Il segreto fra me e me

Ci sono alcune cose che so di te
ma non racconterò mai,
ci sono alcune cose
che vorrei sapere di te
per tenerle per me.
Ci sono alcune cose
che anche se non vere
vorrei raccontare di te.
Vorrei conoscere ciò che mi serve
per tenerti in pugno,
i tuoi segreti per esserti complice
i tuoi peccati per essere il tuo confessore,
i tuoi vizi per esserti padrone,
ma mentre sogno tutto questo,
continuo ad inchinarmi ai tuoi voleri.
Alexandre Cuissardes
Composta sabato 12 gennaio 2013
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    Ci sono, non ci sono

    Dove ero un attimo fa,
    a trovare parole
    per questo momento inutile,
    per il non dire di adesso.
    Dove ero un attimo fa
    nel pieno di una bestemmia
    oppure in ginocchio a pregare,
    a testa bassa
    come pronto al cader di mannaia,
    le mani aperte a fare da ceppo.
    Dove ho passato la notte,
    in una osteria da pirati
    oppure su una nave di lusso.
    Il dove sentirmi
    non lo decido più io
    ma chi da me si fa ancora bere.
    E dove sono adesso,
    in guerra
    o in pace,
    o forse nel nulla.
    Ambiziosa statua di un parco,
    come mi sento
    o nano da giardino
    come in realtà sono.
    Alexandre Cuissardes
    Composta domenica 6 gennaio 2013
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      Il dubbio verso l'amico nemico

      Fammi sperare di non dover sparare,
      che tutto si accomodi col buonsenso
      e basta.
      Fammi sperare di non dover colpire,
      mentre miro alla tua faccia tesa,
      fammi sperare che tutta questa folle cosa
      si risolva in un abbraccio.
      Fammi sperare
      che tornati a casa
      possiamo tutti insieme
      ridere dello scampato pericolo
      e che l'enorme "pietra sopra"
      sia già al suo posto.
      Questo è ciò che spero,
      ma intanto ti tengo sotto tiro.
      Alexandre Cuissardes
      Composta domenica 6 gennaio 2013
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        Venezia, ancora

        Città da innamorati
        e da cuori spezzati,
        cielo che aspetta che lo guardi
        per farsi magia.
        Città da camminare
        con l'acqua intorno,
        intorno all'acqua,
        città sul niente,
        poggiata sul miracolo.
        È lei che ti impone come vivere
        non tu a lei,
        fragile sempre,
        ma eterna,
        nonostante noi.
        Alexandre Cuissardes
        Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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          il resoconto

          Come un fumatore di fede,
          confuso nel suo credere di pensare,
          chiusa la porta in faccia a un incompleto ieri ancora non ho aperto quella del domani,
          abito sospeso nel mio fumo.
          Resta il ricordo
          dell'aver fatto alle testate
          per le idee degli altri,
          vangeli di quarta mano
          con mille correzioni,
          pagati molto cari,
          ferite sotto gli abiti
          e sotto pelle.
          Come un fumatore di fede
          ho creduto
          a chi mi ha fatto credere di pensare,
          ed ho fumato fumo.
          Alexandre Cuissardes
          Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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            Chissà come si dice merry christmas in italiano

            Dalla finestra sul retro,
            il vuoto,
            il niente,
            auto parcheggiate,
            bagnato in terra,
            gocce di pioggia senza convinzione,
            senza la voglia di far danni
            o bagnare troppo,
            insolito silenzio.
            Ed oggi passerà
            fra "pranzi meravigliosi"
            e pranzi che "pensavo meglio",
            la messa "almeno per quel giorno",
            i regali fatti col cuore o per tradizione,
            un merry christmas
            perché l'inglese fa più natale,
            foto di gruppo
            col bicchiere in mano
            e qualche mal di pancia.
            E tanta allegria a chi è già allegro
            e più tristezza a chi è già triste di suo.
            Ma forse vedere in tv
            un pranzo offerto ai bisognosi
            e l'intervista fatta ad arte
            basta a far star bene tutto l'anno,
            ed il commento "poverini"
            assolve benedice lava le coscienze.
            Ancora in piena digestione
            già si scatena l'ansia del cenone
            del botto a mezzanotte,
            delle mutande rosse e della pazza gioia,
            al capodanno.
            Eccoci qua
            pronti alla ripartenza,
            con l'occhio agli orologi
            e la bottiglia in mano,
            ridere è d'obbligo.
            E poi di nuovo ad incazzarsi tutto l'anno,
            sognando che dopo il tre gennaio
            vengano i giorni del buffo carnevale
            e subito l'agosto
            per una una vacanza
            e dopo agosto
            subito natale,
            e tutto si ripeta,
            come d'usanza.
            Alexandre Cuissardes
            Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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              I preparativi

              Perché vi meravigliate
              se sono qui da giorni,
              e mi comporto in modo per voi strano,
              chiudo e riapro valigie vuote,
              disfo e compongo abiti da inverno,
              li lascio lì e passo ad altro,
              ma sempre lasciando valigie vuote.
              Voi se partite,
              anche per poco tempo,
              ci state un giorno intero a far preparativi,
              fare e disfare
              poi ricontrollare.
              Pensate a me,
              che parto per l'ultimo viaggio,
              quello più lungo,
              quello per sempre,
              Tenete d'occhio invece
              quella montagna di sassolini
              che ho tolto tutti dalle mie scarpe.
              Ce n'è uno per ognuno di voi,
              ognuno prenda il suo
              e se lo cacci
              dove si cacciano quelle medicine
              che non si prendono per bocca
              ma per quell'altra via.
              Alexandre Cuissardes
              Composta mercoledì 26 dicembre 2012
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