non è solo tua l'amputazione del respiro nelle vene delle macerie di Kuito mentre ripeti vomitando vivere non solo per vivere non è solo tua l'ombra curva e sacra dell'imposta dignità dello hijab mentre frughi come un topo nella spazzatura dentro i viali notturni della santa Teheran e ripeti pregando vivere non solo per vivere non è solo tua la cute nel filo spinato dentro un sole rifugiato nelle terre di nessuno figlie del confine mentre nell'ultimo straccio d'abito abbracci un gemito e ripeti sbranato dalla stanchezza vivere non solo per vivere non è solo tua la polvere che concima la saliva gli occhi curvi sul boia al piovere lento di una mano tagliata nelle rovine studentesche di Kabul dove il silenzio della musica il fruscio dell'umiliazione cancellano l'umana dignità tu muliebre orgoglio di morte munifica agiti le ali e ripeti vivere non solo per vivere.
Pensi che il nostro silenzio possa destituire valori imposti lo pensi davvero!!! Pensi di scrutare attraverso l'anima senza decadenza lo pensi davvero!!! Allo specchio I lividi dell'ego agiscono indisturbati allo specchio sono deturpato dal sintomo di proprietà dei miei pensieri.