Poesie anonime migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)

Natale di plastica.

Natale di plastica e vento,
Di luci bugiarde.
Natale di fame
Di imbrogli, di sottomissione.
Natale senza veli
(la pace è solo utopia. )
Natale e fa freddo nelle baracche
Piove in casa e l'acqua manca
Il pianto di un bimbo nel buio
Un cane che scende
Sotto una pallida luna.
Il tempo dei poveri non cambia.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Corvetto Corvetto
    in Poesie (Poesie anonime)

    Anna Giusto

    Son 7 gli anni passati e la mia anima vaga ancora nel tuo dolce ricordo
    in quell'immenso giardino fiorito, di rose, e profumi incantevoli, in cima alla
    grande montagna che guarda i galli, al sorgere della luna il suo profumo
    si espande tanto da entrarti nell'anima e nel cuore, li avrei vissuto per mille anni
    insieme a te, il nostro tempo ormai è finito, quello che si fa in vita riecheggia
    per sempre e per sempre sarai nel mio cuore, ringrazio Dio per avermi permesso anche se
    per un attimo di entrare in paradiso.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie anonime)
      Non seppi mai il suo nome
      né il tempo le concesse l'attimo
      di darmi l'anima e non il corpo
      di sciogliere le labbra nelle mie.
      Notte di un'estate inquieta
      pregna di oblio, desideri e umori
      maledetta ed arida quanto basta
      per essere preda dei propri amori,
      fu l'aria che saliva dalla valle,
      respiro denso di resina a fronde
      soffio inquieto che girava in tondo
      nell'aurea danza della vita,
      fu la luce fioca ed il silenzio
      il mare calmo a far da sfondo
      la sua carne debole... eccitante
      lo sguardo sempre più profondo.
      Non seppi mai il suo nome,
      ...e lei neppure chiese il mio
      forse fu così che in fondo
      non ci fu nemmeno il tempo dell'addio.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Elisabetta
        in Poesie (Poesie anonime)

        Al sicuro?

        Chiese un caro bambino piccino
        A suo padre in un giorno radioso:
        "Posso dare me stesso a Gesù,
        perché Egli lavi i miei peccati?
        "Oh, figlio mio, ma sei così piccino!
        Attendi d'esser più cresciuto;
        i grandi, è vero, han bisogno di Lui,
        ma i piccini, lo sai, sono al sicuro".

        Così disse il padre al suo maschietto,
        mentre stava arrivando un temporale:
        "Sono tutte le pecore al riparo,
        al sicuro nell'ovile, figlio mio?"

        "Tutte le grandi lo sono, padre mio,
        ma gli agnelli li ho lasciati andare,
        perché non credevo occorresse;
        i piccini, lo sai, sono al sicuro".
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie anonime)

          Agosto 1946

          Sono nata al sud
          dopo mezzogiorno
          quando la luce
          è calda,
          esagerata,
          ed il mare esala
          anche dai muri,
          dalla strada.
          Sono nata il 17 agosto,
          anzi, il 18.
          Così volle mio padre,
          per amore,
          mutare il giorno
          infausto,
          la mia data.
          Da allora,
          acconto a me,
          respira sempre
          un'altra.
          Ed io,
          dall'una passo
          all'altra.
          E più non so
          chi sono io
          che passo.
          Composta domenica 18 agosto 2013
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie anonime)

            Consapevolezza

            Osserviamo un animale
            può sembrare freddo e immorale,
            con puri istinti da sfoggiare
            oltre i fiumi e l'artificiale.

            Può sembrare semplice e taciturno,
            ma se guardi bene ha un vissuto.
            Dietro il suo sguardo arguto,
            vede in te, il fare da immaturo.

            Sia l'insegnamento ricevuto,
            sia l'agire da perverso e venduto,
            caro umano, ci hai goduto.
            "La consapevolezza è un dono impuro."
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Danza di Venere
              in Poesie (Poesie anonime)

              Ad un passo dal sole

              Mentre scrivo queste parole,
              Un pensiero mi sconvolge ed accende il cuore,
              Sono ad un passo da te,
              Qui in queste due ore supero il cielo puntando al sole.

              Sulle mie mani rimane indelebile il ricordo della tua pelle,
              Sulle mie labbra rimane il brivido di un bacio sulla fronte,
              Non potrò fare a meno di ricordare il tuo profumo,
              E quando mi chiederanno di chi è, dirò di aver visto un angelo.

              Ti ho davanti due ore e vorrei non finissero mai,
              Il tempo è cornice di un amore infinito,
              Il tempo ritrae rughe ricordandoci che siamo cresciuti,
              In ogni mio desiderio espresso vedo in te la donna che ho voluto.

              Vorrei che tutto fosse perfetto,
              Fuori da ogni vincolo io e te nello stesso letto,
              Vorrei raccontarti mille storie ponendo te al centro,
              Ma questa distanza limita la mia voce il vento non mi è d'aiuto.

              Sono un combattente lo faccio da sempre,
              Ti mostro sincero che armi ho a disposizione,
              Per te rimango semplice e spogliandomi di ogni convinzione,
              Ti chiedo di accettare in dono questo mia grande passione.
              Composta sabato 11 marzo 2017
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Danza di Venere
                in Poesie (Poesie anonime)

                Immobile

                Davanti a te immobile
                in attesa di un tuo cenno,
                occhi fissi in occhi splendidi
                si nutrono della tua bellezza.

                Davanti a te immobile
                aspetta fremente un uomo,
                la ricerca del contatto
                per trasmetterti questa sensazione.

                Davanti a te sta nascendo
                la nuova vita di un uomo,
                riparto costruendo da zero
                nuovi sentieri che portano a te.

                Impotente e rigido ogni muscolo vorrebbe sfiorarti,
                i tuoi occhi trasmettono un profondo bisogno d'amore,
                davanti a te apprezzando questo sentore,
                brucio finché del mio amore vorrai nutrirti.
                Composta martedì 14 marzo 2017
                Vota la poesia: Commenta