Poesie di Marta Emme

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Scritta da: Marta Emme

A scrutar intenta

Giochi nell'aria
giochi di voli,
un vai e vieni
di gioiose creature
tra rami
di alberi maestosi
o smilzi o nodosi,
una danza che sui cornicioni
si acquieta,
per poi ripartire.
Così una rincorsa,
un'intesa, oppure contesa,
una discesa... si avvicendano.
Fantastici disegni nell'etere
alla prova metton
gli equilibri raggiunti
nel volo, ma che sempre
alla terra fan mirare.
Incantan pur
l'implume
che, dal nido,
guarda vigile
quella maestria
nell'impennare
o virare e sfrecciare
o planare. Voli
che son moti arditi
e sicuri e armoniosi
in uno spazio aperto.
Pur io, che guardo
dal lucernario, ne ravviso
la leggerezza
e mi sento
unita a loro, oggi,
che ti ho lasciato.
E pace mi sorprende.
Marta Emme
Composta martedì 11 marzo 2014
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    Scritta da: Marta Emme

    Prendimi

    Se io potessi entrare
    in un chicco di grano
    ed essere alimento,
    non sarebbe strano,
    voler essere ovunque.
    Se io potessi sperare
    solo di attraversare
    il silenzio del cuore,
    nel deserto che porta il dolore,
    toglierei fiato al vento, ° (dell'ingiustizia)
    che soffia con tanto vigore
    sulle miserie°del nostro tempo (povertà, disperazione...)
    Se io potessi valicare le montagne
    e navigare per mari,
    con un gesto sconfiggerei
    i mutismi e i fantasmi velenosi° (la storia ritorna)
    che seminano disordine
    e spaventi tremendi,
    come se addomesticare
    fosse possibile l'essenza del vivere.
    Ma eccomi qua
    intenta a manifestar
    scomode realtà;
    eccomi, son qua,
    negli spazi dell'etere a svolazzar° (sono nominata sovente)
    e per prendermi ti devi
    molto impegnar, anche lottar.
    Io sto qua, mi fan compagnia
    equità e fraternità,
    io son la libertà
    e or la mia voce
    è per chi non ne ha.
    Marta Emme
    Composta martedì 31 dicembre 2013
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      Scritta da: Marta Emme

      A una Perseide

      Da lassù
      par sia il mondo un po' più blù,
      così un fatto vi racconto
      che rifletter è un secondo.
      La corda tanto tirava
      che la vela alfine si gonfiava
      e una nuova era* (politica a 5 stelle)
      all'orizzonte si profilava.
      Finalmente il vento buono* la scuoteva (rinnovamento)
      finalmente un altro approdo si poneva.
      Tanto eran giuste le premesse
      che certe potevan le promesse.
      Così quell'avventura,
      necessaria addirittura,
      pareva l'unica soluzione o cura.
      Il viaggio ancor non è finito
      anche se è chiaro come sia partito.
      Ma tanto il bruco è malfattore* (divora le foglie)
      quanto la farfalla impollinatore;
      allor, come mostra il paragone,
      la metamorfosi* è da fare (della classe politica)
      applicando la morale* (del buon fare)
      Non s'è visto un movimento+ (dei 5 stelle)
      trasformare il nostro tempo,
      ma l'avventura par sicura
      e qualcuno prima o poi farà la stura:
      sbroglierà quell'operare* (proprio tornaconto)
      che impedisce il navigare:
      A una Perseide brillante
      si affida ora il desiderio più grande
      perché un desiderio quando si avvera
      fa spuntar la primavera.
      Marta Emme
      Composta giovedì 5 dicembre 2013
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        Scritta da: Marta Emme

        In chitarra

        Esilarante fin da piccina.
        La circondi con misurato
        abbraccio che ha di
        creatura sembianze.
        Or si appresta a sonar brani
        o spassosi ritornelli.
        La musica solo è la sua voce,
        mai stonata se la rima è curata,
        se ben accordata,
        disastroso l'effetto se il passo
        non segna scomposto diventa
        e nell'ombra ritorna
        magari improvvisata genialità
        se chi ascoltar non sa.
        Marta Emme
        dal libro "Prosia" di Marta Emme
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          Scritta da: Marta Emme

          Papa Karol

          Per dirne qualità or prendo liceità.
          È uomo che si racconta,
          ed è portento che si fionda, * *nei suoi viaggi
          ha intuito e mente pronta.
          Son larghe le vedute dacché
          non ancora ciocche avea canute.
          Nel suo presente la comunicazione
          mai è assente, a far rifletter
          le coscienze e aprir il cuore
          a chi a stento sente.
          Di gioia fulge l'espressione
          per l'umana condizione
          che nella Vergine ripone
          la divina redenzione.
          E nel far del ben predicazione,
          com'è nella sua religione,
          pone al centro dell'attenzione
          una donna che ha permesso
          a Dio l'incarnazione.
          Così in un tempo di secolarizzazione
          il più moderno è proprio nostro Signore.
          Marta Emme
          Composta mercoledì 11 agosto 2004
          dal libro "Prosia" di Marta Emme
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            Scritta da: Marta Emme

            Una donna alla guerra

            Dal camino spunta un calzino
            e la mano concitata di un bambino
            vuol scoprire la sorpresa
            perché è curioso dopo tanta attesa.
            La Befana l'ha portata
            nel trascorrer della nottata.
            Questa donna è ben strana,
            curva e vecchia e tanto umana,
            coi bambini poi ha un debole,
            pur con poco sa essere incantevole.
            Ha la gonna un po' stracciata,
            eppur quanto viene amata!
            Coi doni, anche il carbone
            fa parte della situazione
            e così può insegnare
            che la ricompensa si deve guadagnare.
            Quanti insegnamenti
            con pochi rudimenti!
            Un tempo l'armonia si trovava
            con quel poco che costava
            e la Befana impersonava
            chi alla famiglia tutto dedicava,
            pur se l'età avanzava
            e una magia la trasformava.
            La donna oggi s'è emancipata
            e con la minigonna l'abbiamo ritrovata,
            eppur la sua natura non è cambiata.
            Ha solo messo il turbo
            senza pensare di dare disturbo
            a un uomo non proprio così furbo.
            Perché se nell'animo avesse a guardare
            allor andrebbe a esplorare
            la voglia di dare al mondo luce
            per renderlo meno truce.
            Una donna non è mai stata
            se oggi viene massacrata,
            non è mai esistita
            se non ha gioco nella partita.
            Perché se ognuno può dar la sua scintilla
            vedi il mondo come brilla!
            Marta Emme
            Composta martedì 5 marzo 2013
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              Scritta da: Marta Emme

              La bicicletta

              Qui la locomozione
              si pone al centro dell'attenzione!
              Che detto in poche righe
              è come l'oro delle spighe:
              senza imbroglio e senza inganno,
              con fatica e un po' di affanno
              si raggiunge l'obiettivo
              di avere il pane garantito.
              La bicicletta ha il suo pregio,
              sa condurti in modo egregio,
              così puoi osservare il piccolo particolare
              mentre sei a pedalare.
              Un uccello prende il volo
              e una ghianda cade al suolo.
              Senti piangere da una carrozzina
              e par che siano una dozzina.
              Il lamio copre i fossi
              coi suoi fiorellini quasi rossi.
              La lumaca è a suo agio
              nell'andare adagio adagio.
              E nel campo di trifoglio,
              di certo, si nasconde un quadrifoglio.
              Col bastone la vecchina,
              della spesa ha una borsina
              e vien voglia di fermarsi
              per assecondarne i passi,
              allor ti guarda con fermezza,
              non vuole aiuto, ma solo una carezza.
              Vedi la cacca che fa un cane
              e pensi: che bailame,
              se il padrone non ha premura
              di rimuover quel che lì è spazzatura.
              Al semaforo rosso
              i gas ti scaricano addosso,
              ma se è verde...
              nel traffico nessuno ti prende
              e così la pariglia si rende.
              Vedi un topo belle e morto, presso un ciglio,
              dopo aver viaggiato per un miglio
              e ti viene un accidente,
              pur se non hai a temerne niente.
              Tra gli anfratti di un giardino
              scorgi l'erba cardellino
              e rifletti che l'estate è più vicino.
              A pedalare,
              ancor vien da osservare,
              si può davvero risparmiare,
              per il fisico è anche salutare
              e aria pura fa respirare.
              Tutto questo fa dire con passione
              che la bicicletta
              è il miglior mezzo di locomozione,
              specie quando è buona la stagione.
              Marta Emme
              Composta mercoledì 27 febbraio 2013
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                Scritta da: Marta Emme

                Tenerezza

                T'ho visto
                mentre curioso
                e piccino andavi
                a scoprire,
                dalla siepe
                del nostro giardino,
                quel nido,
                con un solo pulcino,
                che s'appoggiava
                sui rami di alloro
                che lì vicino inondavano
                l'aria appena un pochino,
                con l'aromatico
                suo profumino.
                Così ti aprivi
                alla tenerezza
                e quella fresca brezza
                ti faceva capire
                senza incertezza
                che una nuova vita
                ha bisogno
                di una carezza
                e ti sporgevi
                per apprezzarne
                allor la pienezza.
                Che scoperta, che ebrezza
                e che contentezza!
                Nei tuoi occhi
                illuminati mentre
                mi raccontavi
                c'era la voglia
                di assicurare
                a quel fagottino
                un porto sicuro
                nel tuo cuoricino.
                Davvero i sentimenti
                fan vivere agli uomini
                così bei momenti
                che apron loro
                pure le menti?
                Marta Emme
                Composta giovedì 14 luglio 2011
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