Poesie anonime migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Sia nel respiro di tutti il sogno che attraversa confine non visto.
Passi che ancora non cancellano
deserti e ancora qui non lasciano
visibili tracce ma che ci fanno
espandere memorie e donano
capacità di percorrere il tempo.
Per ogni pensiero nel silenzio
sia del cuore l'avvertito soffio
a regalare ali a quel tempo ora fuggito
al presente e al futuro non conosciuto.
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    Scritta da: LOs
    in Poesie (Poesie anonime)
    Il sole splende
    il cuore rimane freddo
    la vita sorride
    ma gli incubi
    tornano più crudeli di prima
    ridi e i tuoi occhi
    ti tradiscono
    velati da una strana
    malinconia
    che non si può cancellare
    perché l'unica cosa
    che farebbe risplendere
    di gioia quegli occhi
    è un'amore profondo
    chiuso in fondo
    al proprio cuore.
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      Scritta da: FaceLess
      in Poesie (Poesie anonime)

      Graffi nel cielo

      Unghie spiantate
      cadono inermi
      su fredde pietre ghiacciate
      rotolando come vermi.

      L'aria calda riporta
      ricordi dal pozzo profondo e tetro,
      odore pungente di cadaveri decomposti
      sotto una stella,
      una qualunque fra le tante
      spente sigarette
      d'un posacenere di nera rabbia
      ed impazienza.

      Strappo le falangi gettandole al cielo
      sfiorando nuvole
      libere e sole
      fedeli compagne d'arei ed aquiloni.

      Nell'azzurro sei immensa,
      una macchia sulla terra;
      la corona guarda e pensa:
      rinizia la vana guerra.
      Composta lunedì 1 gennaio 1900
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        Scritta da: Mela Favale
        in Poesie (Poesie anonime)

        Nostalgia

        Non sarò mai abbastanza grande per
        capire cos'è davvero l'amore.
        Non sarò mai del tutto cosciente
        di quanto tutto questo possa rendermi
        bella.
        Non avrò mai la consapevolezza
        che tu sei davvero mio.
        Non sarò mai abbastanza grata
        di tutto ciò che mi dai.
        Non avrò mai un cuore così grande
        per trattenere tutte le sensazioni che mi dai.
        Ma sono innamorata di te,
        del tuo odore, della tua voce,
        del tuo modo di donarmi carezze
        al cuore con un solo sguardo.
        Sono innamorata di te...
        come quella sera in cui le nostre
        anime si incontrarono in un magico
        miscuglio di dolcezza e passione...
        Ti amo...
        ti amo più della mia stessa esistenza
        ti amo davvero e non credere mai
        che potrò mai... che potrò mai
        dimenticarti.
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          in Poesie (Poesie anonime)
          Le mie risposte
          sono solo dei forse.
          Sento ancora l'impulso
          di stare abbracciata a lui
          che si accoccola su di me.
          Avrei voglia di stringerlo.
          Salvarlo da ciò che non è riuscito a vedere.
          Avrà trovato il coraggio di essere se stesso?
          Un'altra domanda a cui rispondo forse,
          guardandomi allo specchio.
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            Scritta da: Nastjia
            in Poesie (Poesie anonime)

            Quando scende il buio

            Nugoli di parole
            paion polvere
            nella mia anima scomposta...

            Una sonata macabra
            è questo trillo
            che afferra e distrugge
            e ferisce,
            e di nuovo lacera
            quel che resta del sé.

            Non esiste alcun sapore, odore o tepore
            che possa contrastare
            questo cupo canto di te
            morte,
            compagna dei miei sensi,
            vita sfrontata,
            puttana!

            Chino il capo vinta...

            Fredde catene di niente
            ci legano,

            in un abisso senza fondo
            si consuma la mia follia.
            Composta giovedì 16 febbraio 2012
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              Scritta da: Danio Ernesto
              in Poesie (Poesie anonime)

              La mia isola

              Viaggiavo come un relitto nel mare in tempesta.
              nessun'isola all'orizzonte
              nessuna nave che incrociasse la mia rotta.

              La salsedine mi dilaniava la carne
              gli occhi ridotti a due fessure e le labbra screpolate
              e sanguinanti.

              Dio, non immaginavo fosse così difficile morire.
              Non potevo sapere che il mio corpo,
              con inaudito accanimento, potesse
              lottare così strenuamente per vivere.

              Ma non sarebbe durata a lungo l'agonia.
              Già, in lontananza, mi parve di scorgere dei volti.
              O erano semplicemente nubi
              venute a ghermirmi.

              Fradicio era il cuscino quando
              mi svegliai d'improvviso.
              Tumultuoso il mio cuore quando
              mi girai sul fianco.

              E tu eri lì.
              Tu, la mia isola deserta
              Tu, la mia nave venuta in soccorso
              Tu, che mi hai ridato la vita.
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