Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)
Buon giorno
Buon giorno figli, figli siamo tutti,
di madre
di padre
Ma siamo prima di tutto
figli di Dio.
Composta lunedì 26 ottobre 2009
Buon giorno figli, figli siamo tutti,
di madre
di padre
Ma siamo prima di tutto
figli di Dio.
Buona notte figli miei.
Notte serena, notte di luna piena, notte stellata, terra incantata.
Letto di terra che accoglie Mamma, figlia, moglie.
C'è tanto buio nel mondo
c'è tanta poca luce
Sentiamo, vediamo, aspettiamo
Poi diciamo: ma si poteva!
Ma tutti avevano sentito, visto,
lei stava aspettando, altro non poteva
Era già morta dentro.
Grazie Dio per tutto ciò che mi hai dato
Grazie Dio per tutto ciò che non mi hai potuto dare.
Grazie Dio per avermi lasciato vivere questo giorno di pace.
Grazie Dio per avermi dato tanto amore
Grazie Dio per avermi dato il dono del perdono.
Amatevi
Amatevi sempre
Amatevi ovunque
Amatevi comunque...
Amatevi con la pace nel cuore
Amatevi senza odio, né rancore
Amatevi ogni giorno
Amatevi con la voglia di donare...
Amore, e pace
Amatevi sempre, ovunque, dovunque
Amati.
Ciao, ciao Dio, stasera sto pensando a te come non mai.
Ciao, ti raccomando chi mi hai raccomandato a crescere, breve questa lunga vita.
Lungo questo breve incontro.
Ciao Dio regalo tutto l'amore mio.
Nei miei sogni di bambina
Le bambole, i giochi
Il phon, la spazzola
Una forbice vecchia con la punta arrotondata
Tagliavo i capelli a quella bambola
da me tanto amata
Carolina, lo ricordo ancora
folti capelli biondi a riccioli,
scendevano lungo la spalla
Quando poi i capelli divennero corti,
ricordo piansi con i lacrimoni
Credevo crescessero
Di li,
volevo riparare
Costruì una parrucca con la lana
ma Carolina non era più bella come prima
Cominciai a costruire un nuovo abbigliamento
tutto era un tormento
Quella bambola era la mia passione
le davo tanto amore
Piano, piano capì che sarebbe divenuta la mia professione
Cominciai a costruire
rimagliare e cucire,
una tovaglia all'uncinetto
un ricamo sul fazzoletto
Di tutto questo devo dire
grazie alla mia mamma,
mi regalava tutto il suo sapere
Piano, piano presi spunto
cominciai a vedere quanto bello era sapere
Io che alla scuola non volevo andare
mi piaceva inventare
gettavo i libri in un angoletto
continuavo a ricamare il fazzoletto
Poi cominciai a scoprire quanto bello era capire
Studiare non me ne parlare!
Volevo solo inventare
Cominciai a dipingere su quel foglio
i cavalli
l'insegnante... Oh mio Dio!
L'hai copiati! Li getto in tutta fretta
Lo schiaccio col piede e lo bruciacchiò con la sigaretta
Io ricevetti nel mio cuore una freccia
Che attraversò lasciandomi
con tanto dolore
Capì che non era finita
Ricominciai la salita
Piano, piano, continuai
Fino a quando cominciai
a capire l'amore che avevo dentro il mio cuore
Amavo tutto cio che potevo creare,
lo dovevo veramente amare
Continuai a cucire a ricamare, a dipingere, ad acconciare
Dei miei sogni di bambina
Resta sempre Carolina
Grazie mamma
La tua bambina
Adina.
Bussai
Bussai alla tua porta era chiusa
Bussai alla sua porta era chiusa
Bussai alla loro porta era chiusa
Stanca, senza più fiato
Bussai ad una porta vecchia, rotta, socchiusa
Apparve una luce, mi diede calore
mi inginocchiai,
pregai
Ero nella casa del Signore
Apparve vestito di bianco
sedette accanto
Posai il capo sulle sue ginocchia
Arrivò la pace.
È vero gli angeli siamo noi,
solo che a volte il nostro angelo si veste di un mantello nero imprigionando l'angelo vero
Azzanna, aggredisce, uccide, poi lentamente si sveste, si rimette una nuova veste
Si veste di candore, quello è l'angelo dell'orrore
Vestito come una dolce creatura, a nessuno mette paura, si è travestito in tutta fretta, alla vittima nessuno da retta
l'angelo vero, quello pulito, sincero dov'è?
Trovarlo si fa fatica è una impresa ardita
Il vero Angelo, non appare, ma stai certo quando hai bisogno lui c'è, poi scompare.
Un mondo di pace,
ma intorno tutto tace
Si fa giorno, si fa sera
Noi! Ancora si spera
Dio possa portare amore e pace.