"Questa notte
resterò sul mondo,
aspettando che venga giorno.
Dolcemente pensandoti".
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"Questa notte
resterò sul mondo,
aspettando che venga giorno.
Dolcemente pensandoti".
Vivere senza amore è come vivere in un deserto
come morire di fame e di sete
come soffrire mille volte di più.
(di un soldato israeliano)
Sia nel respiro di tutti il sogno che attraversa confine non visto.
Passi che ancora non cancellano
deserti e ancora qui non lasciano
visibili tracce ma che ci fanno
espandere memorie e donano
capacità di percorrere il tempo.
Per ogni pensiero nel silenzio
sia del cuore l'avvertito soffio
a regalare ali a quel tempo ora fuggito
al presente e al futuro non conosciuto.
Il sole splende
il cuore rimane freddo
la vita sorride
ma gli incubi
tornano più crudeli di prima
ridi e i tuoi occhi
ti tradiscono
velati da una strana
malinconia
che non si può cancellare
perché l'unica cosa
che farebbe risplendere
di gioia quegli occhi
è un'amore profondo
chiuso in fondo
al proprio cuore.
Sola nella primavera,
sola nel vento
che mi scompiglia i capelli
Sola nel segreto
che stringo al cuore
Sola, semplicemente sola
in balia dei miei pensieri.
Passo dopo passo
nei ricordi
Sospiro dopo sospiro
nei sogni
Fuggo dalle strade e dalle sue
grida grigie
che mi riempiono la testa.
Guardo il cielo terso
impregnato di un candido
celeste,
intarsiato di nuvole,
luminoso e calmo,
come me.
Respiro quell'aria rara,
passeggio nel silenzio
della bellezza.
Mi sento sola
come vorrei.
Il sole mi riscalda la pelle
il vento la solletica.
I rumori se ne vanno:
non li sento,
anche se ci sono.
Un silenzio che batte il frastuono,
la solitudine a sostituire i pensieri.
Tutto
intorno a me si muove,
ed io resto ferma
davanti al giorno che passa.
Non un alito,
non un sospiro,
nessuna voce
fuori dal coro.
Mi sento sola
come dovrei.
Voglio essere
sola
in quella calda primavera,
senza nessuno
che mi riempie di parole.
Passo dopo passo
nel silenzio,
disprezzando il mondo
che gira veloce.
Mi perdo dentro di lei:
in quella che aspetto da mesi,
nel sabato dell'anno,
nel celeste del suo cielo,
nel verde della sua natura,
nel vento del suo essere.
Cammino nel tuo calmo,
silenzioso,
unico
e raro
sospiro.
Coltello in bocca
denti stretti,
pronto metto a fuoco,
determinato,
gestisco le armi,
sanguino
non mollo,
come potrei?
Flusso sottocutaneo
sgorga e si mescola
con i pensieri,
travaso le idee
e il sangue nella carta;
ultima, infinita,
echeggiante parola.
Scusa.
Mi vendeva il suo corpo.
Non capiva che volevo la sua anima,
il suo cuore, a cui non apparteneva a nessun uomo.
Qual era il segreto per aprirlo?
Scoprire il suo interno per renderlo mio.
Ci provava a rendere di più,
ma non riusciva,
non capiva che
nei miei occhi c'era solo lei,
nei suoi solo il vuoto.
Presente, sono presente,
ogni momento ogni secondo,
disponibile a contare ogni battito d'ali,
presente, sono presente,
a portata di mano a schiocco di dita,
fai il mio nome e ti raggiungerò in qualsiasi angolo di mondo.
Nugoli di parole
paion polvere
nella mia anima scomposta...
Una sonata macabra
è questo trillo
che afferra e distrugge
e ferisce,
e di nuovo lacera
quel che resta del sé.
Non esiste alcun sapore, odore o tepore
che possa contrastare
questo cupo canto di te
morte,
compagna dei miei sensi,
vita sfrontata,
puttana!
Chino il capo vinta...
Fredde catene di niente
ci legano,
in un abisso senza fondo
si consuma la mia follia.
Vedo gli altri che vanno
sto fermo e li osservo
Vedo gli altri che vanno
e ritornano
sto fermo e li aspetto
Ho come l'impressione
che la direzione è sbagliata.