Poesie anonime migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

Natale di plastica.

Natale di plastica e vento,
Di luci bugiarde.
Natale di fame
Di imbrogli, di sottomissione.
Natale senza veli
(la pace è solo utopia. )
Natale e fa freddo nelle baracche
Piove in casa e l'acqua manca
Il pianto di un bimbo nel buio
Un cane che scende
Sotto una pallida luna.
Il tempo dei poveri non cambia.
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    Scritta da: Corvetto Corvetto
    in Poesie (Poesie anonime)

    Anna Giusto

    Son 7 gli anni passati e la mia anima vaga ancora nel tuo dolce ricordo
    in quell'immenso giardino fiorito, di rose, e profumi incantevoli, in cima alla
    grande montagna che guarda i galli, al sorgere della luna il suo profumo
    si espande tanto da entrarti nell'anima e nel cuore, li avrei vissuto per mille anni
    insieme a te, il nostro tempo ormai è finito, quello che si fa in vita riecheggia
    per sempre e per sempre sarai nel mio cuore, ringrazio Dio per avermi permesso anche se
    per un attimo di entrare in paradiso.
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      in Poesie (Poesie anonime)
      Le mie risposte
      sono solo dei forse.
      Sento ancora l'impulso
      di stare abbracciata a lui
      che si accoccola su di me.
      Avrei voglia di stringerlo.
      Salvarlo da ciò che non è riuscito a vedere.
      Avrà trovato il coraggio di essere se stesso?
      Un'altra domanda a cui rispondo forse,
      guardandomi allo specchio.
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        Scritta da: Nastjia
        in Poesie (Poesie anonime)

        Quando scende il buio

        Nugoli di parole
        paion polvere
        nella mia anima scomposta...

        Una sonata macabra
        è questo trillo
        che afferra e distrugge
        e ferisce,
        e di nuovo lacera
        quel che resta del sé.

        Non esiste alcun sapore, odore o tepore
        che possa contrastare
        questo cupo canto di te
        morte,
        compagna dei miei sensi,
        vita sfrontata,
        puttana!

        Chino il capo vinta...

        Fredde catene di niente
        ci legano,

        in un abisso senza fondo
        si consuma la mia follia.
        Composta giovedì 16 febbraio 2012
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          Scritta da: Danio Ernesto
          in Poesie (Poesie anonime)

          La mia isola

          Viaggiavo come un relitto nel mare in tempesta.
          nessun'isola all'orizzonte
          nessuna nave che incrociasse la mia rotta.

          La salsedine mi dilaniava la carne
          gli occhi ridotti a due fessure e le labbra screpolate
          e sanguinanti.

          Dio, non immaginavo fosse così difficile morire.
          Non potevo sapere che il mio corpo,
          con inaudito accanimento, potesse
          lottare così strenuamente per vivere.

          Ma non sarebbe durata a lungo l'agonia.
          Già, in lontananza, mi parve di scorgere dei volti.
          O erano semplicemente nubi
          venute a ghermirmi.

          Fradicio era il cuscino quando
          mi svegliai d'improvviso.
          Tumultuoso il mio cuore quando
          mi girai sul fianco.

          E tu eri lì.
          Tu, la mia isola deserta
          Tu, la mia nave venuta in soccorso
          Tu, che mi hai ridato la vita.
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            Scritta da: Cheope
            in Poesie (Poesie anonime)
            Se fossi senza stelle mi piaceresti, o notte!
            Ma il linguaggio che parla il loro lume è noto,
            mentre quello ch'io cerco è il nero, il nudo, il vuoto.

            Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
            crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
            Quando si china e spasima l'amante sul'amata,
            pare un morente che carezzi la sua tomba...
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              Scritta da: Elisabetta
              in Poesie (Poesie anonime)

              Al sicuro?

              Chiese un caro bambino piccino
              A suo padre in un giorno radioso:
              "Posso dare me stesso a Gesù,
              perché Egli lavi i miei peccati?
              "Oh, figlio mio, ma sei così piccino!
              Attendi d'esser più cresciuto;
              i grandi, è vero, han bisogno di Lui,
              ma i piccini, lo sai, sono al sicuro".

              Così disse il padre al suo maschietto,
              mentre stava arrivando un temporale:
              "Sono tutte le pecore al riparo,
              al sicuro nell'ovile, figlio mio?"

              "Tutte le grandi lo sono, padre mio,
              ma gli agnelli li ho lasciati andare,
              perché non credevo occorresse;
              i piccini, lo sai, sono al sicuro".
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                Scritta da: Danza di Venere
                in Poesie (Poesie anonime)

                Immobile

                Davanti a te immobile
                in attesa di un tuo cenno,
                occhi fissi in occhi splendidi
                si nutrono della tua bellezza.

                Davanti a te immobile
                aspetta fremente un uomo,
                la ricerca del contatto
                per trasmetterti questa sensazione.

                Davanti a te sta nascendo
                la nuova vita di un uomo,
                riparto costruendo da zero
                nuovi sentieri che portano a te.

                Impotente e rigido ogni muscolo vorrebbe sfiorarti,
                i tuoi occhi trasmettono un profondo bisogno d'amore,
                davanti a te apprezzando questo sentore,
                brucio finché del mio amore vorrai nutrirti.
                Composta martedì 14 marzo 2017
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